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Autore: Francy_141    04/03/2014    3 recensioni
Questa è la mia seconda "creatura"...ho cominciato a scriverla dopo aver visto la puntata 2x13 ed aver letto gli spoiler sulla 2x14...spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.
" perché vai via? Cosa ha detto mia madre?" Era Oliver si voltò, il ragazzo vide i suoi occhi pieni di lacrime e non riuscì a dirle altro.
-"Caspita, mi hai rivolto la parola..." Tirò via li braccio con rabbia e se ne andò
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Moira Queen, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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La giornata era finita, almeno alla Queen Consolidate e siccome non voleva perderla di vista neanche per un secondo, le fece lasciare la macchina nel garage della società e la portò al covo con lui e Dig. Arrivati lo misero al corrente di quello che stava succedendo poi Oliver disse all'amico -“solo noi sappiamo di questa storia, Sara e Roy non dovranno sapere niente, inoltre, quando non ci sono io tu non dovrai perdere di vista Felicity neanche per un secondo” -“tranquillo” rispose Diggle. -“E non è tutto...” Felicity inserì una penna usb nel computer ed aprì i file scaricati in ufficio, -“venite a vedere, cosa ho trovato, questi sono bonifici fatti ad una società armatrice di grossi mercantili e navi da trasporto...sono stati fatti un mese dopo “l'incidente” della Queen's Gambit, sembra che una grossa nave da carico, sia stata ferma sulla zona del naufragio per circa un mese. Dopo di che la Tempest ha preso in affitto un magazzino qui a Starling City, ho l'indirizzo se me lo stavi chiedendo, ma la cosa strana è che sembra essere vuoto... strano pagare tanto per tenerlo vuoto. Ok sto divagando.” -“Bene, tu resti qui, io e John andiamo a controllare il magazzino”, -“cosa? Non ci pensare nemmeno, non mi lascerete qui, io ho iniziato questa cosa e poi se dovessero esserci computer da analizzare voi non sapreste dove mettervi le mani…io vengo con voi.” Il ragazzo sospirò, poi sapendo di non avere scelta disse –“Ok ma si fà come dico io....Andiamo” Stavano per uscire quando Sara entrò, li vide e rivolgendosi ad Oliver disse: -“era questo il tuo impegno di lavoro? State andando da qualche parte? Vengo anch'io!” -“Non questa volta Sara...tu aspetti qui”. -“Cosa? Perché lei viene?”disse alzando i toni. Felicity allora fece un passo avanti e le disse: -“Mi dispiace, ma questa cosa riguarda me e tu non puoi venire. Andiamo stiamo perdendo troppo tempo.” Usciti dal Verdant Oliver la guardò –“mi dispiaceva che se la stesse prendendo con te.” Arrivati al magazzino videro solo due vie d'accesso, una era la porta, ma aveva una serratura a codice, l'altra era il lucernario sul tetto. Anche se non aveva indossato il costume ,Oliver aveva portato il suo arco. Scoccò una freccia che si incastrò nel tetto. -“Tieniti a me.” Le mise un braccio intorno alla vita, lei si aggrappò al collo di lui e disse: -“sai che soffro di vertigini...!" -“Tieniti forte Felicity e non guardare giù”, allora mise la sua faccia contro il suo petto, lui la strinse più forte a se ed insieme cominciarono a salire. Giunti sul tetto lei rimase aggrappata a lui che le disse:-“siamo arrivati, puoi aprire gli occhi” -“ sicuro!” Disse spaventata e piano piano allentò la presa. -“John mi dispiace, tu dovrai arrampicarti.” Così dicendo calò giù la corda all'amico. Aprirono il lucernario e per la gioia di lei, si calarono all'interno. Era buio pesto non si vedeva nulla, ma per fortuna avevano portato delle torce. Non sembravano esserci allarmi, cercarono l'interruttore generale della luce lo trovarono e lo attivarono, non c'erano fïnestre,quindi nessuno avrebbe visto nulla da fuori. La Queen's Gambit, spezzata in due parti era li davanti a loro. Felicity guardò Oliver, fermo, immobile, la mascella serrata, le mani strette a pugno....Lei si avvicinò, gli si mise al fianco con la sua mano sfiorò quella di lui, a quel tocco la mano di Oliver si aprì, afferrò la sua mano tenendola stretta. Rimasero in silenzio, fino a quando John, non richiamò l’attenzione di tutti –“ehi Felicity, qui c'è pane per tuoi denti”. A quel punto Oliver allentò la presa, sulla mano di Felicity, e guardandola disse: -“ scusami ti ho fatto male?” - “Tranquillo è tutto apposto”. Su un tavolo c'erano dei computer, erano collegati attraverso dei cavi alla cabina di comando dello yacht, li accese e cominciò a vedere cosa contenessero....trovò diversi file, il diario di bordo, le rotte di navigazione e poi un filmato, lo fece partire una volta finito si girò verso i suoi amici, sentendosi osservato Oliver guardò la ragazza, capì subito che qualcosa non andava, si avvicinò:-“cosa succede!”. La ragazza fece ripartire il video....si vedeva la sala motori, la qualità non era buonissima a causa del periodo trascorso sul fondo del mare, ad un tratto si vide un forte bagliore e poi più nulla. Era stata un'esplosione a far affondare lo yacht, non la tempesta...-“Felicity” disse Oliver “salva tutti questi file e andiamo”. Sulla strada del ritorno nessuno parlò, solo quando arrivarono al covo, Oliver interruppe il silenzio e disse:-“Per questa sera abbiamo finito... ora andate a casa, riposatevi ci vediamo domani”. Dig guardò Felicity e le disse:- “ ti aspetto in macchina.” Lei rispose: -“finisco di copiare questi file e arrivo.” Non voleva lasciarlo....avrebbe voluto andargli vicino ed abbracciarlo...girò la sedia verso di lui che era seduto ad affilare le punte delle frecce, si alzò e senza dire nulla gli mise una mano sulla spalla, lui alzò lo sguardo e disse : -“Grazie”. -“So che sei molto arrabbiato, ma stavo pensando ad una cosa....posso dirtela?” Lui smise di armeggiare con le sue frecce e si girò a guardarla, lei fece un respiro profondo, poi tutto d'un fiato disse:-“Credo che dovrei essere io ad affrontare tua madre e Walter..”. A quelle parole, si alzò in piedi, le era di fronte, lei indietreggiò ed andò a sbattere contro il tavolo:-“che stai dicendo non se ne parla, spetta a me parlare con loro”. -“Sarebbe meglio che non sapessero che sei al corrente di tutto, se fossi tu a parlarle, tua madre non ti direbbe mai la verità... direbbe che ha recuperato lo yacht, solo per ritrovare vostri corpi e che non ti ha detto niente per non procurarti altro dolore. Con me non mentirà.” Lui la guardò e poi mettendole le mani sulle spalle le sorrise.-“Sei sicura?”, lei annuì. In quel momento sul cellulare di Oliver arrivò un messaggio -“Sara! Ho dimenticato l'appuntamento.... devo andare, ne riparliamo domani” -”State insieme? Scusa so che non sono affari miei!” Lui la guardò e poi disse:-“non saprei... l'isola e quello che sta' succedendo ci ha avvicinati....ma non so' se sia una cosa buona...Notte Felicity” -“Notte Oliver”.
  
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