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Autore: Rose2393    05/03/2014    2 recensioni
][Cast Grey's Anatomy]Il mio cuore sussultò. Notai che il suo abbigliamento era particolarmente semplice eppure in quella stanza c’erano almeno venti persone ma nessuna esisteva, per me era come se fossero andati via tutti … vedevo solo lei … Rivolgendomi alla mia immagine riflessa allo specchio, sussurrai con voce tremante :”Cosa ti succede Sara?”
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A te che riesci a rendermi una persona migliore. 

Ricordo alla perfezione il nostro primo incontro … ogni minimo dettaglio, ogni minima sfumatura perché quell’istante, quel giorno e quegli occhi sono riusciti a sconvolgermi l’esistenza.
 
Ero seduta in disparte, come mia abitudine, a leggere il copione della prossima scena da registrare, leggevo attentamente, provavo a cogliere il significato profondo di ogni parola e di ogni azione, tenevo tanto al mio personaggio e volevo la perfezione. Ecco, proprio il voler raggiungere sempre la perfezione era una delle mie pecche, riuscivo a rinchiudermi in casa per giorni a staccare il telefono e ad allontanarmi dal mondo pur di poter essere sempre pronta e perfetta ma… quando non riuscivo ad essere ciò che volevo, era crisi profonda. Non avevo un carattere facile e mai nessuno era riuscito a capirmi.
Persa nella lettura, improvvisamente udii una voce che pronunciava il mio nome “Sara?”. Alzai per un istante gli occhi dal foglio e di fronte a me trovai una creatura perfetta, due occhi azzurro cielo mi fissavano scintillanti e un sorriso meraviglioso , magico , mi penetrò nell’anima. Rimasi a fissarla per qualche secondo e lei ripeté di nuovo il mio nome con aria interrogativa: “Sara Ramirez?”. Balzai in piedi annuendo e lasciando cadere per terra il copione che si sparse in mille fogli sul pavimento. Con aria impacciata mi chinai per raccoglierli: “Scusami, ti ho spaventata , non volevo… aspetta, ti aiuto!”.
Non riuscii a controbattere e ad impedirle di aiutarmi.. in realtà non so cosa  mi fosse preso ma non riuscivo a parlare, ero come incantata eppure non conoscevo quella donna.
Mentre provavamo a mettere in ordine i fogli lei mi guardò di nuovo e mi sorrise.. Il mio cuore sussultò.
Decisi che era il momento di parlare perché  con tutto quello che avevo combinato fino a quel momento avevo solo fatto una pessima figura.
Presi un lungo respiro.
“Perdonami sono davvero impacciata, ero presa dalla lettura e non ti ho vista arrivare, che figura! Davvero, non so come scusarmi! Piacere, Sara!”.
L’angelica creatura sorrise di nuovo :“Non devi scusarti, ti ho spaventata. Anche a me capita di estraniarmi dal mondo quando sono intenta a leggere il copione. Piacere, Jessica!”.
Mi strinse calorosamente la mano ed io avvertì come una scossa che mi attraversò il corpo per poi portare una scarica di energia dritta nel cuore che cominciò a battere ad una velocità impressionante come mai aveva fatto prima… non sapevo cosa mi stesse succedendo, avevo solo una certezza, ero completamente persa nel suo sguardo dolce.
Non riuscivo a rispondere e lei proseguì :”Se vuoi,  puoi chiamarmi anche Jess … anche se forse mi chiamerai Arizona!”.
Sgranai gli occhi, non riuscivo a capire, ero confusa, probabilmente quella mattina il mio cervello aveva deciso di fondere, ero totalmente in balia della bellezza di quella donna e a stento riuscivo a parlare:”I..Io non capisco. C…Come dovrei chiamarti?”.  
Jessica sorrise di nuovo ed appoggiò la  mano sulla mia spalla, come per confortarmi, forse dovevo avere un aria spaventata ma proprio in quel momento quando la sue dita poggiarono sulla maglia una sensazione di calore e benessere mi travolse… Chiusi gli occhi per un istante :”Beh hai ragione , ti sto confondendo, sai, adoro scherzare. Non prenderla a male, sono fatta così ma fidati che ti farò divertire e quando serve, sarò molto seria”.  
Conoscevo Jessica da pochi minuti eppure già mi risultava simpatica, il suo atteggiamento dolce unito ad un carattere solare e raggiante, erano un mix perfetto.
Tirai un sospiro di sollievo… pensai che era una fortuna non avere specchi  in quella stanza, altrimenti avrei dovuto vedere il mio viso rosso di vergogna.
“Ora sarò seria e ti spiegherò tutto”.
