Crossover
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Autore: Spirit734    04/03/2014    3 recensioni
STORIA COLLETTIVA SUI BIG FOUR
[JARIDA]
“Sono cresciuta, Jack” Lo zittì “Dovresti farlo anche tu”
Lui non disse nulla, si limitò ad osservarla, impassibile. Forse era la prima volta che l'ascoltava davvero.
“Sono cambiate le mie priorità, io...vorrei viaggiare, andare a New York, diventare giornalista”
Lui sbuffò, spostandosi un ciuffo dei suoi capelli “Credi che non le capisca queste cose?”
“Vorrei divertirmi, dedicarmi di nuovo al tiro con l'arco, guadagnare abbastanza per comprarmi una casa tutta mia e vedere l'alba con...
“L'alba? La puoi vedere anche qui! Mica scappa!”
“Vedi? Non mi capisci” Entrò in casa “Buona Notte Jack”
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Film
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Raccolta Collettiva dei Big Four
 

" Ovunque i tuoi passi ti condurranno”










Era sera, precisamente le dieci e mezza, lo sapeva perché, per tutto il tempo non aveva fatto che guardare l'orologio, intenzionata ad andarsene il prima possibile. Cercò di chiamare un taxi, ma dal momento che non intendeva aspettare oltre, aveva deciso di farsela a piedi, magari così mi sarebbe calmata, in quel momento avrebbe volentieri tirato un pugno al primo passante talmente ero furiosa. Ma nonostante il suo allontanamento, sentiva dietro di lei dei passi, seguiti da una voce che non avrebbe voluto ascoltare per almeno un mese.
Merida!”
Non rispose.
Merida!”
Avrebbe potuto chiamarla anche centro volte, non si sarebbe mai voltata.
Si sentì prendere al braccio, proprio sotto la soglia di casa sua, in quel momento Merida sperò che Rapunzel non fosse in casa o avrebbe ascoltato sicuramente un'ennesima scenata tra di loro. Ormai erani diversi anni che lei e Merida condividevano l'appartamento, anche se tra qualche mese avrebbe dovuto cercare un'altra sistemazione, perché Rapunzel si sarebbe sposata.
Nonostante tutto non si era ancora messa alla ricerca di un coinquilino,
Avrebbe potuto chiederlo ad Hiccup, ma essendo il futuro sposo sarebbe stato un problema.
Merida! Perché non mi parli?”
La rossa si voltò verso di lui, mostrandogli tutta l'astio che in un solo, semplice sguardo “Secondo te?!”
Ma cosa ho fatto?!”
Tipico di Jack non pensare alle conseguenze, Merida tirò un lungo sospiro, portandosi successivamente una mano tra i capelli “Sei arrivato in ritardo alla cena, portandoti dietro...Quella” Le parole si spezzarono al solo ricordo della serata: i suoi genitori arrivaronk in città e, non volendo subirsi da sola una cena fatta di frecciatine tra lei e sua madre, decise di invitare Jack.
inizialmente avrebbe voluto chiederlo a Rapunzel, ma sapeva della sua dieta ferrea, troppo agitata per via del matrimonio e la conosceva abbastanza per sapere che, quando si preoccupava in genere divorava tutto quello che aveva. Portarla al ristorante tre mesi prima di sposarsi non sarebbe stata una buona idea.
Hiccup invece era occupato col lavoro e così l'ultima scelta era ricaduta su Jack.
Lui si presentò non solo con quasi un ora di ritardo, ma arrivò addirittura affiancato ad Elsa Steason.
Non che Merida la odiasse...
Okay forse un po'. Ma antipatia a parte, lo trovò davvero un gesto irrispettoso nei suoi confronti, avrebbe voluto prenderlo a schiaffi.
Lui la guardò, inarcando un sopracciglio “Quella come dici tu, si chiama Elsa, e non pensare male, si sta vedendo con qualcuno e...”
E smettila di giustificarti!” Lo provocò.
Ho provato a chiamarti ma avevi il telefono silenzioso” Tirò fuori un mezzo sorrisetto, un po' divertito dalla situazione “Non fare la gelosa”
Gelosa, io?! Tzè...” Merida volse il capo, cercando di nascondere il lieve rossore delle guance “Non montarti la testa Frost, e comunque è stato irrispettoso, c'erano i miei genitori e...”
E tu non me l'hai detto” Si portò una mano dietro la nuca, cercando di addolcire un po' il tono“Se l'avessi saputo non le avrei chiesto di accompagnarmi, sai che sua sorella lavora in quel ristorante e ci siamo divisi un taxi per risparmiare”
Ma Merida sembrò non volerlo ascoltare anzi, cercò di sviare il discorso
Hai detto a mia madre delle cose inappropriate!”
Jack provò a dire qualcosa ma Merida lo zittì fulminandolo solo con lo sguarfo. Fu decisamente furiosa, Jack non capì se lo fosse più per la questione di Elsa o per via dei suoi genitori, o forse entrambe.
Merida non andava molto d'accordo con sua madre, e decisamente non sopportava Elsa, odiava anche solo l"idea che lei e Jack passassero del tempo assieme, ma questo non glielo avrebbe mai rivelato. Aveva una dignità.
Lui si grattò il capo, tirando fuori un mezzo sorrisetto “Lo ammetto non avrei dovuto dire che hai un bel sedere, mi dispiace”
Oh non te la caverai con un solo mi dispiace Frost!” Sbraitò, dimenticandosi che probabilmente qualcuno avrebbe sentito prima o poi le sue sfuriate, ma in quel momento non le importò di minimamente “Le hai raccontato dei fatti che non doveva sapere, come della nostra gita in montagna...Lei pensava fossi andata ad uno stage, dannazione Jack!”
Dovevi avvertirmi, non posso sapere quando menti o meno ai tuoi genitori!” Ridacchiò “Però devi ammettere che ci siamo divertiti”
Sì, sopratutto il viaggio in ospedale per la caduta di Rapunzel da cavallo”
Dovresti rilassarti” Jack non riuscì a trattenere una risata, così Merida pensò di finirla qui, sbattergli la porta in faccia e chiuderla per sempre.
Gli voleva bene ma, erano troppo diversi.
Non si decideva mai a crescere...
Pensavo fosse una normale cena tra amici, dovevi dirmelo che c'erano i tuoi genitori”
Te l'avevo detto, ma tu come sempre pensavi ad altro!”
Come scusa?” Fece finta di non capire, ma questo portò al culmine la rabbia della rossa
JACK!”
Stavo scherzando!”
Per te è sempre tutto un gioco!” Brontolò, tirando fuori le chiavi “Dovevo immaginarmelo, sei sempre il solito”
Ma quando provò ad entrare, il ragazzo fermò la porta con una mano “Aspetta, non fare così”
Merida esitò qualche istante, pensando bene a cosa dirgli, non volle fare un'altra scenata, non ora, non in quei giorni, Rapunzel era già fin troppo persa nei suoi problemi e star male tutta la notte non avrebbe servito a nulla. Alzò il capo verso di lui, incrociando il suo sguardo “Hai ragione. Perché mai dovrei comportarmi in questo modo. Tu...Tu puoi vedere chi vuoi, dopotutto sei grande e vaccinato e io non...” Deglutì, arrossendo vistosamente “...Non sono mica la tua ragazza”
Lo vide irrigidirsi, voltando lievemente il capo “Non abbiamo mai parlato di questo, ma.." Jack le si avvicinò, cercando di prendele la mano libera dalle chiavi ma Merida la ritrasse subito 
Perché a te non importa!” Rispose secca, fece forse a finalmente riuscì ad aprire il portone “Non siamo compatibili, io...Non sono come Elsa, Mavis, o le altre  ragazze con cui sei uscito...”
Jack non si lasciò sfuggire un sorrisetto, con quella piccola scenata Merida diostrò apertamente la sua gelosia nei confronti di quelle ragazze "Mi hai dipinto come un donnaiolo?"
"Ti conosco da anni" Cercò di nascondere il lieve rossore delle guance, mantenendo un'atteggiamento fermo "Sono la tua migliore amica, se qualcosa andasse male noi.."
"Anche Rapunzel é la mia migliore amica" Disse lui "Ma tra noi é diverso, lo sai"
Sono cresciuta, Jack” Lo zittì “Dovresti farlo anche tu”
Lui non disse nulla, si limitò ad osservarla, impassibile, forse ascoltandola veramente per la prima volta.
Sono cambiate le mie priorità, io...vorrei viaggiare, andare a New York, diventare giornalista”
Jack sbuffò, spostandosi un ciuffo dei suoi capelli “Credi che non le capisca queste cose?”
Vorrei dedicarmi di nuovo al tiro con l'arco, guadagnare abbastanza per comprarmi una casa tutta mia e vedere l'alba con qualcuno di speciale"
L'alba?" Rise lui "La puoi vedere anche qui! Mica scappa!”
Non mi capisci” Entrò in casa “Notte Jack”
Ma prima che il ragazzo potesse rispondere, la porta gli venne sbattuta contro.
Merida pose fine alla discussione.
E forse anche alla loro storia mai iniziata.
 
