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Autore: Lukeyhugsme    06/03/2014    5 recensioni
Rachel Morrison, una comune sedicenne che ha appena cambiato scuola.
Come tutte le altre ragazze della sua età è attratta dalle cose 'nuove', comprese quelle pericolose.
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"Racky" disse piantando quegli occhi verde smeraldo nei miei.
"dimmi" risposi
"che stai guardando?" chiese dolcemente
"nulla" dissi per poi distogliere lo sguardo
"non guardarli" disse assumendo un tono serio
"chi?"
"lo sai benissimo a chi mi riferivo" rispose
"mh no" mentii
"a quei ragazzi che stavi fissando prima" disse rimanendo serio
"non stavo fissando proprio nessuno"
"davvero Racky, lo dico per te"
"per me?" dissi quasi ridendo
"si per te. In questa scuola puoi fare di tutto, ma una proprio no."
"ovvero?" chiesi
"non avvicinarti a quei quattro ragazzi."
"perché pensi che siano più belli di te?" chiesi scherzando
"no, perché sono pericolosi." disse restando terribilmente serio
"che intendi con pericolosi?"
"non sono affidabili, ti prego Racky, promettimi che non ti avvicinerai a loro" disse per poi prendermi la mano.
Sbuffai per poi annuire "va bene ricciolino, non farò nulla"
"brava" disse sorridendomi per poi aggiungere "e comunque non sono più belli di me, e non chiamarmi ricciolino!"
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Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO.

odio le presentazioni, non mi piace parlare di me, ma questa volta è diverso, voglio raccontarvi la mia storia, e beh per iniziare, mi chiamo Rachel, Rachel Morrison.
Ho 16 anni e vivo in Australia.
Che dire, amo Sydney io e la mia famiglia viviamo qui da sempre, a proposito della mia famiglia, non sono figlia unica, purtroppo.
Ho un gemello, si chiama Niall, è alto, biondo e ha gli occhi blu, già, il tipico principe azzurro, trascurando il carattere, il quale non gli assomiglia per niente. È un vero rompiscatole, o almeno con me lo è, andiamo in due college diversi l'ho imposto io a mia madre, non lo sopporterei anche a scuola, mi basta e avanza a casa.
Beh che altro devo dire, ho tanti amici, ma uno in particolare, si chiama Harry o come lo chiamo io Haz, è il mio migliore amico, farei di tutto per lui, gli voglio un bene dell'anima, lui c'è sempre stato per me, mi ha sempre aiutato e sostenuto anche nei momenti peggiori della mia vita, la mia migliore amica si chiama Sam, la adoro, la conosco da troppo tempo ormai, non saprei nemmeno come definirla, so solo che il tempo trascorso con lei non sarà mai abbastanza.
Che altro devo dire? credo di aver finito, quindi buon proseguimento.


-CHAPTER ONE.

Primo giorno di scuola, nuovo liceo, vecchi amici.
Già, ho cambiato liceo, in quello precedente non si faceva niente, non che io avessi chissà quanta voglia di studiare, ma li ti scocciavi perfino di alzarti presto la mattina per poi dover solo perdere tempo.
Così ho deciso di cambiare scuola.
Non solo scuola. Per agevolare il tutto, abbiamo cambiato anche casa, non abbiamo avuto troppi problemi dato che ci siamo solo spostati di qualche isolato, ma almeno la mattina eviterò di fare tardi dato che è più vicino.
Oggi è il mio primo giorno, e come sempre, sono in ansia, anche se nella scuola in cui andrò conosco già qualcuno, per fortuna.
Sono le otto meno un quarto, Harry dovrebbe essere qui a momenti, si è offerto di accompagnarmi con la macchina, beh più che un offerta, era un obbligo.

-Scendi sono giù- ricevuto.
-Arrivo. xx- inviato.

