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Autore: Yoan Seiyryu    04/03/2014    3 recensioni
[Gil/Break - GilCentric!]
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Nulla è compromettente quanto un bacio. Soprattutto quando si tratta di un bacio rubato, appena accennato, all’angolo delle labbra. Rimango immobile, con gli occhi aperti che non vogliono chiudersi nemmeno per idea. Perché? Perché non voglio cedere ai sogni, non di nuovo, non questa volta e soprattutto non con lui.Sento ancora il sapore fresco delle sue labbra sulle mie che cercano ansiosamente una risposta che non darò mai.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Gilbert Nightray, Xerxes Break
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Are you Afraid, Gil?

 



Nulla è compromettente quanto un bacio. Soprattutto quando si tratta di un bacio rubato, appena accennato, all’angolo delle labbra. Rimango immobile, con gli occhi aperti che non vogliono chiudersi nemmeno per idea. Perché? Perché non voglio cedere ai sogni, non di nuovo, non questa volta e soprattutto non con lui.Sento ancora il sapore fresco delle sue labbra sulle mie che cercano ansiosamente una risposta che non darò mai. Non mi ha sfiorato neppure con un dito e mi ha lasciato la possibilità di andare via, di fuggire, di non accettare nulla. E invece mi ha incastrato di nuovo, mi ha incatenato a sé come ha sempre fatto. Io lo odio, lo odio quando si comporta in questo modo. Mi ha usato e continuerà ad usarmi, perché Xerxes Break non è in grado di amare se non egoisticamente. O è solo questa la mia paura?Dire che lo amo sarebbe una follia, come si può amare un fantasma? Mi guarda con quel suo unico occhio rosso dal colore del sangue e il suo sorriso enigmatico carico di compassione. Smettila di compatirmi! Io so badare a me stesso e so quello che voglio. E adesso non vorrei altro che un bacio, uno più profondo, più intenso, carico di passione. Dannazione, non rimanertene così immobile a studiare il mio comportamento.Arrossisco e mi sento debole, sono sempre stato il più debole tra tutti.

 

Hai davvero bisogno di Oz?

 

Non sono che un’ombra e sono l’ombra del mio padrone, non esiste altro a questo mondo che desideri più del suo benessere. Ma in questo momento, giuro, vorrei pensare soltanto al mio.

“Va tutto bene, Gilbert caro?”

Indietreggio di un passo, poi di un altro e mi accorgo che non posso andare oltre perché il parapetto della terrazza mi tiene incastrato. Vi appoggio una mano e mi aggrappo cercando una via d’uscita.

“A che gioco stai giocando?” la domanda è unica e va dritta al punto. Quale? Non lo so, non so che altro dire.

“Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda” sorride Break appoggiando il peso sul bastone animato che tiene puntato sul pavimento.

La brezza leggera gli accarezza i capelli e sposta anche i miei che si confondono sugli occhi, tanto da alterare la visione che ho di lui.Lui mi ha mentito. Lui per tutto questo tempo mi ha usato per raggiungere i suoi scopi che ancora non conosco. Lui, dai nomi difficili da ricordare: Xerxes Break, servitore della famiglia Reinsworth; Kevin Regnard, cavaliere dei Sinclair; Mad Hatter, il distruttore di Chain.

“Cosa ti spaventa?” mi chiede ancora, rimane a distanza.Abbasso la testa e mordo l’interno della guancia.

“Ho paura di rimanere indietro. Io ed Oz siamo legati non dalla luce, ma dall’ombra. Solo che lui sta andando avanti mentre io non riesco a stare al suo passo. E tu, tu non fai che confondermi le idee” lo rimprovero ma è tutto inutile.Si pone al mio fianco e ride, saltando sul parapetto e sedendosi accanto a me, come se quel bacio non fosse mai stato dato. Perché finge che non sia accaduto? Perché ha questa maledetta capacità di non prendere mai niente sul serio?

“Temi che lui inizi a preoccuparsi soltanto di Alice e si dimentichi di te. Ma quella è la sua missione, Gilbert caro. La tua è quella di proteggerlo rischiando la tua vita. Inoltre non lo fai nemmeno a dovere” ridacchia con divertimento.

Corrugo la fronte e stringo i pugni con forza.

“Che stai dicendo?”