 
 
***
 
 
 
L'indomani passò come ogni altro giorno d'estate, Merida fece il suo solito turno al bar, almeno si sarebbe tenuta da parte qualcosa, non parlò con Rapunzel del suo litigio con Jack, finché non fu lei a discuterne, accennando al fatto di averlo sentito parlare con Hiccup della faccenda, tentò il tutto per convincerla a perdonarlo e rifletterci attentamente, ma i suoi tentativi fallirono miseramente, non volle ascoltarla, non per questo genere di cose.
Rapunzel in cuor suo, sperò sempre che tra Merida e Jack nascesse qualcosa, vedendoli cosi affiatati assieme, molte volte tentò di farli rimanere da soli, magari tardando qualche appuntamento o organizzando delle serate dove casualmente alla fine lei e Hiccup tirarono pacco.
Lei era fatta così, credeva nell'amore, ed era realmente convinta che tra i due ci fosse un'alchimia..
Ma Merida non era così speranzosa e tra lei e Jack non c'era mai stato quel tipo di rapporto sincero e duraturo come con Rapunzel ed Hccup, finché si era più piccoli, ci si divertiva come poteva, ma nell'ultimo anno aveva riflettuto parecchio sui viaggi che intendeva fare, intraprendere lo stage per il giornale di New York, il proseguimento dei suoi studi.
Stava iniziando a crescere sul serio, così come i suoi amici, tranne Jack.
Per lui era sempre tutto un parco giochi, e questo non riusciva più a sopportarlo, temeva che se fosse continuata a stare con lui, l'avrebbe trascinata in un limbo fatto solo di scherzi e divertimenti.
Gli voleva bene, molto piu' del bene che si provava per un semplice amico, il problema era proprio questo, una parte di lei avrebbe voluto staccarsi da lui definitivamente, ma l'altra parte non ci riusciva.
Più tardi Merida rientrò in casa, mettendo in ordine camera sua, guardò dentro al cassetto dove teneva nascosti i soldi per il regalo di nozze di Rapunzel ed Hiccup.
Insieme ai suoi amici fecero una colletta e accumularono un bel po' di denaro per pagare ad entrambi una bellissima vacanza, dal momento che sia casa che mobili furono ormai già acquistati, si optò per un viaggio. Ma quando aprì il cassetto, non trovò la busta con dentro i soldi, cercò tra i vestiti, nei cassetti in fondo, ma nulla.
Erano spariti.
A furia di cercare mise a soqquadro l'intera stanza, provocando solo un gran disordine, iniziò a sudare freddo, ora come lo avrebbe spiegato agli altri? Eppure non spostò mai nulla, Rapunzel non entrò mai in camera sua in quel periodo, e anche se lo avesse fatto, la busta fu ben nascosta nella sua biancheria, non avrebbe mai e poi mai cercato li.
Era stata derubata.
La sua ansia aumentò quando sentì suonare il campanello, seguita dalla voce di Hiccup.
Diamine, e pensare che in quei giorni doveva andare a comprare i biglietti per il viaggio.
Non fece tempo ad uscire dalla stanza, che il ragazzo la raggiunse, consegnandole in mano un pacco.
C_Come? Un regalo?” Disse un po' confusa “Perché?”
Lui fece le spallucce, accennando ad un sorriso “L'ho trovato fuori dalla porta, c'è scritto che è per te quindi...Aprilo”
Ma...Di chi è?” Cercò di scuoterlo per capire cosa fosse, ma l'interno sembrò vuoto.
Hiccup scosse il capo, ovviamente essendo arrivato poco fa non lesse il mittente e Merida, presa dalla curiosità, decise di darci un'occhiata, si sedette sul divano, mentre Hiccup raggiunse la cucina per prendere qualcosa da bere, nel frattempo Merida aprì il pacco, ma dentro non vide nulla di particolare. Inizialmente pensò fosse uno stupido scherzo, o magari un malinteso, ma guardando meglio, vide una lettera.

