Note: Boh, sclero delle 22:48, scritto di getto dopo aver bevuto 8 tazze di caffé amaro ... Spero abbia un senso ...
Sì, insomma: amore.
-Vai!- ti urla, spingendoti verso la passerella della nave.
-Ma … - tenti di ribattere, ma vieni interrotto. Non vuole lasciarti parlare.
-HO DETTO VAI!- sembra davvero arrabbiato, pensi, ma poi ti correggi.
Non è arrabbiato: è preoccupato. A morte. Teme la morte. La tua morte.
Non protesti più.
Sali su quella nave e non ti volti indietro.
-Ci rivediamo in Giappone, Giotto- esclama incoccando una freccia pronto a scagliarsi contro i nemici che vedi arrivare da lontano .
Non gli rispondi.
Non fai in tempo: la nave è già salpata e lui si è scagliato verso i suoi avversari.
-Ti aspetterò, G.- sussurri –Vedi di non tardare come tuo solito-
In fondo al loro cuore, però, erano sicuri che non si sarebbero più rivisti …
Nessuno dei due, però, sospettava che il vecchio Talbot avesse modificato gli anelli …
Tsuna si svegliò di soprassalto.
Cosa diavolo era quel sogno? Un ricordo del Primo? Non se lo sapeva spiegare …
Sorrise però felice quando ripensò alla gioia che aveva visto negli occhi azzurri del suo antenato, stretto tra le braccia della prima Tempesta.
Si voltò, osservando il ragazzo che dormiva tranquillo al suo fianco. Sorrise, spostandogli dolcemente una ciocca argentea dal viso.
Per qualche strano e arcano motivo, Tsuna arrivò alla conclusione che tra Giotto e G. ci fosse qualcosa di più dei una semplice amicizia … Quello stesso sentimento che legava il Decimo Vongola al suo autoproclamato braccio destro.
Sì, insomma: amore.
Angolino di Rock.
'Sta cosa non ha senso. Punto. Non ho nulla da aggiungere.
Dovrei dormire, invece di scrivere di 'ste cose ... -.-"
Lasciatemi un commentino, solo per sapere se ha senso logico o no.
Arrivederci alla prossima!