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Autore: Jencloves    07/03/2014    1 recensioni
Jaiden e Niall.
Lei Newyorkese e lui Irlandese, entrambi in "visita" a Londra
Lei scoprirà un segreto sul suo passato e lui perderà la testa.
Si scontreranno e succederà ciò che lei credeva impossibile
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DALLA STORIA:
Si girò di colpo, presa da un senso di imbarazzo tale da potersi sotterrare e si scontrò con dei capelli biondi, anche essi tinti come quelli di Jaid e due occhi azzurri così intensi che ci si poteva specchiare, e forse forse poteva anche arrivare a leggerci dentro. Abbassò lo sguardo sentendo le sue gote andare a fuoco
-Scusami infinitamente. Mi dispiace.- Disse cercando di evitare un altro contatto visivo con il malcapitato
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Spero vi piaccia
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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London: Friends and Secrets
 
 
 
 
"Wish I could freeze this moment in a frame and stay like this 
or put this day back on replay and keep reliving it 
‘Cause here’s the tragic truth if you don’t feel the same 
My heart would fall apart if someone said your name."
 

                 -Truly Madly Deeply        


 
Jaiden Chloe Johnson, una 19enne americana, più precisamente di New York city, con molti sogni ed ambizioni -tra cui diventare capo redattrice della rivista per cui stava attualmente lavorando- stava riordinando l'ufficio prima di ritornare a casa sua visto che aveva finito di lavorare quando entrò il redattore
 
-Jaid, prima che tu vada devo dirti una cosa. Dovrai andare in Inghilterra per fare un servizio sulla Regina e sulla famiglia Reale-
 
-Sta scherzando vero? 
 
Il suo redattore non stava affatto scherzando. Scherzosamente disse che era contento perché non l'avrebbe avuta tra i piedi per un mese, ma anche che si sentiva pronto ad affidarle un compito importante come questo. Ma lei era sicura di esserne all'altezza? 
 
-E' una notizia stupenda-
 
Jaiden ne era felicissima. Salutò il suo capo e andò a casa dove chiamo le sue amiche per dargli la notizia e intanto andò in camera sua per iniziare a tirare fuori le valige. Cinque minuti dopo, la giovane dai capelli mori tinti di biondo scese al piano di sotto ad aprire -dato che vista l'età e il fatto che i suoi genitori l'avevano ripudiata abitava da sola da ben due anni-.
Davanti a se, tutte con dei pacchetti alla mano c'erano le sue migliori amiche, o almeno quelle che le erano state vicine nel momento del bisogno. Perciò si, erano le migliori. 
Veronika, Alice, Nicole e Silvia entrarono saltellanti nella casa dell'amica ed andarono nel piccolo salotto di quel loft.
 
-Jaid, ma.. Marc, come l'ha presa?- Chiese Alice presa in uno dei suoi momenti "voglio saper tutto e non mi importa di niente" 
 
Marc.. Era l'errore peggiore per Jaiden. Era stato il primo ragazzo di cui lei si era veramente innamorata. Erano stati insieme per parecchi anni, lei viveva per lui e non poteva immaginare la sua vita senza di esso, finché non scoprì che le faceva le corna da parecchio e così si lasciarono, ma lei ci soffrì tantissimo ed era sicura che non sarebbe ma riuscita a superare la cosa. E invece chissà se con il passare del tempo avrebbe cambiato idea? 
 
-Non gliel'ho detto, e non glielo dirò.. Noi.. non stiamo più insieme.- Disse la ragazza mentre una lacrima solitaria le rigò la guancia. 
 
Alice si scusò infinitamente per aver parlato troppo. In effetti era un suo problema, non riusciva mai a capire quando era meglio fare silenzio, ma a Jaid piaceva così, tenera e logorroica. Cambiò discorso non appena vide le sue amiche che le indicavano i vari pacchetti che esse avevano portato 
 
-Dai dovresti essere felice e non piangere. Cavolo Jaid, andrai a Londra- Disse passandole una mano sulla schiena cercando di rassicurarla, mentre con l'altra mano le asciugava quella piccola lacrima. Poi continuò -Ti abbiamo preso dei regalini-
 