 
Ciao Merry

 
Fu tentata realmente di smettere la lettura, poiché da quello sciocco nomignolo intuì il mittente.

 
Ci conosciamo ormai da parecchi anni e ciò nonostante, dici che non ti conosco abbastanza.
Okay forse è vero.
Dici che non presto mai attenzione.
E forse anche su questo puoi avere ragione.
Quindi, perché ti sto scrivendo questa lettera?
Semplice. Voglio sfidarti.

 
"Sfidarmi?" Pensò. 

 
Ricordi la prima volta che siamo stati in piscina?
Ci siamo sfidati su chi riusciva a trattenere il fiato più a lungo, amavano le sfide e spesso non sapevamo resisterne, solo Rapunzel riusciva a calmarci.
Perciò, Merida Dumbrock, ti sfido ad un ultimo gioco, se riuscirai a completare tutta la mia caccia al tesoro, prometto di fronte a tutti i nostri amici che mai più farò il burlone, sarò un ragazzo più maturo, responsabile e, ovviamente, un buon amico, se lo vorrai.
Starò fuori dalla tua vita sentimentale per sempre.

 
Per sempre.
Se c'era un vanto di Jack, era la parola data, una volta avevano scommetto che, se avesse preso un brutto voto, nonostante i suoi numerosi inganni per copiare, doveva arrivare il giorno dopo a lezione in pigiama, quel giorno venne beccato dalla professoressa, e con tranquillità, l'indomani arrivò in classe in pigiama con tanto di cuscino.
Nessuno se lo sarebbe mai immaginato.
Ma Jack stranamente prendeva sul serio ogni gioco, anche se stupido o insensato.

 
Spero che accetterai la sfida,anche se molto probabilmente lo farai.
Sai, oggi sono passato a trovarti, sapevo che lavoravi ma per fortuna c'era Rapunzel in casa e mentre lei era indaffarata in sala, ho fatto un salto in camera tua...

 
Merida iniziò a temere le parole successive.
 
Così il tutto si fa più divertente, non credi? :)

 
Stronzo.
Lo sapeva, doveva immaginarselo! Sicuramente si era arrabbiato perché non l'aveva coinvolto nella colletta, e inoltre aveva addirittura frugato nella sua biancheria intima.
Un guardone e uno stronzo. Ecco cos'era.
Continuò a leggere, finché non arrivò alle ultime righe finali.

 
Prima tappa della sfida.
Fai un salto di qualità, cerca nel parco giochi che amavano i tuoi fratellini.

 
Inizialmente non ci arrivò, ma quando ripensò per bene alle sue giornate con i tre gemelli, i suoi occhi si illuminarono.
Merida?" Hiccup la risvegliò da quei pensieri, vedendola così concentrata le si avvicinò, temendo fosse successo qualcosa "Tutto ok?"
"S_si" Sembrò titubante e nascose la lettera tra le mani, non volle di certo allarmare lo sposo della mancanza dei soldi.
Hiccup sembrò non badarci e continuò il dialogo "Ti fermi con noi a cena o...”
Devo scappare, mangio più tardi!”
Aspetta...Dove...” E senza neanche dare una spiegazione ai due amici, si dileguò, avrebbe sprecato del tempo per spiegare la situazione.
Il parco giochi nella lettera fu probabilmente la pizzeria dove spesso portò i suoi fratelli, amarono follemente quel posto da bambini, pieno di sale giochi e sopratutto la vasca con le palline, ricordò quanto adorarono gettarsi dentro e colpirsi a vicenda. Ma una volta arrivata, perse completamente le tracce di un probabile bigliettino nascosto, non capì dove si potesse trovare, cercò nei dintorni e perfino vicino alla vasca, finché non le scosse un brutto presentimento.
Fai un salto di qualità.
Un salto...
"Maledetto Frost" Prese un bel respiro ed entrò all'interno della vasca, vide alcuni adulti guardarla in modo strano e allontanare i bambini, Merida cercò di ignorarli, cercando il più veloce possibile un probabile indizio che portasse ad un altra tappa di quell'assurda sfida.
E mentre cercò, inaspettatamente le venne in mente un lontano ricordo delle superiori...
 