Presi velocemente la borsa e le chiavi, per poi chiudere la porta e scendere.
Trovai un auto nera parcheggiata poco distante e un ragazzo riccioluto con degli occhiali da sole appoggiato ad essa.
"Che fai promuovi auto usate?" chiesi guardando la posa in cui era
"Così simpatica anche di prima mattina?" rispose
"Sempre, non lo sapevi?" dissi sorridendo
"Buongiorno anche a te miss modestina" disse per poi stringermi in un abbraccio
"Giorno Haz" dissi per poi schioccargli un bacio al centro della guancia
"Andiamo o faremo tardi dai" disse facendomi segno di entrare.
Salimmo in macchina e partimmo senza perdere tempo, in circa cinque minuti arrivammo.
Varcammo il cancello grigio che ci divideva da quell'edificio bianco, okay devo ammettere che ora l'ansia si faceva sentire.
"È tutto okay Racky?" chiese guardandomi
"Sisi, tranquillo" dissi sorridendogli
"Bene, allora andiamo in segreteria, così prendiamo i tuoi orari scolastici"
"Okay" dissi per poi seguirlo.
Quella scuola era enorme, se non ci fosse stato Harry di sicuro mi sarei persa.
Arrivammo fuori alla segreteria dove c'era una fila lunghissima
"Odio il primo giorno di scuola" confessò esausto il riccio per poi aggiungere "ci stanno tutte queste matricole che fanno perdere tempo" disse guardandosi intorno
"Lasciali stare, al primo anno eri anche tu così" dissi rimproverandolo
"Io almeno avevo fascino" disse facendomi l'occhiolino.
Risi leggermente per quell'affermazione per poi iniziare a guardarmi intorno, c'erano tutte pareti colorate, quel posto metteva abbastanza allegria, ma la mia attenzione fu catturata da quattro ragazzi appoggiati al muretto delle scale, non so precisamente cosa stessero facendo, ma quando Harry notò che li stavo guardando mi richiamò.
"Racky" disse piantando quegli occhi verde smeraldo nei miei.
"dimmi" risposi
"che stai guardando?" chiese dolcemente
"nulla" dissi per poi distogliere lo sguardo
"non guardarli" disse assumendo un tono serio
"chi?"
"sai benissimo a chi mi riferivo"
"mh no" mentii
"a quei ragazzi che stavi fissando prima" disse rimanendo serio
"non stavo fissando proprio nessuno" risposi mentendo
"davvero Racky, lo dico per te"
"per me?" dissi quasi ridendo
"si per te. In questa scuola puoi fare di tutto, ma una cosa non devi farla."
"ovvero?" chiesi
"non avvicinarti a quei quattro ragazzi."
"perché pensi che siano più belli di te?" chiesi scherzando
"no, perché sono pericolosi." disse restando terribilmente serio
"che intendi con pericolosi?"
"non sono affidabili, ti prego Racky, promettimi che non ti avvicinerai a loro" disse per poi prendermi la mano.
Sbuffai per poi annuire "va bene ricciolino, non farò nulla"
"Brava" disse sorridendomi per poi aggiungere "e comunque non sono più belli di me, e non chiamarmi ricciolino!"
Scoppiai a ridere notando il finto broncio che mise su.
Dopo poco riuscimmo a recuperare il mio orario scolastico e notammo di avere la prima ora in comune.
"Perfetto, così non dovrò lasciarti sola" disse per poi farmi segno di seguirlo.
Passammo davanti a quel gruppo di ragazzi da 'evitare' e notai che uno di quelli mi stava fissando, il biondino riccioluto, spostai immediatamente lo sguardo e sorrisi a Harry che -per fortuna- non si era accorto di nulla.
Entrammo nella classe di matematica ed occupammo i posti in terza fila.
"Buongiorno" disse una professoressa di mezza età per poi guardarmi "tu devi essere quella nuova" e sorridermi
"Si, sono io"
"Come ti chiami?" chiese gentilmente
"Rachel Morrison"
Appena finii di pronunciare il mio nome la porta si spalancò, mostrando due ragazzi che probabilmente avevano fatto tardi.
"Hood, Hemmings, in ritardo anche il primo giorno di scuola?" chiese la donna
"Così sembra" rispose il biondo col cappello.
"Se vuole c'è ne andiamo" disse il moro
"Sedetevi" disse esausta per poi tornare a guardarmi "bene Rachel, tu conosci già qualcuno qui?"
"beh si, Harry" dissi guardandolo per poi sorridere.
"bene, quindi non penso che sarà un problema inserirti" disse per poi sorridermi e aggiungere "ah e cerca di seguire, per qualsiasi cosa chiedi pure"
Il primo giorno passò così, era stato leggero, tutti carini con me, ma non c'è l'avrei fatta a stare un ulteriore ora li.