Piano piano Jaiden aprì i pacchetti che le avevano portato rimanendo senza parole e con gli occhi lucidi. 
Due abiti, scarpe con il tacco, un beauty con la bandiera inglese e, una foto di loro cinque scattata molto probabilmente quell'estate era ciò che le era stato regalato e ne era felicissima lo aveva fatto notare anche alle altre, lasciandosi andare in un lungo e rilassante abbraccio di gruppo. Ma purtroppo quell'abbraccio prima o poi doveva finire e anche se non lo volevano dovevano lasciare che succedesse perché Jaiden doveva vivere il suo sogno e svolgere il suo lavoro, così le altre quattro dopo averla salutata se ne andarono ognuno a casa propria lasciando la biondina dagli occhi chiari da sola, mentre si preparava psicologicamente e letteralmente alla partenza del giorno successivo. 
Come al solito Jaiden era quella ritardataria ed infatti, Albert, un caro amico e collega la aspettava pronto per imbarcarsi. E quando la vide arrivare la incitò a svegliarsi se non volevano essere licenziati. I due salirono sull'aereo appena in tempo e Jaid come di sua consuetudine si faceva accompagnare nei suoi viaggi dal suo mp3, che era ormai lo specchio della sua anima, qualcosa che facesse capire al mondo chi era in realtà Jaiden Chloe Johnson, anche se lei non lo diceva. Perché, ammettiamolo non era mai stata brava con le parole. la musica era diventata la sua voce. 
 
Una volta arrivati a Londra, Jaid e Albert vennero accompagnati al palazzo Reale da un maggiordomo il che li faceva sentire importanti, cosa che proprio non erano, ma per un momento non gli avrebbe fatto male sentirli tali. 
Furono accolti dalla famiglia Reale stessa e la povera Jaid, come il suo amico non sapevano come comportarsi, ma, presa da un istintivo attimo di coraggio, chiese il permesso alla Regina per poter visitare il palazzo. I corridoi erano pieni di quadri raffiguranti la famiglia Reale al completo, ma uno, uno in particolare attirò l'attenzione della ragazza. In quel quadro era raffigurata una bambina, dai capelli scuri e alquanto ricci, giocare accanto alla madre. Fissò quel quadro per dei minuti, delle ore, non lo sapeva nemmeno lei, solo che il viso di quella donna le era vagamente familiare. 
A riportarla nella realtà e a farla uscire dai suoi pensieri fu la voce dell'ormai anziana Regina che sene stava dietro di lei, anch' essa intenta ad osservare il ritratto. 
 
-Belle vero? Mia figlia e la mia nipotina Diana tragicamente sparita all'età di pochi mesi, quando nessuno sapeva della sua esistenza-
 
Jaid rimase di sasso perché in effetti non sapeva di questa edere al trono britannico e a quanto pare nessuno ne sapeva niente.
 
-Sono passati quasi diciannove anni, e non c'è giorno in cui non pensi alla mia piccolina, a cosa sta facendo, come sta vivendo... Sono sicura che lei è ancora viva- Disse la donna con un velo di tristezza e di speranza, cosa che Jaid era riuscita a cogliere. 
 
Dopo aver visitato il palazzo Jaid, ritornò da Albert pronti per andare in hotel e nonostante l'invito della Regina a passare li la notte e anche le prossime, i due preferirono rifiutare, non volevano essere di mezzo. Non appartenevano a quel ceto sociale e non meritavano di poter dormire li. 
La ragazza, dopo aver salutato il collega, si diresse nella sua stanza, e si gettò sotto il getto caldo della doccia, decisa ad uscire quella sera per i pub londinesi. 
 
Indossò il vestito, le scarpe che le erano state regalate, un copri spalle per coprirsi in caso di freddo. Poi prese il cellulare e la borsetta e dopo essersi messa un filo di mascara e eyeliner scese nella hole dove Albert la aspettava e dopo averla vista, gli si formò un groppo in gola.
Si, esatto, Albert era cotto e lei non ne sapeva niente, si perché lui non voleva rovinare il loro, già in bilico, rapporto di amicizia. 
 