La prima volta che portò i fratelli in quella pizzeria, fu a diciassette anni.
Jack la accompagnò e mentre si divisero una pizza, i gemelli giocarono allegri in quella vasca.
Te l'avevo detto che sarebbe stata una buona idea” Sorrise trionfante l'albino “Guarda come si divertono, scatenano tutta la loro furia laggiù, senza doverli rincorrere per tutto il tempo”
“Hai ragione” Disse Merida, rubando la fetta che Jack tenne in mano e facendogli la linguaccia “Ma solo questa volta” Diede una veloce occhiata ai fratelli, accennando ad un lieve sorriso.
Jack la osservò, ridendo sotto i baffi “Vuoi buttarti anche tu?”
Cosa? No! Sei matto?”
Perché? Dai, sarà divertente!” La prese per mano, facendole cadere la pizza e trascinandola vicino alla vasca “Avanti!”
Perché non lo fai prima tu?” Rise, cercando di divincolarsi dalla sua presa.
D'accordo!” E il ragazzo si gettò nella mischia, sotto lo sguardo stupito della rossa che non la smise un secondo di ridere.
Sei pazzo Frost”
Allora?”
La ragazza fece le spallucce, gettandosi anche lei nella vasca delle palline.
Entrambi risero e scherzarono con i gemelli, finché non arrivò uno dei controllori, urlando di uscire immediatamente.
Però lo ammise, si divertì un sacco.
 
 
Trovata!” Disse trionfante, in una di quelle palline vide attaccato un foglio e, appena Merida uscì dalla vasca, riprese a leggerlo.

 
Allora, hai fatto un bel tuffo?
Vediamo se sarai altrettanto disposta a cantare, al bar dietro l'angolo ;)

 
Cosa? Ora doveva pure cantare?!
Era assurdo, ma non poteva rinunciare, quei soldi le servivano. E il desiderio di vedere Jack dichiarare la sua immaturità di fronte a tutti la convinceva a resistere.
Dopo essere fuggita dalla pizzeria, dietro le urla della proprietaria, raggiunse il bar indicato, cercò con lo sguardo la traccia di qualche busta, chiese perfino ad un barista.
Scusa, è per caso passato di qua questo ragazzo?” fece vedere la sua foto al cellulare e vide il tizio accennare ad un lieve sorriso “Ahh sei tu...”
Lei lo squadrò, inarcando un sopracciglio “Quindi...Sai chi è...”
Ti ha prenotato, sei arrivata prima del previsto, chiedo di far partire la canzone”
Cosa?!” Lo seguì “Non è meglio saltare la parte del canto e passare subito al premio? Dammi quella busta! Se mi conosci vuol dire che te ne ha parlato e MI SERVE quella busta!”
Spiacente!” il ragazzo si voltò verso di lei, dandole un microfono in mano “Niente canzone, niente lettera”
Avrebbe tanto voluto spaccarglielo in testa, ma seppe  l'unica soluzione al momento fu...Cantare.
Amava il canto, ma da sola, senza una folla ad ascoltarla, all'asilo presa dall'ansia da palcoscenico vomitò sulle scarpe di Hiccup durante la recita di fine anno. 
Si sentì tremendamente in imbarazzo, ma nononstate tutto non ci pensò minimamente a rinunciare alla sfida.
Quei pochi clienti che vide, puntarono gli occhi su di lei e Merida non poté fare a meno di arrossire per l'imbarazzo, ma si fece coraggio e iniziò a cantare una sciocca canzone presa a caso sul display.
Se fosse stata come Rapunzel, probabilmente sarebbe risultato tutto più facile.
 
 
La sua amica amava il karaoke e spesso li costringeva ad andare in quel bar e ascoltare le sue canzoni per quasi tutta la sera.
Non ne posso più!” Piagnucolò la rossa, appoggiando il capo sul tavolino, Hiccup le mise una mano sulla spalla, sospirando pesantemente.
Coraggio, sai che a lei piace”
E' questo il punto, solo a lei”
Almeno qui fanno buoni i panini” Si intromise Jack.
Merida fece per obbiettare ma Rapunzel finì la canzone appena in tempo, seguito da un breve applauso, raggiunse i suoi amici, passando a Jack il microfono “Ora tocca a te! Coraggio!”
Ah no e poi no” Ridacchiò “Io non canto”
Andiamo Jack” Lo stuzzicò Merida “Incantaci con la tua bravura”
Perché non lo fai tu?”
Perché non fate un duetto?” Domandò euforica la bionda “Sarebbe divertente, non vi ho mai sentiti cantare assieme!
I due si scambiarono un'occhiata, Jack sembrò divertito dall'idea “Bhè in fondo, sarei curioso di sentirti cantare
"Non ho una bella voce"
"E invece si" Disse l'amica "Canti bene"
Merida si blocc
ò "E tu come fai a.."
"Canti sempre quando sei sotto la doccia"

"Sarei curioso" Disse Jack, avvicinandosi a Merida "La prossima volta mi inviti?"
La ragazza arrossi leggermente, dandogli poi una spintonata per allontanarlo "Sogna Jack. Io-non-canto”
 
 
Lavrebbe pagata. Eccome.
Ad un tratto Merida notò al bar il ragazzo di prima parlare con un amico e tenere in mano una busta, forse proprio la lettera di Jack.
Al diavolo il ritornello, posò il microfono e si catapultò contro di lui, intimandogli di dargli quella busta, il ragazzo preso alla sprovvista, obbedì, anche perché ormai la canzone era finita.
Merida fu talmente fuori di sé che gli avrebbe volentieri tirato un pugno, ma cercò di trattenersi, avrebbe scaraventato tuta la sua furia contro una sola persona.
Lesse immediatamente il contenuto della lettera, preparandosi al peggio
 
 
Dai, ammettilo che è stato divertente.

