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Autore: Jay_Bismen    06/03/2014    2 recensioni
Sam e Angela, due amiche come tante, ma Sam ha un grande segreto... Ho pubblicato questa one shot per vedere che risconto ha tra i lettori... Se piacerà (cosa che dubito) cercherò di costruirci una storia più grande intorno, che parte dall'inizio dell'amicizia tra le due... :)
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Era un giorno come gli altri, all’incirca sette ore fa. Un giorno di quelli in cui ti alzi e hai il presentimento che sarà un giorno come quello di prima, e come quello prima ancora. E speri che non sia sempre tutto noioso come al solito.
All’incirca sette ore prima avrei anche potuto dirmi felice di come stavano andando le cose , sì, suppongo che sette ore prima avrei potuto chiudere gli occhi e aspettare di addormentarmi spensieratamente, sperando che il giorno dopo ritornasse il sole a scaldare le case, e le auto, e le persone.
All’incirca sette ore prima stavo cercando di cogliere il consiglio del mio professore, “carpe diem” , tentando di convincere mia madre ad a permettermi di andare al concerto di Demi Lovato dopo che era stata lei ad iniziare il discorso, ci stavo mettendo tutte le mie forze per farcela, per realizzare forse il mio sogno più grande, quando era arrivata la chiamata che invece li avrebbe infranti, i miei sogni. Non solo quello, del concerto, no. Tutti.
E ora stringo in mano quel pezzo di carta. Lo tengo al contrario, per non leggere le parole scritte frettolosamente. Non ho pianto. Credo che quando succedono cose del genere la prima reazione non può essere il pianto, prima viene l’incredulità. La prima – e unica – parola che ho detto è stata “no”. E me lo ripeto ancora. No, non è successo davvero. Questo è solo un brutto sogno e mi sveglierò. Ma non succede. E ogni secondo che passa è come se qualcuno mi stesse davvero urlando in faccia la verità, dura e fredda come il marmo, incredibile come la vita stessa. E’ stata mia madre a dirmelo, cercando di guardarmi negli occhi. Scaccio i pensieri dalla mia testa e continuo a fissare il foglio. La voglia di leggerlo è grande quanto il perverso desiderio di bruciarlo. Se lo leggessi diventerebbe davvero tutto reale. Un brivido, poi imi convinco, giro il foglio, ma mi prendo del tempo: osservo i bordi, sono irregolari, sicuramente Sam ha strappato quel pezzetto di carta velocemente, per non pensarci più. Faccio un respiro profondo e inizio a leggere.

mi sembra così strano scriverti una lettera.. Se posso chiamarla così. Ormai ho deciso. Mi dispiace solo non avertelo potuto dire in modo diverso, ma se ti avessi chiamata avrei perso tutto il coraggio che ho in questo momento. Sei l’amica migliore che qualcuno possa desiderare, e l’unica vera che abbia mai avuto. La cosa più importante che devo dirti è questa. Non è colpa tua, è colpa mia. Lo è sempre. Tu sei quella che cerca sempre di mettere le cose a posto… Quello che sto per fare metterà alla prova la tua mania di perfezione. Hai cercato di proteggermi, e credimi, ci sei riuscita, ogni volta che sto con te tutti i problemi sembrano svanire, ed è perfetto. Tu sei perfetta, e ti ringrazio, davvero. Il problema nasce quando sono con altre persone, ormai lo sai cosa pensano di me. Angela, non sono così forte come credi. I segni che ho sui polsi, e che non ti ho mai mostrato, ne sono la prova. Scusa se non te l’ho detto, ma non voglio avere l’aiuto di nessuno. Questa è la cosa giusta, perché io sono sbagliata, e per una volta voglio farne una buona. E non mi importa se andrò all’inferno. Spero solo che potrai perdonarmi, perché sei l’unica persona della quale mi importa.
Ho iniziato a tremare quasi subito. A questo punto credo sia impossibile trattenere le lacrime. Sam, la mia migliore amica, è stata trovata morta sul cemento del retro di casa sua, si è buttata dal secondo piano.
Spero solo che ora chi ha portato a tutto questo sia contento, che venendo a sapere della sua morte qualcuno esulti. Come quando si gioca a bowling. Le persone sono felici, ma nessuno pensa a quanto sia triste quel gioco: una persona vince se riesce ad abbattere tutti i birilli. E a quelli, che non possono neanche muoversi, non possono scappare per evitare il loro destino, non pensa nessuno. Le persone vogliono solo raggiungere il loro scopo, alla maggior parte non importa di ferire gli altri, non credo nemmeno che la gente si renda conto di quanto, in realtà, le parole possano davvero far male, a cosa possono portare quelle cattive, quelle affilate come lance. Quelle che ti squartano dentro, e tu vorresti solo metterti dei tappi nelle orecchie per non sentire più niente. Sam ne aveva abbastanza. Con loro non erano cattivi, erano dei mostri. Io ero sempre arrabbiata, ma lei sembrava non dare importanza a quello che gli altri le dicevano, a tutte le volte che le avevano chiesto se portasse una taglia 120, a tutte le volte che le avevano detto che il padre se n’era andato di casa perché le faceva schifo, a tutte le volte che l’avevano presa in giro per la sua voglia di studiare. Voleva diventare un dottore, “Nessuno morirà se non per vecchiaia. Non voglio che qualcuno soffra” diceva, e mentre ci penso ora mi sembra tutto così insensato, perché ha permesso a qualcun altro di ucciderla, ha sofferto in silenzio, ha subito, fingendo mille sorrisi persino con me… Credevo si fidasse di me, ma a quanto pare mi sbagliavo, perché sono seduta su una poltrona in un ospedale, e Sam non è qui. E lei non tornerà. Perché è nata qui, nel posto sbagliato, nel secolo sbagliato, il secolo della vergogna, il secolo in cui ti insultano per il tuo peso, per la musica che ascolti, per quello che indossi. Il secolo dei “sono sbagliata” , dei “chi beve più veloce vince” , il secolo delle diete, dei pianti. Il secolo sbagliato per lei, in realtà così fragile. Il secolo dei milioni di ragazzi che saranno morti come lei, spero non invano.
Non so cosa accadrà ora, ma nessun giorno sarà più uguale a ieri, perché Sam non sarà più qui, e io sarò sola, di nuovo. E quella frase, “carpe diem”, da domani non avrà più un senso, perché non ci sarà più nessun attimo da cogliere senza di lei.

Eccomi.. Spero che non faccia schifo. Ho pubblicato questo pezzo per vedere se piace… Se sarà così cercherò di costruirci una storia intorno, così da rendere queste due pegine molte di più … Recensite in tanti, e se dovete dire qualcosa di brutto, per favore fatelo, ma non insultate :’)

  
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