I due andarono in una discoteca di Londra non esageratamente affollata, per festeggiare e divertirsi. Al suono della musica Jaid non resistette e si buttò in pista e invitando l'amico a fare lo stesso, ma lui si rifiutò. Preferiva osservarla da lontano e vedere i suoi capelli biondi tinti muoversi ad ogni movimento delicato della ragazza. 
Jaiden, presa dalla sua danza sfrenata a ritmo della musica che sembrava rimbombarle nella trachea andò a sbattere contro qualcosa, più precisamente, qualcuno. Si girò di colpo, presa da un senso di imbarazzo tale da potersi sotterrare e si scontrò con dei capelli biondi, anche essi tinti come quelli di Jaid e due occhi azzurri così intensi che ci si poteva specchiare, e forse forse poteva anche arrivare a leggerci dentro. Abbassò lo sguardo sentendo le sue gote andare a fuoco 
 
-Scusami infinitamente. Mi dispiace- Disse cercando di evitare un altro contatto visivo con il malcapitato 
 
-Di cosa dovresti dispiacerti? Non mi hai mica versato qualcosa addosso- Disse scherzando il ragazzo guardandosi la felpa, quasi sperando di non trovarci macchie 
 
-Giusto- Disse Jaid rialzando lo sguardo, incontrando di nuovo quegli occhi meravigliosi, che mai si sarebbe scordata per nulla la mondo 
 
-Piacere, sono Niall. Tu?- disse il biondo tendendogli la mano che Jaid prese e strinse alla sua.
 
-Jaiden, ma per tutti Jaid-
 
Il ragazzo la invitò ad uscire all'aperto per prendere una boccata d'aria e lei accettò timidamente. 
Una volta usciti si sedettero su una panchina ed entrambi erano in un evidente imbarazzo, così il giovane per rompere il ghiaccio iniziò a parlare 
 
-Jaid, allora..- disse il biondo passandosi una mano tra i capelli. -Non sei di qui vero?-
 
- Già. Sono italiana-
 
Ed eccole qui le famose risposte a monosillabe che Jaid tendeva a dare quando era in imbarazzo.
Lei le odiava. Voleva tanto essere come quelle ragazze spigliate, capaci di parlare con i ragazzi tranquillamente senza avvampare o diventare rossa ogni volta. Ma purtroppo non era così e doveva accettarlo. 
 
- Tu? disse giocando nervosamente con una ciocca dei suoi capelli 
 
-Ah, mi hai beccato.. In effetti sono Irlandese- Disse Niall cercando di metterla a suo agio e sorridendo facendo avvampare ancora di più la povera Jaid già in evidente imbarazzo. Poi continuò -Condivido un appartamento con dei miei amici. E tu? Una ragazza come te, da sola per Londra che ci fa?-
 
Ed ecco che Jaid ad un commento così non resisteva più e nemmeno le sue guance sopportarono un tale complimento. Si sentiva andare a fuoco le guance, ma dovette resistere, così deglutì e diede una delle sue risposte secce. 
 
- Sono qui per lavoro-
 
Dopo una scusa quasi infantile Jaid si alzò decisa a rientrare quando Niall la bloccò dolcemente prendendola per il polso e costringendola a girarsi verso di lui scontrandosi di nuovo con quegli occhi così maledettamente belli non sapendo che anche Niall da subito notato gli stupendi occhi chiari di Jaid. 
 
-Devi per forza andare? Non puoi restare qui ancora un pò?- Chiese il biondo mollando la presa sul polso della ragazza che a quella domanda si sciolse e accettò l'invito annuendo. 
 
Si risedettero l'uno accanto all'altro, e però, quasi come per magia l'imbarazzo che li circondava pochi minuti prima si dissolse, ed entrambi sembrarono più a loro agio l'uno con l'altro e Jaid si dimenticò completamente di Albert ormai andatosene dalla discoteca dopo averla vista assieme a Niall. 
I due ricominciarono a parlare in modo più rilassato e tranquillo mentre sorseggiavano insieme qualche drink e facendosi qualche risata. 
Tra i due si poteva notare una certa attrazione reciproca e poteva essere benissimo l'inizio di qualcosa, ma cosa? 
 
