ErwinxLevixEren

Il criminale

Nelle zone più denigrate della città murata viveva solo il piccolo levi..
Crebbe come nacque, in solitudine.
Due ragazzi erano nella sua stessa situazione e si prese cura di loro.
Nonostante fosse freddo e distaccato, era un'ottimo compagno e amico.
Riuscirono a rubare dei dispositivi 3D e in quelle zone malfamate e denigrate dettero sicurezza per gli abitanti più fragili di quel luogo ma....fare del bene può essere rischioso?! 
Furono notati dalla squadra di ricognizione capeggiata da Erwin, questo incuriosito delle voci che circolavano ai piani alti era venuto per prendere il ragazzo freddo come il ghiaccio, lo misero alle strette minacciando di morte i suoi amati compagni..fu obbligato ad accettare.
A Levi non importava di se stesso, voleva solo proteggere i suoi cari compagni e dopo esser stato pestato da Erwin non avrebbe ceduto se solo..ma questa volta era diverso.
I tre furono portati al piano di sopra e messi in celle diverse per essere interrogati.
Levi fu l'ultimo.
Un soldato lo portò nelle stanze di Erwin, li sarebbe avvenuto l'interrogatorio.
Fu scaraventato nella camera.
Era buia, apparte una fievole luce che illuminava il grande letto, qualcuno lo prese e lo scaravento su quello, gli strappò i pantaloni e cominciò a penetrarlo.
Il ragazzo spalancò le palpebre...quello che provò era un dolore immane, qualcuno rise per poi dire "mi servirai sempre ragazzino, non è vero?!" A quelle parole rabbrividì, poteva essere quell'uomo?! Si, si era accorto che era viscido ma fino a questo punto?!.
L'uomo continuò a penetrarlo con violenza, il ragazzo quindicenne non poteva far altro che tacere, sapeva che se avesse combattuto, avrebbero ucciso i suoi compagni.. 
"Come sei obbediente..bravo ragazzino..sai che se non mi permetterai di usarti li ucciderò" disse Erwin.
Il colloquio o chiamandolo con il suo vero modo atto sessuale finì dopo qualche ora.
Questa tortura fu così premiata, rivide i suoi compagni e insieme servirono l'umanità.
Il giorno combattimenti contro i titani e gesti affettuosi dai suoi amici, la notte a servire quell'uomo vile.
Un giorno dopo che furono stati fuori dalle mura Erwin chiamò immediatamente levi, per è una questione urgente disse.
Rivaille davanti ad Erwin dimostrava sempre il suo volto cupo, poichè non conosceva un sorriso.
I due parlarono per molto e arrivata la sera dopo il solito martirio ebbe la notizia del suo nuovo grado, caporale rivaille..levi rivaille..
Erano passati ormai dodici anni e solo quel giorno non aveva visto i suoi compagni..maledetto Erwin..quando il capitano prese levi e lo portò davanti due cadaveri.
Rivaille guardò quei due corpi..capì..." Quando è successo?!" "Stamattina, due titani anormali, non si poteva fare nulla" disse Erwin con la sua solita calma, il caporale rivaille di mise inginocchio davanti i corpi, gli colarono poche lacrime..
Erwin rise.." Non me lo sarei mai aspettato da un criminale".
Levi di suo malgrado tacque e continuò a servire quell'uomo.

"Continuerò a difendere l'umanità! Anche a costo della vita, inoltre proteggerò gli altri da te..non si ripeterà il passato, nessuno dei miei compagni dovrà morire!" 

Un nuova arma per l'umanità

Il titano portava il masso verso il grande squarcio, i soldati lo difendevano dai titani rischiando la loro stessa vita per un sogno...quando un'urlo titanico riecheggiò tra quelle mura seguito dal forte rumore del masso posizionato con forza, stavolta le perdite non erano state vane.
Il titano esaurì la sua forza e si accasciò per terra, da dietro la nuca uscì il giovane Eren.
Tre titani andavano si avvicinavano pericolosamente ai tre ragazzi, quando il caporale rivaille non li uccise con prontezza di lama.
Si sveglio di colpo..si trovava in carcere su di un letto legato mani e piedi...ma perché mai?! Aveva solo aiutato l'umanità...e nonostante questo era in quella situazione.
Sollevò lo sguardo, davanti a lui due uomini.."sei qui per servire l'umanità o andare contro di noi?!" Disse Erwin.." Che intendete dire con questo?! Mi credete un traditore?!" Disse Eren scosso.."che cosa vuoi fare feccia?!" Disse rivaille, Eren pensó alla morte di sua madre e, a tanti dei suoi compagni del campo di addestramento, nel volto un'espressione di rabbia e convinzione, tipica di un uomo che sà quali sono i suoi obiettivi.."entreró nella squadra d'assalto e ucciderò ogni singolo titano che mi passa tra le mani signore!" Gli occhi del caporale levi si illuminarono..."Bene, farai così!" Disse levi per poi uscire con Erwin.
La notte Eren sentì qualcuno entrare nella cella, appena aprì gli occhi si ritrovò il caporale rivaille.."Caporale.." Disse sottovoce Eren , il caporale intanto si avvicinava sempre di più a lui, andando sino al suo collo leccandolo.
Eren sentiva una strana sensazione che non aveva mai provato, in ogni azione che commetteva il caporale lui sentiva l'eccitazione salire.
Levi lo toccava ardentemente, i suoi movimenti erano decisi e dolci allo stesso tempo ma ...perché stava facendo questo?! Stava forse abusando di lui?!
Come poteva fermarlo?! In fin dei conti quello che gli stava piacendo gli piaceva.
Levi alzò le gambe a Eren, con la mano abbassò i vestiti della parte inferiore per poi penetrarlo, Eren urlò.
Il caporale gli mise la mano davanti la bocca per bloccare i gemiti.
Quella notte il rapporto fù intenso, levi appena il ragazzo si addormentò si mise a bordo del letto, ripensò a quello che era successo..gli ricordava molto quello che era accaduto in passato, con la differenza che lui era stato più dolce nei confronti del ragazzo.
Appena Eren si svegliò non lo trovò vicino a sé ma dentro di lui sentiva di provare qualcosa per quell'uomo.