 
"Certo. Come no" Pensò, continuando a leggere
 
E scommetto che hai pure una bella voce

 
Le lusinghe non lo salveranno.

 
Ma ora bisogna rilassarsi, magari vedendo un bel film.
Ricordi il nostro posto preferito? Aveva la vista migliore.

 
Questa stranamente fu facile.
Merida si diresse al cinema e, mentre controllò l'ora, vide che erano già le undici e mezza.
Per quanto ancora sarebbe andato avanti questa caccia al tesoro?
Raggiunse la sala e salì al piano superiore, sicura di non potersi sbagliare.
Rapunzel ed Hiccup non amavano particolarmente il cinema, specialmente gli horror, Merida e Jack al contrario adoravano quel posto, anzi...
Fu proprio al cinema che si conobbero la prima volta.
 
 
Hey, hai fatto tu cadere i miei popcorn?” Disse una voce accanto, Jack alzò il capo, vedendo una ragazzina dalla folta chioma rossiccia guardarlo malissimo, in quell'istante si rese conto di aver per sbaglio urtato un enorme pacchetto di popcorn, facendone cadere metà per terra.
Lei mostrò un lieve sorriso, incrociando le braccia “Ora me li ripaghi, era la porzione maxi”
Scordatelo, non dovevi allontanarti”
Sto aspettando un'amica” Sospirò “E comunque quello è il mio posto, vedi?” Mostrò il biglietto prenotato, Jack sgranò gli occhi e tirò fuori anche lui dalla tasca lo stesso biglietto con il numero identico.
Non ci credo, si sono sbagliati, e adesso?”
Ti puoi sedere in braccio a me, non mi da fastidio”
Merida fece per ribattere, quando sentì qualcuno urlare al piano di sotto, entrambi si sporsero per vedere cosa stesse succedendo.
C'era un ragazzino, il classico bulletto della zona, che se la stava prendendo con uno più piccolo di lui, spintonandolo e dicendogli di andarsene da li.
La giovane aggrottò le sopracciglia, borbottando probabilmente un insulto “Quanto lo odio quel tipo”
Non dirlo a me, se la prende sempre coi più deboli”
Vorrei dargli una lezione”
Già...”
Ad un tratto, ebbero la stessa illuminazione, entrambi si scambiarono un'occhiata divertita, Merida vide Jack prendere la busta con i pop corn “Non vorrai...?”
Perché no?”
Lei annuì e urlò al ragazzo al piano di sotto “Hey moccicoso!"
Il bulletto alz
ò lo sguardo verso l'alto
"Vuoi del cibo gratis?" Continuò la rossa, senza nascondere una risata "Eccotelo!”
Jack gli gettò i popcorn addosso e Merida dovette tenersi la pancia per le troppe risate.
Il ragazzino, interamente coperto di popcorn, urlò a quei due che l'avrebbero pagata cara e fece per raggiungerli, così la ragazza trascinò via Jack per un braccio, scappando dalla porta d'emergenza
Non è da me fuggire” Disse, correndo alla stessa velocita' del ragazzo
Sì ma è divertente, non trovi?”
Entrambi risero, scambiandosi un'occhiata divertita “Comunque, mi chiamo Jack”
Io Merida”
"Merida"
Ripete' lui "Mi piaci! Ma posso chiamarti Merry?"
Lei rise "No"
 
 
Il film sembrò finito, senza farsi scoprire entrò nella sala del cinema, cercando anche all'interno dei contenitori degli occhiali 3D. Alla fine ritrovò la lettera,attaccata sotto al sedile del loro primo incontro.
La scelta le sembrò quasi dolce.
Jack spesso dimenticava adirittura i compleanni, figuriamoci la prima volta che si erano conosciuti.

 
Congratulazioni!
Scommetto che sei arrabbiata, ma il premio ti consolerà, sempre se non ti arrendi prima.
Meglio svagarsi con una partita al laser game.
Li si che ci si diverte.
 