Jaid si era ripromessa di non soffrire più dopo Marc, di non lasciar più avvicinare nessuno al di fuori delle sue migliori amiche e invece, forse, stava succedendo di nuovo. Quel ragazzo, forse, o almeno per Jaid, si stava avvicinando, ma non sembrava darle fastidio, probabilmente aveva notato l'infinita dolcezza presente nel suo sguardo. 
 
Le ore passarono veloci e l'orario di chiusura della discoteca era arrivato e così dovettero uscire e insieme entrarono da Starbucks, presero due caffè, due brioches e uscirono da lì intenti ad andare in qualche parco, sedersi su una panchina e continuare il loro discorso che ormai andava avanti da ore. 
All'alba finalmente si accorsero di aver fatto tardi, e Jaid doveva tornare in albergo per cambiarsi, non poteva andare di certo dalla Regina vestita in quel modo, elegante ma troppo vistoso. 
Niall, ritornato ad essere schiava dell' imbarazzo abbassò lo sguardo e parlò a voce bassa, quasi come se si potesse pentire di ciò che stava per dire 
 
-Se vuoi puoi darmi il tuo numero, così ci sentiamo- 
 
Jaid accettò sorridendo e scrisse il numero su un fogliettino che aveva trovato nella sua borsetta e lo diede a Niall per poi salutarlo alla veloce e iniziare a camminare. Destinazione Hotel. 
I piedi le facevano male, ma non voleva togliere i tacchi, la facevano sentire importante e le ricordavano la bella serata/nottata passata con Niall e un enorme sorriso comparve paonazzo sul suo viso, ma a farglielo sparire immediatamente fu un messaggio. Sperava fosse del biondo, ma invece no, era di Marc, così non lo lesse. Non voleva rovinarsi la giornata così lo eliminò. 
 
Arrivò in albergo in tempo lampo, si cambiò, si struccò e si fece un trucco degno della Regina, semplice e sobrio, quasi sembrasse senza trucco, e subito dopo si fiondò davanti alla porta di Albert che non rispondeva, così decise di andare da sola. 
Ogni giorno passato assieme alla famiglia Reale, per Jaiden, era come una boccata d'aria, si sentiva a casa, eppure non lo era per niente. Il suo era un altro pianeta rispetto a quello. 
 
-Sa, mia cara Jaiden..- Disse la Regina catturando l'attenzione della ragazza dapprima concentrata su tutt'altro -Non so perché, ma qualcosa in te mi ricorda la mia nipotina-
 
Jaid, ovviamente rimase spiazzata da quell'affermazione. Non se lo aspettava. Ok, che lei e la principessina avrebbero avuto su e giù la stessa età, ma venivano da due mondi e da due continenti completamente diversi, così accennò solo un -Grazie- imbarazzato e sorpreso. 
Chiacchierando con la Regina, davanti ad una tazza di te, Jaid scoprì molte cose sulla principessina Diana, che ovviamente aveva il nome della famosissima Lady Diana. 
 
Il tempo scorreva veloce, si faceva sempre più tardi e la stanchezza si faceva vedere sul viso della pover Jaid che non aveva affatto dormito, così dopo aver ringraziato tutti con fare molto aggraziato tornò in hotel, pronta per buttarsi sul letto e non svegliarsi per almeno una settimana, ma non le fu permesso, perché poco dopo aver chiuso gli occhi, sul punto di addormentarsi, Jaid ricevette un messaggio da.... Niall... Ed ecco che quello strano sorriso e quel rossore tornarono padroni del viso della ragazza. 
 
"Ehi, sono Niall, quello di ieri e di stamattina. Ahhahahah. Sei libera stasera? Mi piacerebbe vederti" 
 
