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Autore: LaMusaCalliope    07/03/2014    0 recensioni
Ian è davvero morto o c'è un modo per salvarlo? Chi è Alice? La Musa della Morteo della Vita?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ian. Tra le mie braccia. Dice di amarmi. Gli credo. Nonostante tutto quello che ha fatto, il mio cuore decide di credere a quelle parole. Probabilmente le ultime che usciranno dalle sue labbra. Io non voglio che accada. Gli voglio troppo bene. Non potrei sopportare la sua morte. Le palpebre di lui si chiudono lentamente, nascondendo per sempre quegli occhi verdi pieni di amore e di odio. Amore per me. Odio per Ray che mi ha tenuta lontano da lui, odio per Dolores che lo ha nascosto al mondo per anni. Chiudo gli occhi. Una lacrima riga il mio viso e cade su quello di Ian, ormai esangue. Dentro di me sento un'energia devastante, l'Angelo Oscuro è di nuovo con me. Lo sento graffiare, volenteroso di uscire. So cosa devo fare. Devo solo sbrigarmi. Attingo a quell'energia: l'energia di tutte le Muse. Questa volta niente maschera. Ora sono la Decima Musa e sto donando la vita. Intono una canzone, New Born, dei Muse. Regolo la tonalità. Nel frattempo, entro nella mente di Ian, modello i suoi ricordi. Le mie mani vanno alla ferita. Plasmo la sua pelle, le sue vene. Si chiude, il sangue riprende a scorrere. Il petto di Ian si alza e si abbassa. Respira. Apre gli occhi. Li fissa su di me. -Alice- sussurra. Gli sorrido. Le lacrime non vogliono saperne di fermarsi e solcano il mio volto. Ian prova ad alzarsi ma io cerco di farlo sedere. Ignora il mio consiglio e si alza. Mi fronteggia. I suoi occhi, verdi come sempre, si puntano su di me. Mi sento attraversata da quelli sguardo. Le sue parole rimbombano nella mia testa, chiare, come se non fosse passato neanche un secondo da quando le aveva pronunciate. In un attimo mi ricordo dello scontro. Tyler, mio padre, è steso a terra, in una pozza di sangue. Leila e il ragazzo sono scomparsi. Nella stanza ci siamo solo noi. Sophie comincia a piangere e Ray la culla. Le ragazze sono sedute, esauste. Ray mi guarda e mi sorride. Corre verso di me, ancora con la bambina tra le braccia. -Alice!- mi stringe a se con un braccio. Io rimango immobile, non so cosa fare. -Stai bene?- mi domanda preoccupato. Annuisco velocemente. Non voglio parlargli. -Credo che dobbiamo tornare bella villa- dico sottovoce. Mi allontano a passo svelto. Ian mi segue. -Alice. A proposito di quello che... - alzo una mano. Lo blocco. -Dopo-. Esco dal grattacielo, l'aria pungente della notte mi colpisce. Fermo un taxi e torno a casa, non desiderando altro.
 
Ian è venuto a cercarmi diverse volte. Ecco cosa mi ha detto Lou stamattina, quando è venuta a trovarmi. Ma non ha detto solo questo. A quanto pare, lui non è più la Musa della Scrittura, e ora dobbiamo trovare la nuova incarnazione. Sono passate due ore dall'incontro con Lou. Sono nel labirinto, davanti alle tombe della mia famiglia: quella di Ashlee Evans, mia madre, quella di Dolores Evans, mia zia, quella di Tyler Price, mio padre. Non so più chi sono. Ho paura di saperlo. Ho provato a vedere il futuro, ma l'unico risultato che ho ottenuto è stato il calo di energia. Passi che si avvicinano. Sono lievi, leggeri, sembra quasi che il piede non poggi a terra. Ian si siede accanto a me. Si era ripreso. -Grazie- mormora. Non alza la voce, forse ha paura che cambi idea e lo uccida. Glisso, non m’interessa ciò che dice; voglio solo capire. -È vero. Tutto ciò che ho detto-, comincio. -Ti avrei amato- uso il condizionale perché non so che fare: se amarlo, come gli avevo detto, o odiarlo, per ciò che mi ha fatto. -Cosa accadrà adesso?- gli chiedo, sperando in un aiuto. -Ami Ray?- mi chiede a bruciapelo. Non so che rispondere. -Non lo so- scelgo la verità -non so cosa pensare-. Mi prendo la testa tra le mani. Non voglio piangere, sono stanca di essere debole. Lui mette le sue mani sulle mie, sollevandomi il volto all'altezza del suo. -Io ti amo. Ti basti sapere questo- sorrido. -non so cosa provo io- abbasso lo sguardo, mi sento in colpa. -Io aspetterò. Ti aspetterò per sempre. - mi da un bacio sulla fronte e si allontana, lasciandomi da sola.
   
 
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