 
Almeno non doveva cantare o gettarsi in una vasca di palline.
Per fortuna i luoghi segnati da Jack non furono distanti, poté raggiungerli benissimo a piedi. Rapunzel la chiamò diverse volte, preoccupata della sua improvvisa scomparsa, Merida cercò di rassicurarla, ma l'amica sembrò non voler obiezioni e, insieme ad Hiccup, la raggiunsero al laser game.
Ci vuoi spiegare cosa sta succedendo? Non ti ho sentita per ore, se sei arrabbiata per quello che è successo con Jack puoi dirm...”
No no” La fermò “Sì Jack centra ma non sono arrabbiata per quello! Okay forse un po' ma...”
I due la fissarono, completamente confusi, così Merida gli raccontò della lettera (omettendo ovviamente la questione del regalo di nozze).
Ma Hiccup non sembrò molto convinto “Quindi fammi capire, stai facendo una caccia al tesoro organizzata da Jack?”
"Ma non eri arrabbiata con lui?"
Lei annuì, forzando un sorrisetto e sperando che Hiccup non indagasse oltre, ma il tutto venne preceduto da una Rapunzel entusiasta “Che idea magnifica! Voglio partecipare anche io, ti aiuterò!”
Davvero?!” Dissero i due.
Certo! Sono davvero così stressata in questo periodo che neanche riesco a chiudere occhio, una bella caccia al tesoro mi aiuterà a distrarmi!”
Merida rimase leggermente spiazzata, ma in fondo doveva aspettarselo da una come Rapunzel. Hiccup non fu molto convinto all'inizio, ma decise comunque di aiutarle, trascinato anche dall'entusiasmo di Rapunzel.
I tre parteciparono al gioco del laser game, Rapunzel si divertì  un mondo, corse come una trottola tutto il tempo, colpendo numerose volte sia Merida che Hiccup, alla fine la rossa decise di lasciarsi andare e per un po' si divertì pure lei, le ricordò incredibilmente quei giorni in cui lei e Jack dissero di dover fare ripetizioni di algebra, ma invece parrarono i pomeriggi a fare delle partite al laser game, in quel periodo si divertirono un sacco, divenne uno dei loro passatempi preferiti.
La lettera successiva fu relativamente un invito ad una festa che si sarebbe tenuta quella stessa sera, Merida e gli altri raggiunsero la casa di Jonathan, un loro vecchio amico di scuola, ma soprattuto un grande amico di Jack, avendo entrmabi un carattere molto simile. 
Ogni venerdì sera Jonathan organizzava delle feste e spesso si infiltrava gente che nemmeno conosceva, era un ragazzo molto simpatico, spiritoso e si mormorava che stesse uscendo con Mavis ultimamente.
Ragazzi! Che bella sorpresa!” Disse Johnny, salutando i tre “Volete unirvi al party?”
Gli altri lo scrutarono attentamente, probabilmente la festa fu in maschera a giudicare dal su vestiario, indossò un'enorme giaccone, il viso pallido, quasi blu e i capelli rossi sparati.
Non spiccicando parola, Jhonny decise di spezzare quel silenzio “Non mi dire che non mi avete riconosciuto?”
Sei....Ehm...” Hiccup azzardò, anche se non ne era molto convinto “Uno zombie?”
Ci sei andato vicino, sono Frankenstein!” Fece un versaccio, aprendo completamente la porta e mostrarono tutti gli invitati in costume intenti a bere e ballare “Jack mi aveva detto che passava Merida, non pensavo anche voi due ma, qui c'è sempre posto! Coraggio!”
“Cosa?" Merida sgranò gli occhi " Aspetta, Jack è stato qui?”
Sì poco fa, mi ha chiesto di darti una lettera” Fece per consegnare una busta a Merida, ma la ritirò indietro prima che lei potesse prenderla “Ma mi ha detto consegnartela a patto che tu partecipi ai giochi della serata"
"COSA?!"
Merida avrebbe voluto strozzarlo, Jhonny le circondò le spalle con un braccio, scuotendola divertito "Ti divertirai! Tra poco c'è il limbo!”
Ad Hiccup scappò una risata, che venne zittita prontamente dalla rossa “Non puoi consegnarmela e dire che...”
Ho dato la mia parola” Disse con un lieve sorriso, dopo di ché chiamò Mavis vestita da vampira e si avvicinò al gruppo “Puoi procurare un costume anche per loro?”
Sì, c'è ancora qualcosa per le emergenze” Prese Rapunzel, trascinandola nella mischia, questa si portò dietro Hiccup, seguito da Merida.
Mavis riuscì a procurare un costume per ognuno di loro, Rapunzel si vestì da strega, mentre Merida da diavolo, il povero Hiccup invece da fantasma, con tanto di lenzuolo e due buchi per gli occhi piccolissimi.
Non ci vedo niente!” Per sbaglio andò a sbattere contro il divano, mentre Merida fissò con uno strano luccichio negli occhi il forcone in mano  “Che dici Punzie, potrei usarlo per infilzare Jack una volta finito tutto questo!”
Io dico che dovresti rilassarti, guarda Hiccup!”
Merida abbassò lo sguardo, vedendo il ragazzo sdraiato sul divano, probabilmente stordito per la botta “Lo vedo...”
Non ricordi?" Le sorrise l'amica "Abbiamo partecipato ad una festa simile anche l'anno scorso”
E fu così che Merida viaggio nuovamente col pensiero, ricordando la festa l'anno precedente, sempre in casa di Johnny, quando Graig Macintosh tentò di corteggiarla, ignorando tutti i suoi innumerevoli no o vattene via, sarebbe scoppiata se Jack non fosse intervenuto, facendo finta di essere il suo ragazzo, allontanando definitivamente il tipo. Per tutta la sera lei e Jack si presero in giro, facendo finta di stare assieme, stuzzicandosi e scherzando tra di loro, tant'è che Rapunzel iniziò ad avere dei dubbi.
Dopo gli innumerevoli giochi, si fecero quasi le quattro di mattina, ma dovette ammettere che la festa la stesse divertendo parecchio, notò tra gli invitati pure Elsa, intenta a chiacchierare con niente di meno che Hans Davis, e dall'atteggiamento di entrambi sembrò ci fosse molto più di una semplice conoscenza.
Un dolce sorriso si formò sul viso della rossa, ripendando al battibecco che ebbe con Jack la sera prima allora le disse il vero su Elsa.
Rapunzel sembrò su di giri, per via di qualche birra di troppo, Merida chiese a Johnny della lettera e una volta recuperata, i tre si dileguarono, per fortuna che il percorso da seguire fu proprio casa loro, Hiccup accompagnò la fidanzata a distendersi sul divano, mentre la rossa controllò cosa c'era scritto nella lettera.
Stranamente non ebbe per nulla sonno, non fu la prima volta che fece così tardi, spesso amava rimanere sveglia durante la notte, accompagnate soprattuto da maratone di film trash o partite ai videogame, in compagnia di Jack.
Sospirò, iniziò a mancarle davvero.
Era cosi abituata ad averlo nella sua vita che se sembrò davvero strano non sentirlo quel giorno.
Riprese dunque a leggere la lettera:

 
Sei ancora in piedi? Bhè non mi stupirei.
Dobbiamo ancora finire quello stupido film sugli squali, sai che adoro farmi le maratone con te.

