Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: Liya_Sazza    06/03/2014    1 recensioni
Niall Horan ha in mente solo il suo lavoro, essere in una band è sempre stato il suo sogno. Alison Evans cerca di organizzare ogni istante della sua vita, troppo grande per una persona così piccola.
Le loro vite s'incontrano e dal quel momento sarà difficile separarle, si presenta l'occasione per annullare la distanza ma un incidente farà iniziare la storia in un altro modo.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Alison Evans è il mio nome. Ve lo dico fin da subito; sono la tipica ragazza a cui non presteresti attenzioni o perlomeno una che preferisce il silenzio alle parole inutili e che bada bene alle persone a cui legarsi socialmente ed emotivamente. Porto con orgoglio i miei sedici anni, senza rimorsi né rimpianti, senza troppe aspirazioni e illusioni per il futuro, in quanto vivendo in un paesino isolato e “spento” di per sé nella sua vitalità, i miei sogni si sono dovuti adeguare di conseguenza ..anche perché non credo molto nei colpi di fortuna, non avendone mai incontrato uno.
Se c'è una cosa a cui tengo particolarmente è la mia istruzione, pur non definendomi una cervellona, cerco sempre di essere la migliore in qualsiasi materia; anche se devo ammettere che non è sempre facile poiché ogni anno diventa sempre più impegnativo e la pressione dell'esame ormai comincia a farsi sentire e mia mamma, alla quale voglio un sacco di bene, non perde mai occasione di ricordamelo. Se qualcuno entra nella mia classe la definisce una gabbia di matti, ognuno si fa i fattacci propri, esistono loro e loro soltanto. Siamo una classe abbastanza ridotta, dodici per la precisione, e su queste dodici c'è solo una persona di cui mi fido davvero: il suo nome è Sharon, credo che sia più simile ad una sorella che un'amica. Conosce ogni mio singolo difetto e sogno; data la mia testardaggine lei è l'unica che riesce a farmi cambiare idea e a ragionare su quello che realmente voglio fare.
Dicono che l'adolescenza sia il periodo più bello della tua vita, appunto dicono. La mia non è affatto semplice: da un lato ci sono i compagni e dall'altro i miei genitori. A scuola sono considerata la secchiona di turno, quella da cui copiare, quella da sfottere per ogni cosa che dice, quella che possono prendere e sbattere contro gli armadietti se suggerisce sbagliato o ad una richiesta d'aiuto alza il dito medio. La gente è brava solo a criticare in questo secolo, sembrano nati solo per far quello. Si sa in ogni scuola ci sono i bulletti, nella mia scuola, e purtroppo anche classe, prendono il nome di Davide e Vittoria; io li chiamo semplicemente cazzoni, nella scuola sono considerati idoli, persone da imitare perchè gente come loro è considerata tosta. Ma gli idoli non sono loro, sono persone che ti fanno cambiare il modo di guardare il mondo, persone senza le quali, non saremo quelli che siamo ora. I miei idoli mi hanno salvato la vita, l'hanno resa migliore.

Per il mio compleanno mia mamma mi ha voluto portare a Sanremo; un po' per stare tranquille noi due e un po' per scappare dall'aria soffocante che girava attorno a casa. Volevamo scappare, scappare da tutto quello che circondava e non essere puntate come “la separata” e “la figlia della separata”, perchè nel nostro paese, quello che considero casa mia, un rifugio, io ero considerata un estranea in quanto nessuno dei miei genitori era originario di li. Ero a Sanremo per stare in pace con me stessa, per trovare un unico motivo, uno solo per cercare di andare avanti, per continuare ad indossare la maschera che portavo in viso da troppo tempo, quando avevo solo bisogno che qualcuno leggesse i miei messaggi di aiuto che traspiravo dagli occhi, nessuno fino ad ora era arrivato ad aiutarmi. Non dovrei pensare a tutto questo mentre cammino per strada, per di più affollata di turisti, perchè si sa le storie più belle, più semplici, iniziano sempre con una ragazza col culo per terra e il suo bel principe azzurro che le tende la mano per aiutarla ad alzarsi.
Io: mammina che botta.
X: sorry.
Come non detto, culo a terra e una mano tesa pronta ad aiutami ad alzare, ma io non sono una principessa e lui di certo non sarà il mio principe. Alzo lo sguardo per dare un volto alla mano tesa davanti a me e l'afferro diventando un pomodoro e subito dopo bianca cadavere, rendendomi conto che davanti a me avevo i one direction al completo.
Niall: stai bene? Stai diventando sempre più pallida.
Io: io...no, cioè si. Non saprei sinceramente.
Ali calma, respiri profondi. Non farti riconoscere anche qui. Contegno.
Niall: ragazzi non è che dovremmo portarla al pronto soccorso? Magari ha sbattuto la testa e non me ne sono accorto.
Io: no sto bene, tranquilli devo andare, c'è mia mamma che mi aspetta, io...bè...ciao.
Li saluto e me ne vado. Non mi sono mai trovata così tanto in imbarazzo in tutta la mia vita. Ho bisogno di sedermi ho bisogno di aria, devo ritornare a respirare normalmente, ma vengo interrotta da una mano sulla spalla che mi provoca un accidente e mi fa saltare sul posto.
Niall: scusa non volevo spaventarti, sei scappata via senza che nemmeno mi scusassi.
Io: tranquillo, bè io devo sempre andare, mi dispiace.
Faccio per andarmene ma lui mi blocca la mano.
Niall: ma tu scappi sempre quando uno ti vuole invitare ad uscire?
Io:non mi conosci nemmeno.
Niall: ma tu conosci noi, ti aspettiamo sta sera all'Ariston, all'entrata chiedi di Paul ti porterà da noi.
Senza aggiungere altro se ne va, lasciandomi li su quella panchina, un po' disorientata ma non troppo in quanto mi scappa uno sguardo al suo sedere.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Liya_Sazza