Saltellò su e giù sul letto canticchiando e sorridendo come non mai, e poco dopo rispose accettando l'invito e si buttò in doccia con l'acqua calda, per sciogliere la stanchezza che si portava dietro. 
Si mise in tiro con l'altro vestito che le avevano regalato, questo di colore blu scuro, con dei dettagli floreali sul corpetto e la gonna ampia che arrivava sopra al ginocchio, i tacchi, un velo di trucco, prese la pochette e il cellulare al suo interno. Si diede un ultima sistematina davanti allo specchio portando tutti i capelli sulla spalla sinistra lasciando scoperta quella di destra e scese nella hole dove Niall, teso come una corda di violino la aspettava. Non appena la vide il suo cuore perse un battito. I suoi capelli mossi sembravano diventati lisci per magia -visto che non aveva usato ne la piastra ne altro-, il trucco faceva risaltare i suoi occhi chiari e l'abito metteva in evidenza le sue curve. Era un schianto e Niall ne era completamente abbagliato. Anche Jaiden, perse un battito vedendolo. Era bellissimo. Indossava un paio di jeans neri, una maglietta bianca con scollatura a "V" e una giacca id pelle dello stesso colore dei pantaloni. Però qualcosa lo rendeva più bello del solito. Forse per la posizione in cui si era messo, per l'aspetto da Bad Boy che aveva assunto indossando quegli abiti oppure perché Jaiden era fissata con i suoi occhi e il suo sorriso, non vedeva altro. Ne era dipendente. 
 
Sorrisero entrambi e si salutarono con un bacio sulla guancia, un abbraccio e poi Niall le tese la mano, quasi come se le stesse chiedendo il permesso di prendere la sua e Jaiden, diventata rossa, prese la mano del biondo nella sua e la strinse, così mano nella mano uscirono dall'hotel, diretti alla stessa discoteca della sera prima. 
I due, passarono tutta la serata insieme divertendosi molto a ballare, ridere e scherzare l'unico con l'altro. Ma il tempo scorreva veloce e in men che non si dica si erano fatte le due del mattino e Jaid, come Niall, doveva tornare a "casa" e recuperare le ore di sonno perdute. Ma una volta arrivata in hotel Jaid non resistette e iniziò a parlare con Niall e così fu fino all'alba quando si addormentò con il cellulare alla mano e il sorriso sul volto, ripensando a quegli occhi, a quel sorriso, a quel ragazzo che l'aveva cattura. 
 
I giorni passavano veloci come non mai e Jaiden aveva imparato molte cose sulla famiglia Reale stando con loro. Aveva anche imparato a non aver paura dell'amore, a non aver paura di soffrire e aveva imparato a buttarsi quando era necessario, grazie anche ai gentili consigli della Regina che si era ovviamente accorta dell'aria profumata d'amore che si sentiva ogni volta che Jaid era nei paraggi. 
Una sera, dopo aver scoperto la gelosia di Albert, e dopo avergli spiegato che tra loro non c'era niente, Jaid decisa a non muoversi dal letto per sempre ricevette un messaggio e ormai non c'era più da sorprendersi se era da parte di Niall. I due infatti uscivano insieme ogni sera, erano diventati legatissimi, non si separavano quasi più. Sembravano due calamite, nate per stare insieme. 
 
"Jaid ti va se ci vediamo? Alle 8:30 ti aspetto nella hole. ok? 
Niall" 
 
Jaid, fece uno dei sorrisi più belli che avesse e corse in bagno a fare la doccia visto che erano già le sette passate. Quando ne uscì, indossò un abito senza spalline nero, lungo fin sotto la coscia, con una fascia proprio sotto il seno e la gonna ampia, le zeppe -molto più comode dei tacchi sottili-, dei pendenti color argento e raccolse i capelli in una cosa laterale sulla destra facendo cadere delle ciocche sul lato sinistro. Nel frattempo al piano di sotto Niall era finalmente arrivato, si era seduto comodo su una poltroncina accanto all'entrata e ogni tre x due guardava l'orologio, ansioso di veder uscire dall'ascensore Jaid in tutta la sua bellezza. 
 
Un paio di piani più in su la ragazza stava finendo di prepararsi. In effetti era già pronta, ma era sicura che stava dimenticando qualcosa ed era anche sicura di non star bene così. Dopo essersi controllata per ben dieci volte allo specchio uscì dalla stanza e si diresse verso l'ascensore. 
Nella hole c'era un Niall agitato e preoccupato, ma quelle sensazioni si dissolsero non appena le porte dell'ascensore si aprirono e da lì uscì una Jaiden bellissima che aveva lasciato senza fiato il povero ragazzo. 
Anche lei quando lo vide rimase incantata. Si bloccò appena dopo uscita dall'ascensore. Non capiva come un ragazzo come Niall riuscisse a scatenare un intenso vortice di sentimenti tutto insieme. 
 