 
Le scappò un mezzo sorriso.

 
Se ti dico, granelli di cioccolato e vaniglia, cosa ti viene in mente?

 
Con un gesto istintivo, Merida aprì il frigorifero, trovando un enorme vasca piena di gelato.
Quasi non riuscì a crederci, in effetti iniziò ad avere un leggero languorino, ma l'idea di mangiarsi tutto quel gelato la fece ripensare all'ultimo giorno in cui lo comprò.

 
Hiccup e Rapunzel si decisero finalmente ad ufficializzare la loro storia ed uscirono insieme quella sera, così Merida decise di invitare Jack a vedere il “Re leone” nel suo soggiorno, divorando un'intera vasca stracolma di gelato.
Quindi, ora saranno così le nostre serate?" Disse Jack, prendendo una cucchiata dalla vasca in mano alla ragazza "Noi due che ci rimpinziamo di schifezze?”
Sono contenta che escano assieme” Borbottò la rossa “Ma mi sento come Timon”
E io dovrei essere Pumbaa?”
Merida rise, afferrando una cucchiaiata di gelato “Dobbiamo accettare il fatto che alcune serate le passeremo solo noi due”
Lui fece le spallucce "Non mi lamento, tu adori stare con me"
Merida continu
ò a ridere, dando una leggera spintonata all'amico, Jack allora si avvicinò pericolosamente a lei, appoggiando la testa sulla sua spalla, a quel contatto così inaspettato, lei non poté fare a meno di arrossire “C_Che stai facendo?”
Ho freddo” Ridacchiò
Vatti a riscaldare da un'altra parte!” Ma Jack si lasciò cadere a peso morto e, tra una risata e l'altra, mentre Merida cercò di toglierselo di torno, per un attimo, i loro sguardi si incrociarono, rendendosi conto di essere più vicini del previsto.
"Lo sai.." Iniziò lui, avvicinando maggiormente il viso al suo, tanto che i loro nasi si sfiorarono "Mi sono sempre piaciuti i tuoi occhi" 
Merida si lasciò sfuggire una risata "Adulatore! Ci stai provando?"
Lui alzò le spalle "Sarebbe un problema?"
Merida continuò a fissarlo, cercando di capire se effettivamente stesse continuando a scherzare come a suo solito "Frost" Quasi le scappò da ridere, ma stranamente Jack non rispose, non scherzò, non la prese ulteriolmente in giro, nulla.
Per la prima volta il suo sguardo parve realmente serio, fu cos
ì che Merida iniziò a temere che quelle parole nascondessero realmente una verita'
Si maledì per non averlo allontanato o anche solo avergli impedito di avvicinarsi ulteriormente, Jack le prese delicamente il viso tra le mani e la avvicinò a lui.
Quella sera per la prima volta, le loro bocche si sfiorarono, Jack abbandonò il gelato per dedicarsi completamente a lei, approfondendo quel bacio che da tempo desiderava.
Quel giorno Merida scoprì di essere attratta dal suo migliore amico.
E nonostante la notte passata assieme, questo portò solo a non rivolgersi la parola il giorno dopo, e la settimana che ne segu
ì, troppo imbarazzati e confusi per poter realmente affrontare quella strana situazione.
Merida non volle perdere il suo migliore amico, e nonostante i primi tentativi di Jack nel discutere di quella sera, alla fine decisero di negare l'evidenza, tentando di continuare il rapporto di normali amici.
 
 
E mentre ripensò su quanto fosse accaduto quella sera, col cucchiaio affondato nel gelato, Merida toccò qualcosa di solito.
Scavò nel cioccolato, trovando una scatoletta con dentro una nuova lettera:

 
Eri proprio affamata, questa è la tua ultima lettera.
Ci incontriamo di sopra, congratulazioni, stai per completare tutta la tappa.

