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Autore: Pepperland1407    04/03/2014    2 recensioni
We hope you will enjoy the show!!
L'idea di questa storia (un po' truxxa paxxa) ci è venuta mescolando 2813821382173812423545992819283928192 cose diverse, prese un po' come ci veniva. All'inizio tutto vi sembrerà QUASI normale, ma poi...
Genere: Comico, Fantasy, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Harrison, John Lennon, Nuovo personaggio, Paul McCartney, Ringo Starr
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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AVVERTENZA: La storia è piuttosto demenziale, ed è chiaramente a scopo di divertimento. Vi invitiamo a recensire, anche in modo comico. Buona lettura!!



Era un caldo mattino di ottobre, quando mia madre mi svegliò come ogni giorno con le sue solite dolci maniere per la colazione.
- Marty, dai che c’è pronto!
- Un attimo, mamma …
… Era ciò che dicevo sempre per concedermi  altri 5 minuti di sonno; ma era sempre inutile, perché dopo qualche minuto lei veniva su in camera mia a buttarmi fuori dal letto. Allora scendevo di malavoglia le scale per andare in cucina, e mi sedevo vicino alla mia sorellina Chiara per la colazione, anche se non avevo molta fame, quel giorno. Dopo aver sgranocchiato qualche biscotto con un po’ di latte, tornai su di corsa, perché ero già in ritardo per prendere l’autobus;  mi vestii, mi lavai i denti e mi pettinai in fretta e furia i capelli, dopodiché scesi in salotto per salutare mamma, siccome papà era già andato al lavoro. Chiara era pronta per venire con me alla fermata dell’autobus. Uscimmo correndo, perché eravamo in ritardo, e raggiungemmo la fermata in qualche minuto. L’autobus delle elementari era già arrivato, quindi salutai in fretta Chiara, ma quello del liceo no. Allora salutai tutti i miei compagni e i miei amici di Liverpool e dopo qualche minuto arrivò anche il nostro autobus. Nella confusione mi ero dimenticata di salutare la mia migliore amica Valentina, che si fece strada verso di me nella folla di studenti.
- Marty!! - Mi salutò … - Ho scoperto che … -
- Vale … -  La fermai io, vedendo che alcuni attorno a noi erano già pronti ad origliare. Lei capì, e mi disse che me l’avrebbe detto dopo. Valentina era una persona davvero simpy, era sempre pronta a darti una mano (mai la sinistra!) se ne avevi bisogno, un’amica davvero preziosa. Era bionda, gli occhi castani, dallo sguardo simpy; si vestiva sempre abbastanza sportiva, tranne per le occasioni importanti, in cui sceglieva degli abiti fantastici ed elegantissimi.
Poi l’autobus si fermò davanti a scuola, e noi, svogliatamente, entrammo e ci recammo verso la nostra aula.
C’era la profe in piedi sopra la cattedra, come ogni mattina, sguardo fisso davanti a sé.
- Seduti. Oggi abbiamo una bella notizia per tutti voi … - A quelle parole prestammo subito attenzione, sperando che la bella notizia riguardasse una settimana di sciopero, o la chiusura definiva della scuola.
- Questa mattina arriveranno due nuovi alunni di Liverpool, nella vostra classe. Il loro nomi sono George Harrison e John Lennon. -
Abbastanza delusi , ritornammo a tirar fuori le nostre cose dagli zaini; io però non ero così delusa: magari questi John e George erano simpatici … Nemmeno Paul McCartney sembrava deluso, il mio vicino di banco; beh, lui era un tipo a cui piaceva  fare nuove amicizie…
- Arriveranno a momenti, quindi, mentre aspettiamo, tirate fuori i vostri libri di testo e iniziamo a … -
- Buongiorno … -
Erano arrivati. Avevano un’aria simpatica. La profe li accolse e subito gli chiese di presentarsi ai nuovi compagni.
- Io sono John, John Lennon, e lui è George Harrison, il mio migliore amico.
George, ora mi sembrò davvero timido. La profe disse a John di sedersi al banco vuoto alla mia destra, e a George al banco dietro la Vale, vicino a Francesca. John, dopo essersi seduto vicino a me, chiese a me e a Paul di dirgli i nostri nomi. Dopo le presentazioni, la profe disse di aprire i libri e continuare la lettura del giorno prima, quindi diedi il mio libro a John, che non ce l’aveva ancora ed era molto interessato e chiesi a Paul di seguire con lui sul suo libro.
La mattinata fu abbastanza noiosa fino a quando non iniziò la ricreazione.
John presentò a Paul George, mentre Paul presentò ai due il suo migliore amico Ringo Starr. Io e Valentina passavamo molto tempo con Paul e Ringo, perché eravamo molto amici. Anche George si rivelò una persona simpatica (perché lui può), e noi sei finimmo per fare gruppetto. Durante la pausa pranzo, scendemmo a mensa, perché nessuno di noi si era portato il panino (a parte George), e purtroppo quel giorno ci venne anche Beatrice, la ragazza più popolare della scuola, ma anche la più odiosa. Della nostra classe c’eravamo solo noi sei e lei, quel giorno in mensa. Siccome tutti sapevano che Beatrice era un gran pettegola, non potemmo stare in pace nemmeno un secondo. Mentre Beatrice prendeva in giro George per il suo taglio di capelli, mi tornò in mente quello che Valentina mi voleva dire la mattina sull’autobus.
- Marty, Paul, Ringo … Mi accompagnate un attimo in classe? Devo controllare se ho portato il libro di matematica, o la profe mi ammazza … (Nel caso non ce l’avessi, dovrei farlo scroccare da Ringo…) -
- Certo! – Rispondemmo io, Ringo e Paul; pensai che fosse una scusa per dirci ciò che mi voleva dire stamattina, e avevo ragione.
- Scusate, volevo parlarvi di una cosa che ho scoperto, ma non potevo dirlo davanti a Beatrice … -
- Ok, spara. - La incoraggiò Paul.
- Stuart … Ehm, … Stuart si è fidanzato con Beatrice. Ieri.
Rimasi molto sorpresa da quello che Valentina ci disse, e lo stesso Paul; ci sembrava impossibile che a Stuart Sutcliffe piacesse una come lei, anche se nessuno aveva mai negato che era bella. Sapevo che la Vale era di sicuro delusa per questo, lei era sempre stata molto affezionata a Stu ...
Le lezioni del pomeriggio furono piuttosto noiose, e John chiacchierò con me e Paul per tutto il tempo, e più volte la profe ci riprese. Valentina era davvero giù di corda, e si vedeva. Ad un certo punto chiese di andare in bagno, e vedendo che dopo dieci minuti non era ancora tornata, mi inventai una scusa per uscire dall’aula per raggiungerla. Stava piangendo. -  … Non avrei mai immaginato che lui … Potesse mettersi con lei, la persona che odio di più al mondo!!! Non riesco a crederci, ci sono rimasta malissimoooo …! -
- Vale, so che lui per te è molto impo (XD) e che gli vuoi molto bene, ma non pensavo che lo AMASSI così tanto …
- Lo so, non te l’ho mai detto, avevo paura che lui lo venisse a sapere … Ma il fatto è che … Proprio lei, LEI!!!-
- Vedrai che si sistemerà tutto, sai che tipo è Stuart, non è fatto per sopportare una così … La scaricherà entro qualche giorno, ne sono sicura. E poi … -
- Dai, torniamo in classe. – disse lei.
Un’oretta dopo le lezioni erano finite, e io avevo promesso a Paul che sarei andata a casa sua. Allora salimmo sulla sua bicicletta per mancini (?), e mi portò a casa.
Gli parlai di quello che la Vale mi aveva detto quel pomeriggio, e lui ne rimase sorpreso; poi disse che secondo lui John e George erano molto simpatici, e che John gli aveva detto che erano venuti nella nostra scuola perché dall’altra erano stati cacciati perché lui era troppo bravo in matematica e perchè George terminava in tempi troppo brevi ogni traccia di cibo gli venisse offerta in mensa … Ci facemmo due risate, e in un baleno era già ora che tornassi a casa. Mi accompagnò lui in bici, poiché le nostre case non erano molto distanti. Arrivati, lo salutai e lo ringraziai.
Entrai in casa, e Chiaretta venne a salutarmi;
- Come mai così tardi?? – mi chiese insospettita.
- Sono andata a casa di Paul. – risposi. – Sei qui sola?
- Sì, mamma è andata a far 2813821382173812423545992819283928192 passi. Torna tardi, perché ci metterà un po’…