-Sei... bellissima- disse lui sorridendo e guardandola con gli occhi di uno completamente partito 
 
Ed ecco che Jaid era partita. Stava avvampando e il colorito delle sue guance passò da rosa pesca -per effetto del blush- ad un rosso acceso 
 
-Ho detto qualcosa di male?- disse di nuovo lui avendo notato il rossore sule guance della ragazza 
 
-No anzi... Grazie del complimento. Anche tu sei...- E Jaid si era bloccata. Non riusciva ad esprimere a parole ciò che nella sua testa era chiarissimo. 
 
"Sei uno schianto" ecco cosa le dice la testa ma la bocca disse -Sei bellissimo-
 
Non era quello che effettivamente pensava ma ci andava vicino perciò andava bene sia a lei che sapeva di non aver detto una bugia sia a Niall che era diventato lui quello con le guance rosse. 
Uscirono dall'hotel e salirono in macchina. Destinazione... Solo Niall la sapeva, Jaid ne era all'oscuro anche se pensava di nuovo alla discoteca. 
Una volta arrivati Jaid vide questo ristorante all'apparenza molto costoso e si bloccò. 
 
-Che c'è?- Le chiese Niall sfiorandole il dorso della mano con il pollice. 
 
-Niente.- Disse Jaiden perdendosi nell'oceani che erano gli occhi del biondo e si lasciò portare dentro molto dolcemente da lui. 
 
Cenarono tranquillamente, senza preoccupazioni ne pressioni. Solo Niall e Jaiden due persone che escono insieme che provano un forte sentimento l'uno verso l'altro e ancora non avevano il coraggio di dichiararlo all'altra persona. 
Successivamente, Niall, preso dall'imbarazzo prese per mano la ragazza che poggiò la testa sulla sua spalla sentendo una scarica di brividi percorrerle la schiena, e le farfalle nello stomaco. Anche il biondo sentì i brividi, li avvertì ovunque quasi come se avesse freddo, ma sapeva che era Jaid a procurargli quei brividi quindi erano buoni. E molto anche. Si sentiva il ragazzo più fortunato della terra e nella sua testa risuonava la frase "sei bellissimo" che la mora gli aveva detto e un unico pensiero "baciala ora" che da giorni non gli dava tregua. 
Così entrambi con i propri pensieri rivolti verso la persona accanto, mano nella mano camminarono fino in riva al Tamigi. Era illuminato dalle migliaia di luci di Londra e dal London Eye. Non c'era un singolo rumore ad eccetto dei pochi motori delle auto e il gorgoglio del fiume che gli scorreva accanto. Niall e Jaiden si tolsero le scarpe rimanendo a piedi nudi e camminarono in riva al Tamigi, parlando del più e del meno. Come sempre. 
 
-Adesso ti butto in acqua.- Disse Niall scherzando 
 
-Non ne avresti il coraggio.- Ribatté Jaid provocandolo ma con un filo di preoccupazione nella sua voce 
 
-Hai ragione.- Disse arrendendosi e la ragazza si tranquillizzò tornando a parlare tranquillamente con il biondo. 
 
Dopo poco Niall gettò la povera Jaiden nell'acqua e non appena la mora riemerse lui disse 
 
-Vedi che ne avevo il coraggio!?- Disse soddisfatto 
 
-Ahahaa. Ok, bravo, complimenti. Ora dammi una mano ad uscire.-
 
Niall le tese una mano, ma lei lo tirò verso di se buttandolo in acqua. Il biondo non se l'aspettava proprio, infatti all'inizio ci rimase quasi male, ma quando riemerse iniziò a ridere e poi disse 
 
-Ok, mi hai fregata. Complimenti-

Lei gli sorrise in modo timido e lui in quel momento si sentiva morire. Vederla sorridere lo mandava in un altro mondo. Si sentiva come se ci fossero solo loro due e nessun altro. Nessun rumore.. Niente di niente. Si sentiva come se si fossero isolati nella loro bolla magica creata solo per loro, e in quel momento nulla gli importava,voleva solo stare con lei e quel pensiero ora più che mai gli risuonava in testa: 
 
"Baciala ora" 
"Baciala ora" 
"Baciala ora" 
 
Niall ormai non ce a faceva più a aveva deciso di dare fine a quella vocina nella sua testa, così, lentamente si avvicinò a Jaiden che iniziò a preoccuparsi, la guardò un istante negli occhi e poi poggiò le sue labbra su quelle di Jaid, che all'inizio era un pò rimasta di sasso, ma poi si lasciò andare quel bacio desiderato ed atteso per entrambi mentre le nostre lingue ballavano un lento. 
 