Così come all'andata Harry mi accompagnò anche al ritorno, mi lasciò fuori al viale di casa per poi darmi un bacio sulla guancia aggiungendo "a domani Racky"
Lo salutai, "a domani Haz" per poi dirigermi verso la porta di casa, infilai le chiavi ed entrai.
Buttai la borsa per terra e lasciai le chiavi sul mobile, per poi fiondarmi in cucina sentendo un odore che di invitante aveva ben poco.
"Hei Niall" dissi notando mio fratello intento a cucinare un piatto di pasta
"Racky! Eccoti finalmente, fai una cosa buona, cucina tu" disse salutandomi
"Si, ciao anche a te, si, è andato bene il primo giorno di scuola mi fa piacere che tu me l'abbia chiesto" dissi sarcastica avvicinandomi ai fornelli
"era quello che stavo per chiederti" disse sforzandosi di non ridere
"si ti credo proprio" dissi dandogli uno scappellotto dietro alla testa
"Hei mica è colpa mia se mamma è andata a lavoro e ha lasciato me ai fornelli, non potevo pensare a nient'altro" disse in sua difesa
"Potevi aspettarmi, hai bruciato quasi tutta la pasta" dissi rimproverandolo
"La prossima volta perdi meno tempo con quel tuo amichetto e ti sbrighi a tornare a casa"
"Harry non c'entra niente, anzi mi ha dato un passaggio con la macchina!" risposi prontamente
"beh comunque ormai la pasta è andata, faccio due panini"
"va bene" sbuffai.
Dopo poco mangiammo, sparecchiammo e misi tutto in ordine, mentre Niall andò in salotto a giocare alla play station, cosa che faceva ormai quotidianamente dopo mangiato.
Finii di mettere a posto e andai a sedermi sul divano accanto a lui.
"Mamma ti ha detto qualcosa prima di scendere?" chiesi
"no,non mi sembra" rispose
"Hm, vabbe allora io vado a fare i compiti" dissi per poi alzarmi
"ah si, stasera andiamo a cena dai vicini, ci hanno invitati" mi rispose ricordandosi
"ah, okay. Tu non dovresti studiare?"
"Tu non stavi andando?" disse gentilmente per liquidarmi.
Sbuffai e andai in camera mia, presi il quaderno con gli appunti di matematica e iniziai a leggerli.
Sarà stata la stanchezza, o stesso la matematica, ma presi sonno e mi addormentai.
Furono le carezze di mia madre a svegliarmi.
"Tesoro, tesoro sveglia" disse dolcemente
"mmmh, mamma" dissi aprendo leggermente gli occhi aggiungendo "s-stavo studiando, perché sei entrata?"
"Stavi studiando? Hai preso sonno più di un ora fa" rise leggermente per poi aggiungere "dai preparati che tra un po dobbiamo andare dai vicini" e uscì dalla camera.
Questa cena di 'benvenuto' non ci voleva proprio, non stasera, sentivo una stanchezza sugli occhi assurda, mi si chiudevano da soli.
Così mi alzai e mi diressi in bagno, mi sciacquai gli occhi per farli aprire almeno, e mi feci una doccia veloce, dopodiché presi un jeans chiaro, una maglia bianca e rossa con una felpa sopra, mi misi un po di eye-liner e mascara ed ero pronta.
Andai di la dove trovai mia madre con delle buste in mano e mio fratello che si aggiustava la maglia.
"siete pronti?" ci chiese
"io si" risposi
"anch'io.. mamma dai a me queste" disse Niall per poi togliergli da mano le buste.
"perfetto andiamo."
Chiudemmo la porta e andammo alla casa affianco, bussammo e ci aprì una donna, che poteva avere su per giù l'età di mia madre, questa si presentò, così come il marito, e poi chiamarono il figlio, che arrivò dalla stanza accanto.
Quel ragazzo aveva un viso familiare, l'avevo già visto da qualche parte.
"Io sono Ashton" disse tendendomi una mano.
La afferrai e "Rachel" mi sorrise e d'istinto ricambiai.
Quel sorriso, quelle fossette.
Ecco perchè mi era familiare, l'avevo visto oggi, a scuola.
Uno dei ragazzi che erano appoggiati al muretto.
Harry mi aveva detto di stare alla larga da lui e quegli altri tre.
Quindi teoricamente avevo già infranto la promessa fatta ad Harry, iniziamo bene.


#hooola. okay, premesso che questa è la prima FanFiction che pubblico su questo sito, sono abbastanza nervosa, penso che non sia niente di che, ma spero basti a invogliarvi a continuare a leggere AHAHAHAH.
Se riuscite a lasciare due paroline.. un commentino, mi farebbe davvero piacere (:
A presto! E grazie per aver letto <3
  
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