Il giorno seguente mamma mi svegliò prestissimo, e ci preparò una bella colazione; Chiara dormiva ancora, e scese più tardi. Ebbi tutto il tempo per prepararmi per bene, prima di andare alla fermata dell’autobus con Chiaretta. I due autobus non erano ancora arrivati.
- Ciao Vale, come va? Ti è passata la tristezza?? – Chiesi a Valentina.
- Boh … Sono depressa.
Vidi che stavano arrivando anche Ringo e Stuart, il quale nel vedere la Vale le disse: - Vale … Io … Mi dispiace se … -
- Stu, cosa ci fai qui??? Non mi starai tradendo con Valentina!!! – Era arrivata anche Beatrice, che zittì Stuart. Subito la Vale si mise a piangere e allora andammo in una delle viuzze lì in parte, perché se tutti l’avessero vista a piangere l’avrebbero presa in giro di brutto. Cercai di consolarla meglio che potevo, e dopo due minuti Ringo, George, John e Paul corsero da noi.
- Che succede?? – chiese John – Vale, perché piangi? –
Allora raccontammo la storia anche a John e George, i quali rimasero VERAMENTE scandalizzati.
- Beatrice … Quella che c’era in mensa con noi ieri e che mi ha preso in giro per il mio taglio di capelli? –
- Sì. Proprio lei.
- Non è possibile … ! – Esclamarono in coro John e George.
Poi l’autobus arrivò, e allora noi cinque corremmo di nuovo alla fermata, per non perderlo.
Arrivati a scuola, come sempre ci sedemmo ai nostri banchi, io tra John e Paul. Durante la lezione, noi tre ci scrivemmo molti bigliettini riguardanti Stuart e Beatrice, e ci facemmo un sacco di risate. A ricreazione Ringo non si vide nemmeno, ed io, John, George e Paul cercammo di coinvolgere il più possibile la Vale, per farla distrarre da Stu. Forse un po’ ci riuscimmo, perché la sua faccia simpy era già più sorridente rispetto al giorno prima.
Nel pomeriggio, dopo la scuola, chiesi alla Vale se voleva venire con me in piscina, ci divertimmo un sacco. Sembrò che si dimenticasse completamente di Stuart, che pensasse solo a quanto ci stavamo divertendo io e lei … Verso sera, tornammo a casa in bici, e quando eravamo quasi arrivate a casa mia, la Vale ricevette un mex (?): “Scusa. <3” ; era Stu.
Che avesse lasciato Beatrice?
  
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