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Autore: aoimotion    05/03/2014    5 recensioni
Non sapeva perché, ma quando Ryuko non lo indossava (o, peggio, indossava qualcos’altro) Senketsu era preso da una sorta di gelosia che ben presto degenerava in un vago senso di tristezza, come se la sua vita fosse diventata improvvisamente inutile. Per questa ragione, oltre che per il fatto che in quanto kamui non aveva bisogno di dormire, la notte era il momento che gli piaceva di meno. E lo passava quasi esclusivamente a guardare Ryuko mentre dormiva, invidiando quel maledetto pigiama, suo compagno di sonno. Perché non poteva indossarlo anche in quelle occasioni? Non lo trovava affatto giusto!
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Un dialogo notturno porta a Senketsu una piacevole sorpresa... [Senketsu x Ryuko]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era notte, e la città era immersa nella quiete. Tutti dormivano, tranne Senketsu (che, essendo un kamui, non aveva ragioni per farlo) e Ryuko.
«Grazie, Senketsu» gli stava dicendo Ryuko, con un sorriso. «Se non fosse stato per te non so che fine avrei fatto nell’ultima battaglia.»
Le sue parole lo lusingarono molto, ma Senketsu cercò di non darlo a vedere. «Sciocca, chi dovrebbe guardarti le spalle se non l'indumento che indossi?»
Ryuko rise. «Ah ah, hai ragione! Siamo proprio un bel duo io e te, eh Senketsu?» e poi aggiunse, dopo una breve pausa: «Sono felice di averti incontrato. Dico davvero.»
«Ryuko...» Senketsu rimase interdetto nell’udire quella frase. Non era la prima volta che Ryuko gli esprimeva gratitudine, ma quella notte l'effetto che ebbe su di lui fu decisamente diverso. Si sentì appagato, e un calore diverso dal solito lo avvolse trasmettendogli una strana euforia che non ricordava di aver già provato in altre occasioni.
Ryuko, che fino a quel momento era rimasta seduta sulle coperte del futon, si alzò in piedi e gli si avvicinò. Senketsu si irrigidì quando lei cominciò ad accarezzarlo, preoccupata.
«Accidenti, sei tutto ruvido... deve essere stata una dura battaglia anche per te, vero? Chiederò alla mamma di Mako di darti una bella stirata.»
«N-no, sto bene» balbettò Senketsu, mentre il suo occhio continuava a seguire i movimenti della mano di Ryuko. Una strana sensazione cominciò a farsi largo in lui, una specie di imbarazzo ingiustificato che gli faceva venir voglia di sottrarsi a quel tocco e allo stesso tempo di reclamarne di più. I suoi pensieri divennero un fiume confuso, e Senketsu parlò.
«Ryuko...» mormorò «potresti… indossarmi?»
Ryuko lo fissò con espressione vuota, senza capire. «Eh?»
Quella risposta bastò a farlo rinsavire. Senketsu si maledisse per l’assurda richiesta che le aveva appena fatto. Cosa gli era saltato in mente? Chiederle di punto in bianco di indossarlo, nel cuore della notte, senza alcun valido motivo… si era bevuto il cervello, per caso? Non che un kamui avesse il cervello…
Ryuko lo squadrò con sospetto. «Aspetta, non sarà mica che tu...»
Senketsu ebbe un brivido, temendo il seguito di quella frase, ma i suoi timori si rivelarono infondati quando Ryuko scoppiò a ridere di gusto.
«Hai paura del buio, vero? Ho indovinato?» Ryuko sembrava davvero divertita dalla sua (errata) deduzione e a Senketsu dispiaceva contraddirla, perciò si limitò a rimanere in silenzio, lasciando che credesse ciò che voleva.
«Non parli, eh?» lo canzonò Ryuko, perfettamente convinta della sua idea. «Sono sorpresa però, non pensavo che un kamui potesse avere quel genere di paura...»
