"Se potessi tornare
indietro...Se potessi tornare indietro...Quante volte mi sono ripetuta questa
frase...Come una sciocca, come se potesse esorcizzare il presente che sto
vivendo, come se potesse proteggermi dalla creatura che devo chiamare
fratello.....
Non so...Non so perchè non ho obbedito...Me lo sono chiesto tante volte in
questi ultimi anni...Ero una bimbetta, una ragazzina che nonostante
tutto,stringeva al petto la sua bambolina preferita per addormentarsi...Mi è
mancato il coraggio...Tutte quelle botte non sono riuscite ad instillarmi
abbastanza cattiveria.
Gli occhi di mio padre...Gli occhi neri del Kazekaghe....Li sento fissi su di
me...Mi scrutano...Pendono sulla mia testolina come una spada...Non trasmettono
la minima emozione....
Non ho il coraggio di alzare la testa...Mentre Kankuro mi stringe convulsamente
il braccio non riesco a controllare i muscoli del collo, mi sento come se
avessi due blocchi di granito al posto delle spalle.
La riunione del Gran Consiglio dura poco...La decisione era scontata fin
dall'inizio...Gaara è diventato incontrollabile...Una peste per il
preziosissimo villaggio della sabbia....Deve morire.
Non riesco a credere alle mie orecchie!! Dopo che l'hanno trattato come una
cavia da laboratorio vogliono ucciderlo? Sono stati loro ha trasformarlo in un
mostro..Era una creatura come le altre quando è nato....Almeno credo... Ricordo
di aver assistito alla sua nascita e di aver anche vomitato sul pavimento.
Stringo i pugni e mi mordo la lingua per impedirmi di parlare..Ho solo nove
anni e per di più sono una donna, se parlassi senza essere interrogata mi
massacrerebbero di botte.
-Temari....-
La voce del padrone...Annuisco lentamente, senza staccare gli occhi dal
pavimento, come vuole l'etichetta.
-Dovrai pensarci tu.-
Sgrano gli occhi per la sorpresa mentre accanto a me Kankuro inizia tremare
come una foglia... Vogliono che uccida mio fratello...Vogliono che uccida un
bambino di sei anni, avvelenato da un demone che loro hanno infilato a forza
nel suo corpo....Vogliono che metta fine a quell'abominia che ha nome Gaara...
-No...-
Un silenzio irreale piomba nella sala del trono...Kankuro mi guarda come se
fossi impazzita..Forse lo sono, non lo so...Ma per la prima volta nella mia
vita il mio cervello atrofizzato ha partorito un idea e voglio sostenerla.
Alzo lentamente gli occhi...I sandali neri, la veste bianca, la fascia che gli
copre il volto...Poi un ceffone mi sbatte con violenza contro mio fratello...La
testa mi gira mentre il Kazekaghe sibila:
-Abbassa lo sguardo insolente..-
Qualcosa di caldo e vischioso mi scende lungo una narice fino alle
labbra..Neanche il tempo di capire che cos'è che quell'uomo mi afferra per il
cappuccio della maglietta e mi sbatte per terra....Poi pugni, calci,
insulti.....Ho osato disubbidirgli difronte ai vecchi del consiglio devo essere
punita.
-LO FACCIO!!-
Non so quanto tempo è durata...Cinque minuti...Un ora...So solo che per un
attimo ho creduto di morire...Perdonami mamma, devo farlo ....
Qualcuno mi infila in mano una boccietta trasparente,è un veleno potentissimo,
devo trovare il modo di farglielo bere.
-Morirà senza accorgersene bambina.-
L'ho trovato....E' solo, come sempre del resto...E' seduto su una vecchia altalena,
stretto allo stesso peluches che abbracciavo io la notte in cui è
nato....Osservo le sue manine paffute, le stesse manine che potrebbero farmi a
pezzi se solo sapesse perchè sono venuta.
Ho mischiato il veleno ad un succo di frutta....Si fida di me..Lo berrà senza
sospettare nulla. Prego solo che non soffra...Nonostante tutto è ancora il
bambino della mamma.