Ci accomodammo sul divano sul quale ero seduta prima del suo arrivo e , dopo averle offerto qualcosa da bere, iniziammo a conversare :”Il mio vero nome è Jessica Capshaw, su questo non ti prendo in giro. Sono un’attrice e mi unirò al cast. Ho passato i provini circa due settimane fa ed oggi Shonda mi ha convocata qui per parlarmi del personaggio che dovrò interpretare e della storia. Al termine del nostro colloquio mi ha detto di venire a cercarti”.
Ero confusa, tutto ciò che faceva o decideva Shonda mi preoccupava, era brillante ma riusciva a stravolgere la storia inserendo colpi di scena che mi coglievano alla sprovvista, spiazzandomi… Eppure annotai mentalmente che avrei dovuto ringraziarla per aver scelto un’attrice così tanto bella e soprattutto per averla mandata da me.  
Proseguì :” Interpreterò Arizona Robbins un chirurgo pediatrico giovane ed intraprendente …”.  Mentre Jessica raccontava del suo personaggio, la osservavo attentamente. La pelle era candida e priva di imperfezioni, le labbra rosee ed occhi azzurri incorniciati da boccoli biondi che le cadevano sulle spalle.
Indossava un paio di Jeans chiari che avvolgevano due gambe straordinariamente perfette lasciando intravedere le caviglie sottili ed una camicetta di una sfumatura particolare di rosa… quel colore mi ricordava tanto una delle sfumature che prende il cielo al tramonto… Adoravo osservare il tramonto ed in quel momento adoravo osservare lei.
Notai che il suo abbigliamento era particolarmente semplice eppure in quella stanza c’erano almeno venti persone ma nessuna esisteva, per me era come se fossero andati via tutti … vedevo solo lei …
Continuavo a guardarla incantata, la sua voce melodiosa riusciva ad accarezzarmi l’anima,  non sapevo bene cosa mi stesse accadendo, sapevo solo che avrei voluto continuare a sentirla parlare e ad osservarla per tutto il giorno :”Ed insomma sarò la tua fidanzata! O meglio, la fidanzata di Calliope!”.
Quelle parole mi riportarono nel mondo reale e con voce stridula come se mi fossi appena destata da una lunga dormita dissi :”Cosa?”.
Mi schiarii la voce: “La mia fidanzata? Shonda non mi ha detto nulla”.
Cominciai a respirare affannosamente, il cuore sembrava stesse per uscire dal petto, quella notizia mi lasciò senza parole.
“Ha voluto fosse una sorpresa! Dai sono certa che ci divertiremo, sarà una bellissima esperienza, sono felice di lavorare insieme ad un’attrice del tuo calibro!”.
Arrossì: “Dai, non esagerare, non sono così brava”.
“Non esagero affatto, ho visto tutte le puntate che hai girato e poi ti ho trovata qui intenta a studiare il copione, come attrice sei perfetta!”.. Arrossì di nuovo, non sapevo cosa rispondere.
Jessica guardò l’orologio, aveva un piccolo cinturino nero ed il quadrante anch’esso nero, con le lancette rosse… non so per quale motivo ma pensai che doveva essere una donna forte e determinata, sorrisi a quel pensiero.
Si alzò, con movimenti lenti ed armoniosi :”Oh… chiacchierando il tempo è volato! Perdonami ma devo tornare a casa, ho tantissimi impegni, essere mamma e donna in carriera è difficile ogni tanto. Non vedo l’ora di cominciare a lavorare insieme! A presto Sara”.
“A presto…” Le parole rimasero in gola… per tutta la durata dell’incontro non avevo fatto altro che guardarla… la vidi allontanarsi e dirigersi verso l’uscita, notai che aveva un corpo perfetto. Chiusi gli occhi ed immaginai di poterla baciare.. poggiare le mie labbra sulle sue e stringerla a me..
Aprì gli occhi di colpo, spaventata, scrollai la testa e corsi in bagno.
Mi guardai allo specchio speranzosa di trovare risposte a quei pensieri assurdi, al comportamento che avevo avuto con Jessica,  e alle sensazioni che avevo provato... sensazioni meravigliose.
 Mille dubbi e mille domande giravano vorticosamente nella mia mente … volevo capire, avevo bisogno di capire, non avevo mai provato una sensazione del genere, non avevo mai ammirato nessuno in quel modo, non avevo mai guardato una donna con quegli occhi e mai l’avevo desiderata, ero decisamente spaventata eppure.. avevo tanta voglia di rivederla … Rivolgendomi alla mia immagine riflessa allo specchio, sussurrai con voce tremante :”Cosa ti succede Sara?”.
 
  
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