VOGLIO QUEL BACIO, NE HO BISOGNO.
Alcuni dicono che "l'amicizia tra maschio e femmina non può esistere e che
alla fine uno dei due si innamora dell'altro". Molti di questi l'hanno provato
per esperienza, altri lo pensano ma non l'hanno mai appurato, altri ancora
invece si uniscono alla massa e la utilizzano come frase fatta.
La cosa di cui però sono certa è che con te mi sentivo viva, come se tutto
fosse stato predisposto per essere perfetto, come se tutto il mondo fosse
schierato dalla mia parte nella lotta contro la solitudine. Con te neanche
pensavo al fatto di essere sola. Non mi sentivo sola. Non mi lasciavi sola.
Amavo profondamente passare del tempo con te e tu ogni qualvolta potevi facevi
di tutto per starmi vicino, come per esempio quella volta che avevo la febbre e
sei venuto a piedi fino a casa mia, anche se non avevi a disposizione l'auto
dei tuoi genitori e anche se continuava a piovere incessantemente da tutto il
giorno.
«Ehi Sammy come va?» stavo cercando di prendere sonno quando sentì la voce
roca del mio migliore amico. Gli sorrisi debolmente, lui ricambiando e si
sdraiò accanto a me. A causa della febbre alta le mie forze erano calate
drasticamente, anche fare un semplice sorriso mi toglieva energie. Lui capì la
situazione e dopo essersi messo al mio fianco mi baciò la fronte e comincio a
canticchiare un motivetto molto rilassante ma che sconoscevo.
«Come mai sei venuto?» gli riuscì a chiedere dopo qualche minuto.
«Non potevo non farti compagnia viste le tue condizioni, sicuramente ti sei
annoiata tantissimo in mia assenza» feci uno sguardo strano sentendo le sue
parole. Si, era un ragazzo molto premuroso, mi voleva tanto bene ecc, ma non
avrebbe mai lasciato soli i suoi amici il sabato sera per stare con me, anche
se fuori diluviava. Nonostante fossi la sua migliore amica, il sabato era sacro
e lo passava sempre con la sua scalmanata combriccola.
Quindi continuai a guardarlo e alla fine si decise a dire la verità.
«Ok mi hai scoperto, tutti erano impegnati. Liam doveva studiare perché domani
ha un esame importante, Harry e Louis non sono ancora tornati dal campeggio e
Niall doveva rimanere a casa per festeggiare il compleanno di suo nipote»
«In pratica sono la tua seconda scelta, il tuo rimpiazzo» gli risposi dandogli
una gomitata scherzosa al fianco.
«No tesoro, non dire così tu sei la mia carotina» mi strinse tra le sue
braccia e continuò a chiamarmi carotina, sapeva che ero infastidita da questo
nomignolo ma lui amava farmi arrabbiare.
«Zayn sai che odio questo nomignolo, finiscila»detto questo mi voltai
dall'altro lato per addormentarmi.
«Sei bellissima quando ti arrabbi» continuò lui per prendermi in giro.
«Ti odio» riuscì a dire prima di crollare tra le braccia di Morfeo, ma sentì
lo stesso, dopo qualche minuto, due parole che mi fecero capire che qualcosa
stava cambiando. Tra me e lui. Tra Sam e Zayn. Tra amica e amico.
"Io invece ti amo"
Eravamo più uniti di due calamite di segno opposto. Continuavamo
inconsapevolmente a far credere alla gente di essere qualcosa di più, quando io
vedevo nella sua figura solo la mia ancora di salvezza, il mio migliore amico.
Alla fine però anche solo una semplice passeggiata al parco poteva sembrare
altro.
Camminavamo mano nella mano per il grande parco, che avevano inaugurato
giusto il mese scorso. Tutti si voltavano nella nostra direzione e compiaciuti
ci sorridevano. Sicuramente pensavano fossimo fidanzati, cosa non nuova per
noi. Ma eravamo solo amici e la gente non capiva come potesse esserci un unione
così forte, che non si avvicinasse però all'amore tra due fidanzati.
