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Autore: ebaxa    05/03/2014    2 recensioni
Questa storia parla di una ragazza ancora innocente, ignara di ciò che è la vita. Incontra il "classico" cattivo ragazzo, ma sta volta è diverso. La storia si svolge durante le vacanze estive, in montagna, in un mondo del tutto lontano dalla sua concezione. Prova nuove esperienze e sentimenti, e piano piano inizia a scoprirne di più su Luca.. Lui non è come si presenta, e Marta cercherà di scoprirlo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I PRIMI CAPITOLI POTREBBERO SEMBRARE NOIOSI MA IN REALTA' LAVORANO SUL SENTIMENTO INTERNO. ANDANDO AVANTI LA STORIA DIVENTERA' PIU "SPINTA" E COINVOLGENTE.

 

DOMENICA 14 AGOSTO
 

E ignara passeggiavo per le strade, con gli occhi che brillavano di speranza e il cuore che batteva forte. Volevo rivederlo. Dovevo rivederlo. Quelle poche parole che ci eravamo scambiati l'anno prima erano state così significative per me che per tutto l'anno non avevo smesso di pensare a Luca, ma il non sapere se sarei riuscita a rivederlo mi toglieva il respiro. D'altronde solo il mese prima era caduto da un dirupo di 20 metri dentro ad un'ape, e non ero del tutto certa che fosse già uscito dall'ospedale. Eppure il mio istinto mi faceva capire che non sarebbe potuto finire tutto così, quegli occhi neri e quelle labbra così carnose e definite ormai erano miei. E così continuavo a camminare attraverso le bancarelle della festa di quel paesino, Sant'Andrea, accompagnata da Lara e Alice, la mia migliore amica e mia sorella minore, nella speranza di incrociare lo sguardo misterioso di quel ragazzo.

 

- Andiamo a prendere i chupa chups, dai Ma!- urlò Lara.

Ero incerta. Non potevo abbassare la guardia, dovevo rimanere vigile per localizzare la preda, ma alla fine cedetti alle preghiere della schizofrenica.
- Andiamo dai..- risposi quasi avvilita.

Non appena giungemmo alle bancarelle mi sembrò di intravedere delle figure familiari. Ma sì, erano Dado e Paolo, gli amici di Luca! Ovviamente possedevo tutte queste informazioni grazie a Facebook, ma poco importava, l'unico obbiettivo adesso era quello di trovarlo. E così con la scusa della "passeggiata" trascinai Lara e Alice in ogni angolo del paese, fino a quando totalmente sconfitta e vuota non decisi di camminare normalmente per osservare le bancarelle.

Ma ad un tratto le stampelle,il cappello,i capelli neri,i denti perfetti, la bocca dipinta,il gesso, il giubbotto di pelle. Lo sguardo era su di me, stava passando. Ci osservavamo, ci studiavamo,ci riconoscevamo. Un secondo, due, tre, era finito tutto. I nostri sguardi si erano incrociati, le nostre anime si erano scelte. Ormai era mio. E lo avevo capito solamente da uno sguardo. Non ci eravamo parlati, ma i nostri occhi avevano detto tutto.  

Finita la festa, tornando a Ladole, il paesino dove passavamo Agosto, non potevo fare a meno di pensare a quel momento. Era entrato dentro di me e sentivo il bisogno di rivederlo. Di lui sapevo poco e nulla, ma l'unica cosa che mi bastava sapere era che abitasse nel paesino accanto al nostro. E con questi pensieri mi addormentai in macchina nell'attesa di tornare a Ladole, a casa.

  
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