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Autore: ilpiercingdiluke    05/03/2014    8 recensioni
«Ed ecco a te un Lilac, è una mia nuova creazione.» appoggiò il cocktail sul banco, difronte a Zayn, orgogliosa del suo miscuglio di alcol che ormai, con i clienti abituali del pub, andava a ruba.
Zayn sorseggiò il drink, spalancando successivamente gli occhi quando si rese conto che era veramente troppo forte.
«Porca puttana!» urlò il moro, ma data la musica alta sembrava davvero quasi un sussurro. Gli bruciava la gola «Lilac? Il lilla è un colore tenue, questo ti distrugge l'esofago.»
Genere: Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Stropicciò il suo occhio, rigirò per l'ennesima volta la cannuccia dentro il suo bicchiere di plastica e si guardava attorno mentre la musica era fin troppo alta per lui, quella notte.
Non era dell'umore giusto quella sera, ma comunque non aveva potuto farne a meno di presenziare a quell'evento in cui lui e il resto dei ragazzi erano la punta di diamante: i riflettori erano sempre e solo puntati su di loro. Aveva solo ventun anni e un patrimonio alle sue spalle che suo padre si sarebbe sognato anche dopo quarant'anni di lavoro e sacrifici.
Lui cantava, firmava autografi e sorrideva per incassare denaro, e certe volte si chiedeva per quanto ancora tutto quello sarebbe durato, quanto ancora avrebbe dovuto ostentare sorrisi prima di poter rilassarsi e prendersi un po' di pausa. Nell'ultimi tre anni erano stati spremuti come dei limoni e adesso iniziava a risentirne.
Ritornò con lo sguardo al suo bicchiere e sbatté le palpebre lunghe circondate dalle sue lunghe e foltissime ciglia scure che tanto le sue fans veneravano, non capiva cosa ci trovassero in lui di così tanto esilarante.
I ragazzi erano sicuramente in giro per il locale, li aveva persi forse mezz'ora prima, ma non era di certo un problema in quel momento.

«Guarda che s'annacqua.» una voce lo fece rinsavire. Alzò lo sguardo, osservando ogni minimo dettaglio di quella ragazza che aveva appena parlato. Sarà stata alta un metro e settanta, contando i tacchi, aveva una camicetta bianca a mezza manica, scollata fino all'inizio del seno, infilata dentro la gonna nera aderente che le calzava perfettamente. Lo stava guardando con un sopracciglio alzato, sicuramente chiedendosi se il ragazzo fosse già ubriaco con un solo drink. «Dalle mie parti si usa rispondere.» continuò in tono acido notando che il ragazzo non aveva intenzione di aprire bocca.
«Mmh, e di che parte saresti?» domandò con un ghigno malizioso, 'tanto valeva fare conoscenza' si disse il moro 'questa festa è una palla'.
«Strasburgo, Francia. Vedo che qui in Inghilterra siete davvero maleducati come dicono.» alzò un sopracciglio, guardandola preparare cocktail senza rivolgergli lo sguardo. Notava come sorrideva ai clienti, mettendo in mostra due fossette ai lati della bocca che facevano invidia a quelle di Harry.
«Io sono Zayn comunque.» si presentò il moro, dovendo ammettere a se stesso che quella ragazza lo incuriosiva parecchio, per lui era ormai diventato impossibile trovare qualcuno che non gli cadesse ai piedi subito da quando era diventato famoso. Ma quella francesina era stata un'eccezione.
«Genèvieve.»
«Genèvieve» ripeté Zayn ammaliato. «potresti farmi qualcosa di forte?» chiese, mentre la vedeva annuire prendendo la vodka liscia e il necessario per farlo.
«Ed ecco a te un Lilac, è una mia nuova creazione.» appoggiò il cocktail sul banco, difronte a Zayn, orgogliosa del suo miscuglio di alcol che ormai, con i clienti abituali del pub, andava a ruba.
Zayn sorseggiò il drink, spalancando successivamente gli occhi quando si rese conto che era veramente troppo forte.
«Porca puttana!» urlò il moro, ma data la musica alta sembrava davvero quasi un sussurro. Gli bruciava la gola «Lilac? Il lilla è un colore tenue, questo ti distrugge l'esofago.» Genèvieve rise sonoramente guardandolo tossire.
«Eddai. Non fare la femminuccia!» Lo provocò, sperando di toccare il suo orgoglio maschile.
«Non faccio la femminuccia, è impossibile berlo. A momenti prendo fuoco!»
«Certo, come no! Prova a pensare a qualcos'altro mentre lo bevi.» gli disse allora la ragazza.
«Tipo?» domandò, osservando con sguardo di sfida quel cocktail.
«Tipo pensa a me» Genèvieve si abbassò per far sfiorare alle proprie labbra l'orecchio di Zayn. «...nuda.» concluse, lasciandoli un lieve morso al lobo che fece rabbrividire il ragazzo.
'Dio, ma dove sei stata per tutti questi anni?' si ritrovò a pensare il ragazzo, che sorrise furbo guardandola dritto negli occhi.
«E se lo bevo tutto d'un sorso, potrò anche vederti, oltre che pensarti, nuda?» le chiese senza alcun pudore.
«Mmh, può darsi.» non aspettò un secondo di più che si scolò l'alcolico stringendo poi gli occhi per il forte bruciore.
Genèvieve rise e continuò a shakerare l'ennesimo drink da servire al centesimo cliente che si era avvicinato al bancone. Non si aspettava di certo che Zayn Malik potesse essere lì davanti al suo bancone, e soprattutto non si aspettava di vederlo con l'aria afflitta. Lei, successivamente, si piegò appena reggendosi sulle braccia
«Qualcos'altro, superstar?»
«Si, te.» Zayn sorrise soddisfatto della sua risposta.
«Finisco il turno tra mezz'ora.» E con quella frase, la mora non lo degnò più di uno sguardo, troppo impegnata a servire gli altri clienti per far passare il più velocemente possibile quei trenta minuti che, adesso, sembravano interminabili.