Mille emozioni li travolsero in quell istante. Amore, piacere, paura e rimorso. Si perché Niall si stava pentendo di quello che stava facendo, ma subito ritirò ciò che stava pensando, perché era il miglior "primo bacio" che avesse mai dato; e piacere perché Jaiden fu invasa dai brividi lungo la schiena e le farfalle nello stomaco, mentre la sua bocca sentiva il sapore delle labbra del biondo...Vaniglia. I loro cuori avevano un ritmo irregolare, sembrava andassero a ritmo l'uno con l'altro, ed entrambi non volevano che quel bacio finisse. Ma a tutto c'è una fine, e i loro fiati erano stati la prima cosa a terminare, così quel bacio e quei turbini di emozioni che li travolsero, finirono.

Uscirono dall'acqua si sedettero su una panchina e Jaid ancora non ci credeva. 
Era successo tutto davvero!? Si erano baciati, aveva sentito finalmente il sapore di quelle labbra che da tempo aspettava di sentire sulle sue!? 
La sua mente ritornò sulla terra quando Niall iniziò a giocare con i lunghi capelli bagnati della ragazza e poi disse 
 
-Jaid...Vorrei che tu fossi la mia ragazza-
 
Lei lo guardò in tutto il suo splendore. Non voleva ammettere a se stessa che lo trovava bellissimo e con la maglietta bagnata appiccicata ai suoi addominali si sentiva morire. Si stava sciogliendo come burro al sole. 
Non disse niente, ma in risposta alla sua domanda sorrise e lo baciò con anche questa volta la dolce danza delle lingue che sta era stata lei a chiedere e non lui. Dopo quello se ne susseguirono altri. Altri baci ed altre emozioni tutte insieme. Ma come sempre il tempo non era dalla loro parte perché tendeva a passare troppo velocemente e non si accorsero che era ormai l'una di notte.
 
Niall si offrì gentilmente di riaccompagnarla in hotel e una volta lì non riuscirono più a separarsi. Ci furono uno, due, tre, quattro baci, tutti lunghi e tutti stavano a significare quanto entrambi volessero quel fottutto bacio. 

-Stai qui da me stasera?- Chiese Jaid staccatasi dal biondo solo per riprendere fiato.
 
-Certo principessa- disse poggiando la sua fronte su quella della mora che era poco più bassa di lui.
 
I due andarono nella camera della ragazza e dopo essersi cambiati si addormentarono insieme, nello stesso letto, mentre lui le cingeva la vita come se avesse paura che Jaiden potesse rompersi come ceramica, o come se potesse scappare, ma dal sorriso stampato sul suo volto si capiva che se ne avesse avuto la possibilità sarebbe rimasta per sempre così. 

 
Le settimane passavano sempre più veloci e il mese di permanenza e Londra era quasi finto e Jaiden si sentiva male all'idea di tornare a New York e lasciare li l'amore della sua vita, Niall. Era anche triste per il fatto che si era trovata bene con la famiglia Reale, soprattutto con la Regina, che riteneva quasi fosse sua nonna, ma non gliel'avrebbe mai detto. Chissà se poi le avrebbe riso in faccia!? No,no, preferiva rimanere in silenzio. Jaid salutò molto cordialmente l'intera famiglia Reale e in quel momento entrò dal portone del salotto dove ci trovavamo tutti, Anna (figlia della regina) che corse verso la giovane e disse 
 
-Diana sei tu?-
 
-No. Scusi, io non sono Diana. Io sono Jaiden-
 
In quel momento vide la collana al collo di Anna e si ricordò della sua, praticamente identica e che aveva indossato da sempre ed ebbe un tuffo nel passato, mentre con la mano destra teneva la collana. Si ricordò i suoi VERI genitori e del fatto che quelli che l'avevano salvata a quattro anni da un orfanotrofio e cresciuta, non erano quelli veri. Anna piena di lacrime, abbracciò forte la sua piccolina contenta di averla ritrovata e peccato che il vero padre era morto nel tentativo di trovarla, ma a Jaid non le importava. le importava solo di avere trovato finalmente le sue vere origini. 
 