Senketsu si sentì in dovere di replicare. «Un kamui può provare più emozioni di quanto immagini, Ryuko» disse, sebbene in quel momento neppure lui sapesse a cosa si stava riferendo. C’era solo una cosa di cui lui era assolutamente convinto, che niente e nessuno avrebbe mai potuto cambiare: il fatto che volesse essere indossato a Ryuko. Non sapeva perché, ma quando Ryuko non lo indossava (o, peggio, indossava qualcos’altro) Senketsu era preso da una sorta di gelosia che ben presto degenerava in un vago senso di tristezza, come se la sua vita fosse diventata improvvisamente inutile. Per questa ragione, oltre che per il fatto che in quanto kamui non aveva bisogno di dormire, la notte era il momento che gli piaceva di meno. E lo passava quasi esclusivamente a guardare Ryuko mentre dormiva, invidiando quel maledetto pigiama, suo compagno di sonno. Perché non poteva indossarlo anche in quelle occasioni? Non lo trovava affatto giusto!
Mentre era immerso in queste riflessioni, improvvisamente si ritrovò stretto nell’abbraccio di Ryuko. Non appena se ne rese conto, un brivido lo percorse da fibra a fibra.
«Ah, sei proprio un idiota!» lo rimproverò Ryuko, bonariamente. «Perché non me l’hai detto prima? Chissà quante notti devi aver passato impaurito.»
«No, veramente…»
Ma ogni protesta cessò quando Ryuko lo depose delicatamente a terra e si tolse il pigiama, rimanendo così nuda di fronte a lui. Quella visione non lo aveva mai turbato, ma quella notte Ryuko gli parve più bella del solito, più… attraente, in un certo senso. Ma in che modo un essere umano poteva risultare attraente a un indumento?
«R-Ryuko!» esclamò Senketsu. «Cosa stai--»
«Non lo vedi da solo? Ti sto indossando.»
Senketsu non sapeva perché, ma si sentiva imbarazzato e felice allo stesso tempo. Quando fu completamente indosso a Ryuko lui fu, senza ombra di dubbio, contento. Semplicemente contento di essere insieme a Ryuko. Sentiva di aver raggiunto un piccolo traguardo, e non poté fare a meno di esprimere la sua allegria.
«È la prima volta che mi indossi per dormire», commentò «devo ammettere che mi fa uno strano effetto.»
Ryuko rise appena. «Già, anche a me sembra così strano… però sai, Senketsu, dovresti essere un po’ più onesto con te stesso. Se hai un problema dimmelo e basta, ok?»
Senketsu capì che Ryuko stava parlando con lui, ma non recepì davvero le sue parole. Era troppo impegnato a gongolare (come uno stupido, lo riconosceva lui stesso) per quell’improvvisa svolta degli eventi. Indossato da Ryuko per dormire… eh eh, non era un po’ come un sogno che si avverava?
«Senketsu?» lo riprese Ryuko, alterata. «Hai sentito quello che ho detto?»
«Eh? Ah, certo» abbozzò Senketsu, distrattamente. «Hai ragione, la prossima volta che voglio essere stirato te lo farò presente--»
«TI SEMBRA CHE ABBIA PARLATO DI STIRATURE?» Urlò Ryuko. «Ah, lasciamo perdere… prima o poi capirò cosa ti passa per quella testa che non hai, mi auguro.»
Senketsu rise appena. «Mah, chi può dirlo?»
«Eh? Cosa vorresti dire?»
Ma Senketsu non rispose più, anche se Ryuko continuava a spronarlo perché le desse una spiegazione. La verità era che non aveva una spiegazione, ma non gli importava; quello che sentiva gli bastava, non aveva bisogno di nient’altro.
«D’accordo, come vuoi» disse infine Ryuko, offesa. «Bada che è la prima e ultima volta che dormo con te addosso, Senketsu!»
Va bene così, Ryuko, pensò Senketsu. Una volta soltanto… è più che sufficiente per me.





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BECAUSE I SHIP THEM. 
Del resto, da una che shippa i pokémon fra di loro che cosa vi aspettate? E, purtroppo, il modo in cui shippo Senketsu e Ryuko è folle e va ben oltre questa cosina fluffosa che avete appena letto (e apprezzato, forse). Prima o poi scriverò di meglio... o peggio, dipende dal punti di vista.
Ja nee~
   
 
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