In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa.    
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazione DISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore...    
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era.    
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme.    
Ciao Gina!

***

Magica magica Emi ( 魔法のスターマジカルエミ Mahō no suta majikaru emi, letteralmente, La stella della magia Magical Emi ), è una serie televisiva animata prodotta in Giappone nel 1985 e adattata successivamente in un manga composto da 3 tankōbon. In Italia la serie è stata trasmessa per la prima volta nell'agosto del 1986 su Italia 1.

Magica Magica Emi - Sigla Italiana (HQ)
( clicca qui per guardare )

Il primo appuntamento
( immagini tratte da internet )

- Ciao!
- Ronnie - esclamò Emi, stupita di trovare Ronnie subito fuori della porta del suo camerino. - Ma... oggi non avevi l'allenamento?
- Lo sparring partner era malato - spiegò l'altro. - Il mio prossimo incontro è tra due settimane e, per non accumulare troppa tensione negativa, l'allenatore mi ha suggerito di prendermi almeno un pomeriggio di riposo!
- Ah, capisco - mormorò Emi. - Beh, allora "buon riposo", scusa ma devo proprio scappare e...
- Emi, ti andrebbe di trascorrere con me questo pomeriggio? Se puoi, ovviamente, mi farebbe piacere!

La ragazza sbarrò gli occhi perplessa.
Tante volte, nei panni di Mai, si era sempre sentita rispondere di "no" alle sue continue richieste di passare un po' di tempo con Ronnie.
Ora, invece, era lui che chiedeva espressamente di poter stare un po' di tempo con lei... con Emi, per essere precisi, e la cosa le suonava più o meno insolita.
Occasionalmente, Emi e Ronnie erano soliti vedersi fuori dei loro impegni, sempre e comunque in compagnia degli altri membri dei Magical-Art. E comunque sempre il tempo necessario a scambiarsi poco più che quattro chiacchiere: un caffé, un gelato...
Mai un appuntamento vero e proprio.
Perché, dunque, Ronnie intendeva chiederglielo adesso?

- Pensavo di fare un giro in moto fuori città - disse. - Non c'è niente di meglio, per scrollarsi tutti i pensieri di dosso, ma non ho molta voglia di stare da solo oggi... perciò, mi chiedevo se... Insomma, se ti va beninteso...
- Mi stai chiedendo se voglio venire in moto con te, Ronnie?

Il ragazzo annuì, non senza un lieve imbarazzo.
Malgrado fosse un ragazzo atletico e piuttosto attraente, il bel Ronnie era sostanzialmente un gran timido, con le ragazze in generale... e con Emi, in particolare, che pure trovava carina sotto vari punti di vista.
Non era soltanto l'aspetto fisico di lei ad affascinarlo, sia con il succinto costume di scena che indossava o che fosse vestita normalmente, quanto piuttosto il suo fresco modo di fare così naturale e spontaneo.
Emi non era una ragazza qualunque.
Non era arrogante né vanitosa, né fissata con lo shopping o con il pallino del trucco sempre in ordine, né ossessionata dalla moda delle anoressiche con yogurt di soia e carote crude per mantenere la linea.
Le piaceva mangiare, gelati soprattutto, e sovente si sporcava il naso di panna proprio come i bambini.
Era vivace, allegra, spiritosa... mai catastrofica!
Niente di strano, se Ronnie avesse anche solo lontanamente immaginato il perché.
Emi, infatti, non era altri che la piccola Mai, con il corpo e l'aspetto di una fanciulla sui diciassette anni.
E sfortunatamente per lui, Mai non amava essere messa da parte, neppure per il suo magico alter-ego.

- No, scusami - rispose lei. - Ho molto da fare, non ho tempo!
- Guarda che non è molto lontano - si affrettò a sottolineare Ronnie. - Colle dei Fiori è a circa mezz'ora d'auto: con la moto, facciamo tranquillamente in tempo ad andare e tornare prima di sera...
- Ti ho già detto che non mi va - tagliò corto Emi seccata.
- Oh - fece Ronnie deluso. - Non è che ce l'hai con me per qualcosa, vero?

Emi sbuffò.

- Ma lo sai che hai proprio una bella faccia tosta - urlò.

Il povero Ronnie ebbe un sobbalzo, non avendo la minima idea sul motivo di tale reazione da parte sua, mentre lei prese ingenuamente ed istintivamente a rinfacciargli tutte le volte in cui lui aveva rifiutato di uscire fuori con Mai.

- Ti avrò chiesto di uscire assieme, almeno una trentina di volte!
- Eh, ma... Ma che dici ?!?

Subito Emi si rese conto di averla sparata grossa.
Se Ronnie avesse scoperto la sua identità segreta, le conseguenze sarebbero state a dir poco terrificanti.

- Ehm... Intendevo dire... Mai mi ha raccontato che non le concedi mai un appuntamento, quando te lo chiede!
- Ma... Ma... Non capisco, che c'entra? Mai è poco più di una bambina...
- Non è vero - squittì Emi stizzita. - Comunque è una mia amica e, se non ti comporti bene con lei, è come se offendessi me... perciò la mia risposta è no!

Ronnie chinò il capo mestamente.

- Mi dispiace - mormorò. - Non credevo che l'avresti presa così, devi volerle proprio bene... Ti chiedo scusa!

Ciò detto, Ronnie fece per allontanarsi mogio mogio lungo il corridoio.
Emi rifletté dunque un istante, cercando di considerare la situazione da un altro punto di vista: in fin dei conti, pure nei panni di Emi, si trattava pur sempre di un invito da parte del ragazzo che le piaceva; rifiutando adesso quell'occasione, difficilmente ne avrebbe avuta un'altra...