-Che vuoi Temari?-
Che..Che succede? Basta solo il suo sguardo per intimorirmi? Maledizione.. Non
riesco a muovermi!!! Sono appiccicata al tronco dell'albero.Vorrei entrarci
dentro, sparire nel nulla. I miei piedi sembrano incollati al suolo, non riesco
a sollevarli!! MALEDIZIONE; QUALCUNO MI SPIEGA COME FUNZIONA IL MIO CORPO? Per
quale ragione ogni volta che ho paura mi blocco.
Si alza, viene verso di me e nella mia testa già risuona la marcia
funebre..Mammina ti prego fa che sia una cosa rapida!! Si ferma difronte a
me...E' piccolo per la sua età....Alza una mano e le mie ginocchia iniziano a
tremare.
-Ti fa male?-con le dita sfiora più volte i lividi lasciati dal kazekaghe....
-Tanto.-
-Chi te li ha fatti?-
-Non lo immagini?-
Fissa il bicchiere stretto nelle mie dita e sorride-Yashamaru ha fallito perchè
ha cercato lo scontro fisico vero?-dice alzando una mano- Per uccidermi occore
qualcosa che agisca da dentro allora...-
Prima che le dita di Gaara sfiorino il bicchiere,rovescio il succo avvelenato
con un gesto brusco del polso. Gaara mi guarda stupefatto mentre il liquido
giallastro si insinua nelle fenditure del terreno, e fra i pochi fili d'erba.
-Perchè?-
-Non lo so.-
-Sarebbe stata una buona soluzione per tutti.-
-Per tutti gli altri si, ma non per me...-
Non so perchè l'ho fatto, ma in quel momento, mentre mi accarezzava il viso mi
è sembrato un bambino come tutti gli altri, una creatura senza colpe, come lo
era mia madre. No..Non potevo ucciderlo.
Riferisco la ragione del mio fallimento con gli occhi volutamente bassi, dove
mostrarmi contrita o verrò massacrata di botte. Finisco di parlare e chiudo gli
occhi. Il primo ceffone mi prende alla sprovvista, ma stavolta non cado...
La testa mi gira come una trottola impazzita, qualcosa è scoppiato e perdo
sangue dal naso, ma stavolta ho deciso di non mollare... Picchia..
Picchia...Gli schiaffi, non hanno mai ammazzato nessuno caro paparino...Pestami
pure, tanto non sarò io a risolverti i problemi. Detesto con tutte le mie forze
questo villaggio, che sprofondi pure nel caos creato da Shukako.
-Degna figlia di suo padre.-sussura qualcuno mentre irrigidisco tutti i muscoli
del corpo per non cadere ai suoi piedi-Non è caduta.-
Alla fine qualcuno lo allontana. E' la donna che ha imprigionato la reliquia di
sabbia nel corpo di Gaara. Riconosco il suo berretto con il pom pom.
-Ucciderlo non servirà a nulla.-
La mia voce si leva irriconoscibile nel silenzio della sala del consiglio - La
maledizione che pende sulle nostre teste non avrà fine con la morte di
Gaara...- gli occhi di mio padre saettano verso di me. Per la prima volta da
che sono nata gli parlo guardandolo negli occhi-...Mia madre morendo ha
maledetto ogni sasso, ogni filo d'erba che cresce in questo pezzo di mondo...
Anche se il demone tasso dovesse sparire...Il male non abbandonerà queste
terre.-
Per la prima volta da circa sei anni qualcuno ha avuto il coraggio di esternare
ciò che aveva nel cuore. Uccidere Gaara, non risolverà niente. Questo luogo, la
gente che lo abita è maledetto e niente potrà mai cambiare questa realtà.
-Ne sono consapevole Temari.-
Come?
-Ma devo provare a fare qualcosa...Non pensi anche tu?-"
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Provare a fare qualcosa...Provare a fare qualcosa...Sembra facile a dirsi. Il
tasso del deserto si è risvegliato e io non posso fare nulla oltre che
scappare.
Corro...Corro..Corro...Non so neanche dove sto andando. E' il terrore a guidare
i miei passi.. Sono talmente fuori di me che non riesco a ragionare.
-Temari...-
Kankuro!?...Mi bloccò è la voce di mio fratello.Non riesco a capire dove si
trova. Sono talmente terrorizzata che non risco più a vedere bene.Poi
all'improvviso scorgo una figura bocconi in mezzo al fogliame dell'albero su
cui mi sono fermata. E' scura e brulicante di insetti.