 

***





Zayn non si ricordava neppure come ci fossero arrivati al suo appartamento, fatto sta che adesso lui e Genèvieve si trovavano uno appiccicato all'altro sul letto matrimoniale del ragazzo.
Genèvieve chiuse gli occhi, lasciò che le labbra desiderose di Zayn le marchiassero la pelle, la baciassero per quella notte che sarebbe stata l'unica della sua vita. Se le avessero detto qualche ora prima che si sarebbe ritrovata quasi nuda, ansante e con il corpo del ragazzo anglo-pakistano più famoso del mondo spiaccicato sul suo, di certo sarebbe scoppiata in una fragorosa risata. Si guardò attorno lei, mentre le mani fin troppo esperte di Zayn le facevano salire la gonna all'altezza del bacino. Quella stanza fin troppo ordinata, fin troppo nuova ed asettica, quelle lenzuola fin troppo nuove e troppo profumate di vaniglia, anche quella fin troppo stucchevole. Troppo femminile.
«C'è un tocco femminile, in questa stanza.» disse lei lasciandosi sfuggire un gemito.
«Vuoi continuare a parlare di quanto la mia camera sia poco mascolina?» la riprese lui, mentre adesso l'aveva liberata dalla stretta camicetta bianca che le stava comprimendo il petto.
Genèvieve scosse la testa e si morse il labbro quando Zayn le aveva spostato il reggiseno e aveva iniziato a stuzzicarlo, morderlo con i suoi denti. Le sue mani correvano lungo il corpo di quella ragazza così seducente, mentre la sua voglia di sentirla mormorare il suo nome si faceva sempre più spazio nella sua mente e, perchè mentire, anche nei suoi pantaloni.
Gen deglutì appena ed ebbe l'istinto di chiudere le gambe quando le mani del ragazzo presero a carezzarla fin troppo intimamente. Lo guardò divertita e scosse la testa spingendolo appena, per poi scambiare con un abile mossa le posizioni. Zayn completamente sdraiato sul letto e lei tra le sue gambe dove aveva iniziato un estenuante gioco che lo stava facendo impazzire
«Ti odio.»
«Non ci credo.» sussurrò lei con quella sua voce roca e fottutamente seducente capace di farlo rincretinire completamente.
«E fai bene.» mormorò lui di rimando, lasciandosi sfilare i pantaloni. Entrambi, dopo qualche secondo, furono senza indumenti. Solo l'intimo che era diventato un piccolo ostacolo che avrebbero ben presto superato. Zayn si passò la lingua tra le sue labbra sottili e successivamente riprese a lasciarle dei umidi baci lungo il suo corpo, fermandosi sull'orlo delle sue fantasiose mutandine bianche con dei fiorellini color menta. Ridacchiò e la guardò confuso. Lei rise di rimando e si strinse nelle sue spalle
«Beh, mica sapevo che avrei fatto sesso con te.» si giustificò inarcando la schiena improvvisamente, lasciando uscire un tenero gemito strozzato quando le sfiorò con delicatezza la sua parte più intima e più pura che solo due uomini -incluso lui a momenti- avevano avuto l'onore ed il piacere di provare. Zayn sorrise soddisfatto e continuò a sfiorarla fin quando non raggiunse il suo obiettivo; farla fremere così tanto da mormorare il suo nome.
«Smettila.» disse lei con fatica, mentre con forza ed agilità lo aveva attirato a se per le spalle ben impostate e muscolose. Baci pieni di passione, desiderio carnale e di sesso puro. Non c'erano freni inibitori quella notte. Zayn capì che il momento era arrivato quando le mani della ragazza avevano abbassato con forza e velocità i suoi boxer.
«Piano gattina, abbiamo tutta la notte.» le sussurrò all'orecchio, restituendole il favore, mordendole il lobo. Fu un attimo che le scostò l'intimo e i loro corpi si unirono. Il fiato corto, i corpi ansimanti che tremavano per il piacere.




 

***





La mattina dopo Zayn si svegliò che la ragazza già non c'era più. A fatica si tirò in piedi stropicciandosi gli occhi e dirigendosi in cucina per fare colazione. Prima di aprire il frigorifero notò che su quest'ultimo c'era appiccicato un post-it:
 

«C'était incroyable!
O come dite voi “è stato incredibile”.
Non preoccuparti non ti sto per lasciare il solito messaggino con il numero di telefono in modo da aspettare giorni e giorni la tua chiamata, non sono il tipo.
Se vorrai rivedermi (e sai che lo vuoi) sai dove trovarmi.
Baci, Genèvieve.»


 

Il moro, stupito da quel fogliettino, sorrise scuotendo la testa. Infilandosi poi il giacchetto di pelle nera, decise di andare a far colazione fuori. E, guarda caso, il bar scelto era proprio quello dove Genèvieve lavorava.






______________
Okay, prima one-shot che faccio. 
L'ho scritta insieme a questa meraviglia qui, Lilac. Ahaha
Che ve ne pare?
Il banner è merito di Lilac :D

Anyway, passate dal suo profilo e leggete le sue storie. Sono la fine del mondo, parlo seriamente. 
Baci,
Sheeva (da oggi in poi mi firmerò così :D)
  
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