- Ronnie, aspetta!
- Sì ?
- Se andiamo adesso a Colle dei Fiori, ce la facciamo a ritornare in città prima dell'ora di cena?
- Ma certo, te l'ho detto: con la moto, non ci vuol niente ad andare e tornare!
- Meno male - sospirò Emi. - Non vorrei che i miei mi sgridassero, nel caso facessi tardi...
- Co... Come "sgridarti" ?!?
- Ehm, cioé... Non vorrei che stessero in pensiero, sai com'è!
- A... Allora, cioé... Hai cambiato idea, vuoi venire?

Emi annuì.

- A una condizione, però: devi promettere che sarai più gentile con Mai, d'accordo?
- Va bene - mormorò il ragazzo confuso. - Potresti spiegarmi, però...
- Ah, ti avverto, ogni domanda ti costerà un gelato!

Ronnie deglutì.
Cercare di capire cosa accidenti passasse per la testa di quella ragazza era come cercare di scoprire i segreti dei suoi tanti trucchi magici.
Emi prese Ronnie a braccetto e, lasciandosi trascinare, questi decise di lasciar perdere ulteriori approfondimenti con un sospiro rassegnato. Da una parte era felice che lei avesse accettato il suo invito, mentre dall'altra ancora non capiva come mai la piccola Mei le stesse tanto a cuore. Ciononostante, facendo oltremodo finta di niente, Ronnie si limitò a sorriderle e insieme andarono a prendere la moto parcheggiata fuori degli studi televisivi.

***

- Lo sai, Emi - esclamò poi il ragazzo, una volta infilatosi il casco. - Sei davvero una ragazza strana!
- Come, scusa?
- Sì, non fraintendermi, sei assolutamente perfetta così come sei... ma strana!
- Come "strana", che vuoi dire?
- Mah - borbottò l'altro, dando gas con la manopola. - In effetti, non lo capisco bene neppure io: sei molto carina, simpatica e interessante, però...
- Però ?!?

Ronnie si voltò a guardarla serio.

- Ho come l'impressione di vederti e di stare osservando solo una metà di te, come se l'altra metà preferisse nascondersi... Assurdo, non ti pare?

Emi non rispose.
Evidentemente Ronnie neanche sapeva di essere tanto vicino alla verità, troppo assurda ed inverosimile per un tipo come lui, ciononostante pareva percepire lo stesso la duplice vita della ragazza che aveva davanti.
Emi e Mai, Mai e Emi...
Diverse ma simili.
Simili eppure diverse.
Gli stessi occhi, lo stesso sguardo, la stessa espressione... Ma non si era mai sentito che due persone potessero coesistere in una!

- Che... Che sciocchezza - mormorò frettolosamente Emi, mettendo anche lei il casco. - Chi altri dovrei essere, se non fossi io?
- E' vero, hai ragione - sorrise l'altro. - Anzi, ti dirò di più: ti preferisco come Emi e basta, piuttosto che come "Magica Emi", forse è questo che intendo come metà... ed è la tua metà migliore, secondo me!

Emi arrossì confusa.
Ronnie pareva l'unico in grado di apprezzare una ragazza diversa dalla idol che la ATV aveva lanciato sul grande schermo. Non era tipo da sbavarle dietro, come tutti coloro che impazzivano dietro alle sue foto in bikini o con il costume da prestigiatrice tutto fiocchi e lustrini.
Lui trovava attraente la Emi non truccata.
Quella che si abbuffava di gelati e di zucchero filato.
La Emi che si vestiva in modo sportivo, per nulla appariscente, conquistando proprio con la sua solarità e naturalezza.
Quello che le piaceva di lei, in sintesi, era il carattere.
Il carattere infantile, candido e giocoso della giovane Mai Kazuki.
Ora Mai non aveva dubbi che, magari pazientando ancora qualche anno, prima o poi Ronnie avrebbe finito col riconoscere in lei le stesse identiche cose che tanto apprezzava in Emi.

- Ronnie - mormorò lei, stringendo piano le braccia attorno alla vita del ragazzo. - Ti ringrazio!
- Per cosa?
- Per il tuo invito, è chiaro!
- Beh, veramente dovrei essere io a ringraziarti ma... non c'è di che!

Ciò detto, il giovane spinse a fondo il pedale e la moto prese a correre  velocità sostenuta verso l'uscita dalla città.

***

- Il nostro primo appuntamento...

Mai ancora sospirava, a distanza di molti e molti anni da che lei e Ronnie si erano poi sposati, e tuttavia non poteva certo rivelare al marito il segreto di quella cara e preziosa gita in moto.
Per lei, erano sufficienti il ricordo delle sensazioni provate allora: il sedile molleggiato, la schiena calda e sicura del giovane, il vento che le scivolava gelido sulla pelle...
Certi ricordi sono belli perché unici e, ogniqualvolta Ronnie la invitava sulla moto per una piacevole scampagnata intima, Mai correva sempre col cuore e col pensiero a quella prima indimenticabile corsa con lui a Colle dei Fiori.

FINE

Angolo Autore:

oggi Gina avrebbe compiuto 37 anni e, se fosse qui, avrebbe probabilmente sorriso assieme a me, leggendo questa piccola storia semplice e modesta.
Di tutte le serie a lei care, tre in particolare erano le sue preferite: "L'incantevole Creamy", "Evelyn e la magia di un sogno d'amore", e poi appunto "Magica Magica Emi"...
Sfortunatamente, non ho avuto ancora tempo di rivedermi gli episodi delle prime due serie e, essendo oggi una ricorrenza particolare, ho preferito andare sul sicuro con qualcosa che conosco e che ricordo con particolare affetto e nostalgia.
Per te, Gina, dolce angelo sorridente
da chi ti pensa sempre con affetto!

DADO