Mi guarda divertito, con il suo solito modo di fare saccente che è in grado di conoscere la profondità della tua anima.

“Ammettilo Gilbert, la maggior parte delle volte sono dovuto intervenire io  perché tu non sei riuscito a proteggerlo”.

Quanta sfacciataggine!

“Ma sei stato tu stesso a cacciarci nelle peggiori delle situazioni!”

Break sorride ancora, non vuole proprio togliersela quell’espressione dal viso ed io detesto quando si mostra in modo così sereno dopo tutto ciò che ha passato. La sua vita è stata avvolta dal sangue e lui stesso ne ha sparso così tanto da esser diventato pazzo. Ma un pazzo non dovrebbe essere lucido, non dovrebbe ragionare come è in grado di fare lui.Non riesco a capire cosa gli passa per la testa, non ci riuscivo in passato e non sarò in grado mai di farlo.

“Ho chiarito sin dall’inizio che io avrei usato voi e che voi avreste usato me, Oz ne era al corrente proprio come te” si inumidisce le labbra con fare provocatorio, mentre mi guarda di sottecchi.Non voglio rispondere, non voglio dire nulla.

Mi chiudo in me stesso e punto lo sguardo verso il basso, inizio a mordermi le labbra e poi sospiro a fatica. Tiro fuori il pacchetto di sigarette che ho nella tasca della giacca e ne accendo una: non sono mai riuscito a smettere di fumare, per quanto ci abbia provato.

“Sei circondato da compagni che dimostrano ogni giorno la propria forza. Tu mi fai ridere, Gilbert. Indossi una maschera cucita da ombre che non ti appartengono. Porti sulle spalle le stranezze di tuo fratello e lo fai tutto da solo; versi il sangue che Oz ti chiede di versare e non te ne penti, perché faresti qualunque cosa per il tuo padrone. Ma cosa vuoi davvero per te stesso?”.

 Deglutisco a vuoto, non respiro. Getto via la sigaretta che ho appena acceso e mi sposto, questa volta do le spalle alla finestra oltre cui vi sono Alice ed Oz che dormono sul divano. Stringo i pugni delle mani e alzo lo sguardo verso il cielo scuro, alla ricerca di stelle che possano illuminarmi gli occhi. Sto tremando e non riesco a fermarmi.La debolezza che mi assale è eccessiva, perché in fondo io sono sempre stato fragile. Cado a terra, in ginocchio, copro lo sguardo con una mano e cerco di dimenticare. Lo sento avvicinare, avverto le sue mani sulle spalle mentre poi cerca di alzarmi il mento.

“Non voglio rimanere indietro, non voglio cadere” sussurro cercando di sviare la sua compassione, la sua pietà. Non potrebbe esserci nulla di peggio. Ripensandoci però è una cosa sciocca: Break non prova nulla di tutto questo.Avverto il suo sorriso.

“Tu sei già caduto, Gilbert caro. Non riesci ad ammettere di avere paura ma quando sarai consapevole di te stesso, nulla ti fermerà. Nemmeno io credevo che saresti riuscito a stringere il patto con Raven, non ti credevo così determinato, invece sei riuscito a stupirmi e sei diventato più di una semplice spia in casa Nightray”.

Non devo piangere, non devo! Debole sì, ma non fino a questo punto. Ho bisogno di certezze, di non sentirmi più solo, di non cadere senza che vi sia qualcuno pronto a rialzarmi. Break è la cosa peggiore che mi sia mai capitata ed ora non posso che richiamare un bacio che so di volere. Lo voglio, lo avrò.Sollevo il viso verso di lui e afferro le sue labbra per trattenerle sulle mie, così mi sento forte, così so di potercela fare. Lui sorride e lo fa sulle mie labbra. Lui è l’enigma più grande della mia vita.







NdA: 

Salve a tutti!
Questa è la prima one-shot che pubblico sul fandom di Pandora Hearts e spero che non sia nemmeno l'ultima. Tanto per cominciare però ho voluto fare un tentativo, supportata anche da Wilwarind86 che ha pubblicato qualche one-shot sulla coppia Gil/Break. 
Questa è una coppia che mi intriga molto, ma a dire il vero mi piacciono tutti gli accostamenti possibili. 
Colgo l'occasione per ringraziare chi si fermerà a leggere, sperando che la shot sia di suo gradimento. 

Yoan 

   
 
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