-Kankuro??...KANKURO!!!-
-Te...Temari!!-
Neanche nei miei peggiori incubi avevo visto una cosa del genere. Miliardi di
insettini sembrano banchettare con mio fratello. Sono paralizzata dall'orrore.
Non si direbbe, ma gli insetti mi hanno sempre fatto ribrezzo.
-Aspetta!!Aspetta!-
-Dove vuoi che vada?-
Lo scuoto, lo sollevo per quello che le forze mi permettono, gli tolgo il
copricapo e lo uso per scacciare gli insetti.Non ne ho mai visti tanti in vita
mia, sembrano che si moltiplichino a vista d'occhio.
-Shino Aburame..-Alza un braccio. Indica un ramo poco sopra di noi. Si sono
colpiti a vicenda. Shino con gli insetti, Kankuro con il veleno della
marionetta-...Un vero fuori classe.-
Mi ricordo bene il suo incontro.Aveva fatto esplodere le braccia di Zaku. Gli
insetti che alleva dentro al suo corpo sono come tanti piccoli soldati che si
battono in difesa della loro patria. Silenziosi e letali..E in questo caso
anche velenosi.
-Bevi.-
Butta giù il contenuto della boccetta che gli ho infilato fra le labbra senza
neanche domandarmi che cos'è.Si fida di me. Come Gaara quella volta.
-Gaara si è trasformato.-
-Ho sentito il rumore.-
-Dobbiamo andare via.-
-E Gaara?-
Bella domanda. Una parte di me vorrebbe correre a nascondersi, un altra
vorrebbe andare a salvare Gaara-Non lo so.-
-Potremmo provare a calmarlo.-
-Sta per usare la Tecnica del Falso Dormiente..-
Sgrana gli occhi. La prima volta che glie la vista fare non ha dormito per
quindici giorni-...Non possiamo abbandonarlo Temari..-
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Non possiamo abbandonarlo.Belle parole, ma se la persona che non possiamo
abbandonare vuole essere abbandonata? I nostri obblighi valgono ancora? Non ci
vuole come fratelli, non ci ha mai riconosciuti come tali. Anche noi infondo,
non ci siamo mai sforzati di andargli incontro....Per quanto cerchi di
dimenticarle, quando fa buio sento ancora le grida di mia madre...
-Attenta!!!-
Sabbia!!!! Un mare di Sabbia!!! Non capisco che diavolo succede! Un momento
prima era tutto relativamente tranquillo e un momento dopo sembra il giudizio
universale.
Sento le braccia della marionetta addosso. Kankuro la usata per spingermi via.
Quando mi riprendo, lo ritrovo aggrappato al ramo come un bradipo, ha usato le
ultime goccie di chacra che aveva per reggersi con tutte le forze che aveva.
-Sconfitto....-
NON CI CREDO!! Shukako è scomparso! Gaara è stato battuto.Sinceramente non se
scoppiare a ridere o ringraziare il Signore per aver fatto finire tutto.
-Che sia morto?-
MORTO!? Non avevo immaginato una simile opzione.Mi sento tirare per il braccio
e in men che non si dica ci ritroviamo a dominare la scena dove è concluso il
combattimento.
-E' ancora vivo.-
Scendiamo assieme. Gaara ha gli occhi aperti. Ci implora di portarlo via. Un
occhiata a Sasuke mi dice che è meglio assecondarlo, quel ragazzo ha una faccia
che fa spavento.
Mentre cerchiamo un riparo sento la sua voce che mi chiama-Temari...Kankuro.-
Lo guardo con la coda dell'occhio, la testa a penzoloni, il sangue fino alle
punta delle dita-..Che c'è?-
-Scusatemi.-
Per questa ragione non l'ho ucciso. E' questa la ragione che mi ha impedito di
avvelenarlo. I suoi improvvisi momenti di lucidità che lo rendono un ragazzo
come tutti gli altri...Che lo rendono mio fratello.
Leggo i miei stessi pensieri negli occhi di Kankuo-Non ti preoccupare.-lo sento
sussurrare.
-Si fratellino...Non preoccuparti..-