 
Finalmente.
Il tetto del palazzo dove vivevano disponeva di un grande terrazzo, una volta Hiccup e Kristoff avevano addirittura organizzato un barbecue, e spesso lei e Rapunzel ci andavano a prendere il sole in quelle calde giornate d'estate.
Una volta giunta a destinazione, vide in lontananza un lenzuolo, con alcuni cuscini, Jack seduto, intento a giocare alla Psp, sembròtalmente concentrato che non si rese conto del suo arrivo.
Le venne da sorridere, stupendosi del fatto che sembrò averla aspettata per tutto quel tempo.
Lo raggiunse, schiarendosi la voce per farsi notare, ma l'attenzione del ragazzo parve completamente rivolta alla console, tant'è che Merida prese uno dei cuscini, colpendolo in testa.
Aih!”
Ti sta bene!” Urlò, facendolo scattare in piedi.
Congratulazioni” Rise Jack, portando le mani all'interno della felpa “Hai completato il mio percorso e sei arrivata prima del previsto, credevo che la festa di Johnny durasse di più”
Rapunzel si è ubriacata e ora sta vomitando in bagno” lo guardò negli occhi “Hai aspettato per tutto questo tempo?"
"Ti ho sorpresa, vero?"
"Perché l'hai fatto?”
Lui fece le spallucce, distogliendo lo sguardo dal suo “Volevo solo farti divertire un po', ultimamente sei sempre tesa, ho pensato ti facesse bene distrarti” La squadrò, notando il suo vestitino da diavoletta "Wow"
"Smettila!"
Arrossì 
"Di fare cosa?"
"Di guardarmi!"
"Mi riesce impossibile"
Ridacchiò, avvicinandosi a lei.
Perché ricattarmi in quel modo?”
Non era un ricatto” Ma lo sguardo furioso di Merida gli fece perdere il sorriso “Ti ho solo fatto credere che fosse un ricatto, in realtà la tua busta coi soldi è sempre rimasta in camera tua, dentro al cassetto del tuo armadio, dove tieni tutti quegli orribili cappelli che ti regala tua madre per i compleanni”
Merida si sentì  così  stupida.
Per tutto quel tempo aveva solo creduto che Jack gli avesse rubato i soldi.
Bhè comunque...Comunque li hai spostati! E hai frugato tra le mie cose!” Lo spintonò, le sue guance si tinsero quasi del colore dei suoi capelli “Non farlo mai più Jack”
Promesso” Rise, stringendosi le spalle “Hai completato il gioco, pertanto smetterò di fare lo scemo, sarò più serio e maturo, vedrai...”
Bene!” Ma in quell'istante si rese completamente conto delle sue parole.
Le sarebbe piaciuto comunque?
Se Jack fosse stato una persona seria, non avrebbe mai ideato un gioco simile, non sarebbero mai diventati amici, lei non avrebbe mai avuto il coraggio di cantare di fronte a tutta quella gente o di buttarsi in una vasca per bambini.
Con chi avrebbe scherzato?
Con chi avrebbe condiviso quelle giornate piene di spensieratezza?
Voleva davvero che cambiasse?
Non sarebbe più stato Jack, il suo Jack.
..No aspetta” abbassò lo sguardo, sotto quello stupito dell'albino.
Che ti prende?”
Scusa per quello che ti ho detto" Per un attimo esitò, ma il solo pensiero di perderlo sul serio la fece continuare "Non voglio che cambi" Arrossì leggermente, mostrando un lieve sorriso.
Per un attimo, Jack sembrò sorpreso dalla sua inaspettata dichiarazione, ma qualche istante dopo sospirò, sorridendole “Meno male! Non è da me fare troppo il serio”
Sei uno stupido” Rise, dandogli una pacca al braccio “Ma...m_mi piaci anche per questo”
Per un attimo Jack rimase fermo a fissarla.
Sapeva di piacere a Merida, ma sentirglielo dire, era una sensazione completamente diversa.
Non potè fare a meno di arrossire “Anche a me dispiace per aver fatto lo scemo con i tuoi genitori” DIsse, avvicinandosi al suo viso “Ma in fondo, mi piace farti arrabbiare”
Merida sorrise, portando le braccia al collo di Jack, lui le cinse i fianchi, appoggiando la fronte sulla sua "Ora posso baciarti o.."
Ma prima che potesse finire, Merida si avvicinò a lui, unendo le labbra alle sue nel loro primo vero bacio ufficiale.
"Mai chiedere, Frost" Disse, Jack in tutta risposta le diede un altro bacio a sorpresa, per poi sciogliere l'abbraccio e far cenno alla sua ragazza si sedersi
Allora, ti va di aspettare qui con me l'arrivo del tanto atteso tramonto?”
E' così tardi?” Merida guardò appena l'orologio, stupendosi dell'orario che si era fatto, eppure non aveva traccia di sonno, bhè...Non ancora.
Jack rise,prendendola per mano e facendola sedere vicino a lui “Non sarà come a New York, ma alla fine l'alba è uguale per tutti”
La ragazza si fece abbracciare, appoggiando successivamente il viso sulla sua spalla “E' perfetto così com'è”




ANGOLO AUTRICE:
Questa one–shot fa parte di un fenomeno più ampio che io e le mie collaboratrici abbiamo voluto chiamato 'raccolta collettiva'. Si tratta infatti, come dice la parola stessa, di una serie di storie facenti parti di una raccolta frastagliata che abbiamo deciso di pubblicare collettivamente – un capitolo per ogni account. Ci siamo incentrate su tutte le possibili coppie nei The Big Four e voi avete appena letto la mia. Qui di seguito, eccovi i link di reindirizzamento sulle altre:
Autum: Blu e giallo non era un accostamento così sbagliato per loro
Autum: Jack Frost ti pizzica il naso
Ucha: One day we'll meet again
Phoe: Attraverso le sfumature dell'alba
Shin92: Infinita letizia della mente candida


***
Comunque voglio premettere una cosa, spero di non essere andata troppo OOC e forse con Merida può sembrare, ma per il semplice motivo che io, immaginandomela una donna di vent'anni e passa, ho pensato si iniziasse a preoccupare per il suo futuro. Alla fine ci si pensa a queste cose, Merida ama divertirsi ma è comunque una ragazza che pensa anche al proseguimento dei suoi studi, delle sue passioni.
Mentre Jack me lo immagino come un eterno Peter Pan, un ragazzo a cui piace scherzare e spesso non si rende conto che a volte è meglio cercare di comportarsi in modo più maturo, ma che comunque, per le cose importanti, a modo suo cerca sempre di renderli speciali.

 

  
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