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Autore: LiveWithoutWarning    05/03/2014    1 recensioni
Alex la guardò allontanarsi lungo la strada. Non ce la faceva, doveva correre da lei, abbracciarla, accarezzarle i lunghi capelli biondi e dirle che sarebbero stati insieme per sempre. Invece si girò e tornò a casa.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Gaskarth, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alex la guardò allontanarsi lungo la strada. Non ce la faceva, doveva correre da lei, abbracciarla, accarezzarle i lunghi capelli biondi e dirle che sarebbero stati insieme per sempre. Invece si girò e tornò a casa.

Kathryn lo guardava con i suoi grandi occhi azzurri. Alex posò dolcemente le labbra su quelle di lei e si lasciò inebriare dal suo profumo.
Si alzò e si diresse in camera. Prese la sua chitarra acustica e tornò da lei. Si sedette sul divano. Lei si accovacciò sul tappeto vicino ai suoi piedi, come una bambina desiderosa di sentire una nuova storia. Lei adorava sentirlo suonare, lui lo sapeva. Cominciò a strimpellare la chitarra. Insieme cantarono per tutta la sera, bevendo qualche birra e ridendo come sue bambini.
 
-Sveglia Katie- le disse Alex, spostandole delicatamente una ciocca di capelli dal viso. –Oggi ti porto in un posto speciale-
Piano piano i suoi occhi si aprirono. Si stirò allungando le braccia e le gambe su tutto il letto e spostando le bianche coperte di velluto. –Dove mi porti, Alex?- gli chiese lei incuriosita.
-Dopo vedrai, mettiti sotto i vestiti un costume da bagno e portati gli occhiali da sole-.
Lei si alzò dal letto e seguì le sue istruzioni. Le lunghe gambe si muovevano veloci per tutta la stanza, correndo dalla camera al bagno. Lui la guardava divertito, seduto sul letto e già pronto per partire.
Una volta vestita entrambi andarono in macchina. –Ora siediti e rilassati, andrà tutto bene. So che gli ultimi tempi sono stati molto difficili per te, ma insieme risolveremo tutto. È una promessa.-
Lei girò lo sguardo. Chiaramente non voleva parlare dei suoi problemi lì, con lui. Alex alzò la radio e sfrecciarono veloci lungo la superstrada.
Accostarono vicino ad una stradina deserta che portava chiaramente al mare. Il rumore delle onde e il profumo del mare si li avvolgevano completamente.
-Questo weekend lo passiamo qui. Devi dimenticarti di tutto quello che hai passato- le disse Alex.
Lei annuì e si avviarono lungo la stradina. Poco prima di arrivare si sentivano già le urla di altre persone che avevano deciso di passare il sabato al mare.
Katie si tolse le All-Stars e lasciò che la sabbia le passasse tra le dita. Era un posto bellissimo, pieno di ragazzi che giocavano a beach volley o ridevano o facevano il bagno. Prima che Alex potesse dirle qualcosa, Katie si sfilò i jeans e la maglietta e con il suo costume azzurro si buttò in mare. Alex sorrise, lanciò sulla sabbia i suoi vestiti e i borsoni che aveva preparato per il viaggio e la seguì in acqua.
Passarono tutto il pomeriggio nel mare, a schizzarsi e ridere e baciarsi tra le onde. Alex pensò che non l’aveva mai vista così radiosa dopo l’incidente. E lui era felice. Felice che lei fosse felice e felice di essere lì.
Uscirono dall’acqua con i crampi allo stomaco per la fame. Si rivestirono e diressero verso il centro della piccola cittadina. Si fermarono in un piccolo ristorantino e mangiarono italiano. Lei era raggiante. Finalmente felice.
Passarono il resto della giornata a camminare mano nella mano per il paesino.
Ormai si stava facendo sera e i due andarono in un albergo lì vicino. Era quasi pieno, ma fortunatamente trovarono una stanza per due. Era piccola ma accogliente. Al centro c’era un piccolo letto a baldacchino verde e vicino un divanetto su cui erano posate delle brioches e una bottiglietta d’acqua.
Erano esausti dopo la mattinata al mare, ma Alex voleva portarla fuori. Lei cercò di obbiettare ma lui era irremovibile.
Andarono in un bar e ordinarono qualcosa da bere. Parlarono tanto di loro e di come lei fosse convinta che il posto dove viveva non fosse il suo posto. Di come si sentisse soffocare lì. Voleva andare via e ricominciare a vivere da un’altra parte. Alex non era della stessa idea, però non la contradisse. Il discorso era abbastanza pesante e perciò lui continuò ad ordinare alcolici. A fine serata era ubriaco. Mentre lei gli stava chiedendo se si sentisse bene Alex si alzò, andò dalla cameriera e la baciò. La donna sulla quarantina che lavorava lì lo respinse bruscamente e chiese a Katie di portarlo via.
Katie lo riportò in albergo furiosa. Cominciò ad urlargli e a piangere e a strillare. Lui non capiva bene ciò che diceva per via dell’alcol. Si era lasciato cadere sul letto e non l’ascoltava nemmeno. Lei presa dalla rabbia gli lanciò un cuscino addosso e si chiuse in bagno a piangere. Quando lo sentì russare uscì e si sistemò sul divanetto per la notte.
La mattina dopo si svegliò con gli occhi gonfi e arrossati. Alex dormiva ancora e sbavava sul cuscino verde.
Quando lui aprì gli occhi lei si era già vestita e sistemata. Si era truccata e messa a posto i capelli.
Alex ci mise un po’ per capire dove si trovava e cosa avevano fatto la sera prima. “Cazzo” pensò appena i ricordi affiorarono. “Sono un coglione.”
-Aspettami per favore- le disse. Lei si mise sul divanetto senza dire una parola e senza guardarlo in faccia. Alex si vestì di corsa e andarono a fare colazione in un bar. Presero due uova con un po’ di pancetta. Lui vomitava fiumi di scuse, ma lei non lo degnava nemmeno di una sguardo.
Alex era sconvolto, gli veniva da piangere ed urlare, ma sapeva che era meglio smettere solamente di parlare e continuare a mangiare.
Finita la colazione si diressero in silenzio verso l’auto. Lui sapeva che non era la prima volta che la deludeva, ma sperava si sarebbe risolto tutto.
Arrivati a casa lei prese le sue cose e se ne andò, ma stavolta per sempre, per ricominciare a vivere in un posto che sentisse suo e lontano da tutto ciò che la faceva stare male.
Alex la guardò allontanarsi lungo la strada. Non ce la faceva, doveva correre da lei, abbracciarla, accarezzarle i lunghi capelli biondi e dirle che sarebbero stati insieme per sempre. Invece si girò e tornò a casa.
 
 
 

  
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