«Hai visto come ci guarda quella signora»sussurrai all'orecchio di Zayn,
quando finalmente ci sedemmo su una delle panchina disposte lungo il sentiero.
«Shhh, si sta avvicinando chissà cosa avrà da dirci» incomincio a ridere sotto
i baffi lui.
«Oh ragazzi, come siete carini, mi ricordate tanto me e mio marito da giovani»
«Signora, mi scus...» non ebbi il tempo di controbattere che una voce maschile
sovrastò la mia.
«Grazie mille signora» era stato proprio Zayn a parlare, e invece di smentire
ringraziò la donna che subito dopo andò via.
«Perché non gli hai detto la verità?»
«E cioè?» chiese lui facendo finta di niente.
«Che non stiamo insieme, che siamo solo amici» gli risposi ovvia.
«Non me l'ha chiesto» disse semplicemente e subito dopo si alzo e si avviò
verso un chioschetto per comprare due gelati.
Non parlò più, anche se mi offrì il gelato e continuammo a passeggiare, non mi
rivolse più la parola. Non capivo perché si comportava così, non pensavo di
averlo offeso, alla fine non avevo detto niente di male.
Dopo altri due passi mi fermai, Zayn si voltò e incominciò a scrutarmi per
riuscire a capire le mie intenzioni.
«Cosa ho detto di male? Perché non parli più?» non mi rispose, continuava a
guardarmi senza proferire parola.
«Cos'è ti hanno mangiato la lingua? Dai parla! Ho fatto involontariamente
qualcosa di sbagliato?» continuava a non rispondere, ma almeno questa volta
mosse qualche passo verso di me.
«Ti prego! Non mi fare urlare davanti a tutti, cosa ho fatto?»
«Non hai fatto nulla, questo è il problema» incominciò a dire lui a pochi
centimetri di distanza da me.
«C-come?» continuavo a sbattere velocemente le ciglia, incredula. Si avvicinò
ancora di più a me, appoggiò una mano sul mio fianco mentre con l'altra
accarezzava i miei ricci.
Sembrava volesse baciarmi. Anzi voleva baciarmi. Il mio cuore incominciò a
palpitare e contemporaneamente milioni di farfalle incominciarono a popolare il
mio stomaco. Questo forse era il segno che quel bacio lo volevo anch'io, ma
allora perché quando le sue labbra stavano per sfiorare le miei incominciai a
correre lontano da lui? Paura, ecco perché. Avevo paura.
Alcuni dicono che "l'amicizia tra maschio e femmina non può esistere e che
alla fine uno dei due si innamora dell'altro".
Zayn era "l'uno dei due" e io ero "l'altra".
Ma adesso a distanza di tempo, mentre lo guardo baciarsi con la sua fidanzata,
mentre lo vedo felice con qualcuna che non sono io e mentre mi accorgo che non
sono più la sua migliore amica, capisco che sono stata una stupida a scappare.
Ora lui è "l'altro" e io invece sono la codarda che non ha saputo reggere la
situazione.
Ora io vedo in lui ciò che lui vedeva in me. Un amore non ricambiato,
destinato a morire nel profondo del cuore.
Volevo quel bacio, ne avevo bisogno.
Voglio quel bacio, ne ho bisogno.
Salve a tutti :) Questa è la prima OS che scrivo, non so neanche se l'ho fatto nel modo corretto. Per scriverla mi sono ispirata principalmente alla mia vita, ciò che ho scritto, infatti, è un pò il mio desiderio di tornare indietro e non aver paura, ripercorrere di nuovo quell'amicizia senza però scappare. Adesso, come la protagonista, desidero aver dato quel bacio più di ogni altra cosa al mondo. Sicuramente anche qualcuno di voi avrà vissuto questa stessa situazione e se è così vorrei tanto sapere come l'avete affrontata, perchè io ancora ci spero in un ritorno al passato, e voi??
-Baci e Abbracci....OneSoul xx