Il giorno dopo ci fu una grande festa in onore della principessina Jaiden (così voleva essere chiamata). La piccola Jaid, indossava un abito pomposo color rosa confetto,senza spalline e aveva un'acconciatura che lasciava cadere solo poche ciocche di capelli rese più mosse del normale e un piccolo diadema che le illuminava il viso. Tutto il Regno Unito festeggiava il ritrovamento della principessina, ma era lei talmente presa dal salutare tutti gli ospiti -cosa che per le era nuova- che non si accorse dell'arrivo di Niall e non appena la vide rimase senza fiato.
Jaid gli corse incontro e arrivatogli a pochi millimetri da lui, annullò quella stupida distanza che c'era tra loro dischiudendo un bellissimo bacio e una dolce e lenta danza di lingue. 
 
-Mi togli il fiato così Jaid.- disse posando la sua fronte su quella della sua ragazza. 
 
-Tu invece me lo togli sempre- disse sorridendo la principessina e facendo si che i due si baciassero un altra volta. 
 
Quando si staccarono, entrambi senza fiato, Jaid riconobbe subito le voci delle sue migliori amiche provenire da dietro di lei, così si girò e corse incontro a loro, più pazze del solito, ma c'erano ed era questo che importava a Jaid, infatti permise a loro di vivere nel palazzo con lei. 
Poco dopo arrivò Niall cingendole la vita da dietro e dandole un dolce bacio sul collo, il suo punto debole, così presentò Niall alle ragazze e viceversa, per poi prenderle dolcemente la mano a portarla al centro della pista da ballo dove iniziò un lento ballo e anche un bacio, lungo e lento e le loro lingue che danzavano teneramente. 
 
Ora Jaiden aveva tutto ciò che aveva sempre desiderato. Aveva ritrovato la sua famiglia, le sue migliori amiche e il vero amore.... Niall, l'unico capace di farle provare sentimenti così forti che nemmeno lei si spiegava, l'unico che la faceva stare bene, l'unico capace, anche solo con un sorriso o una frase dolce, ad allontanare le paure e le preoccupazioni che la povera ragazza si ritrovava costretta a sopportare, l'unico capace di fa uscire la vera Jaiden, quella che esce solo ascoltando il mondo attraverso due semplici cuffiette ma che per lei erano come l'ossigeno. Senza di esse non viveva. Ma finalmente qualcuno era riuscito a farle togliere l'ossigeno "cattivo" per darle il vero ossigeno, quello buono, quello che fa mandava avanti il mondo... 
L'amore.




SPAZIO AUTRICE: 
Ehila chicas come state?
Vi avevo detto che avrei pubblicato un altra storia e così ho fatto.
Mi sento molto soddisfatta di questa One Shot, perchè per riuscire a pubblicarvela oggi sono restata sveglia fino alle 4:30 per terminarla e poi ho dormito si e no due ore perchè alle sei mi sono svegliata per andare a scuola.
Anyway.... Vi piace? Io, lo ammetto, all'inizo avevo pensato di dividerla in due capitoli per via della lunghezza del testo, ma anche così mi piace molto.
Vorrei innanzitutto le lettrici che recensisocno le mie storie. Non dimentichiamoci di quelle silenziose, quelle che nonostante non recensiscano mi fanno capire che il capitolo è piaciuto. 
Voi mi spronate ogni giorno a dare il meglio di me nella scrittura e volevo dimostrarvelo con questa One Shot che all'inizo era nata come compito di scuola e che che dopo varie modifiche (molte) è diventata ciò che avete appena letto.

Baci,
-Jencloves

P.S. Ci terrei a ringraziare colei che mi ha iscritta a questo sito per pubblicare le #ff che scrivevo e che lei leggeva pazientemente per poi darmi un giudizio (la faranno santa per questo).... GRAZIE  
Ambrosol_spray 



 
  
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