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Autore: _piccy_    27/06/2008    4 recensioni
Quello che provava in quel momento era amore, amore puro.[...]Ed invece era lì, invisibile ai loro occhi, con un orologio nella testa pronto a suonare una melodia di morte.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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angel

Quello che provava in quel momento era amore, amore puro.

Vedere il suo uomo giocare con i loro bambini gli provocava sempre quella fitta al cuore e una gran voglia di piangere e più di una volta si era lasciato andare a quelle emozioni.

Lui l'avrebbe sicuramente preso in giro se l'avesse visto..

Ma era più forte di lui, perchè insieme alle emozioni piacevoli che poteva provocare una tale visione, sopraggiungevano le emozioni spiacevoli, a volte dilanianti..

La consapevolezza di non poterli toccare, nessuno dei tre, di poterli vedere ma non essere visto, il dolore che nasceva al pensiero che quella sarebbe stata l'ultima volta, l'ultima "visita".

"E' ora ormai" gli avevano detto, ma lui non l'accettava, non poteva.

Cosa importava a loro, bastava dire che era ora e tutti eseguivano. Ma lui non era tutti.

Lui lì aveva una famiglia, un marito da amare, due bambini da accudire, veder crescere.

Non voleva perdersi la loro prima parola, il loro primo giorno di scuola, il loro primo amore, il loro primo pianto da cuore infranto, il giorno in cui avrebbero trovato la persona giusta, quando si sarebbero sposati ed infine la gioia nei loro occhi quando gli avrebbero annunciato che sarebbe diventato nonno.

Ed invece era lì, invisibile ai loro occhi, con un orologio nella testa pronto a suonare una melodia di morte...

Il tempo è giunto alla fine

Eccola, la voce che sperava arrivasse il più tardi possibile.

Si alzò dalla sedia e si avvicinò a loro, che erano intenti a giocare nel giardino della loro casa.

Passò una mano sui capelli dei sui gemellini, dando un bacio in fronte ad ognuno, mentre le lacrime scendevano sempre più copiose.

Lentamente, si avvicinò a lui, lui che era stato il suo grande amore, lui che l'aveva sorretto sempre, lui che glia aveva tenuto la mano quando il mondo sembrava precipitare o gli si rivoltava contro, lui con il quale aveva fatto l'amore la prima volta.

Lo stesso lui che, rosso come un peperone, gli aveva chiesto la mano davanti ai suoi genitori, lui che per il loro quinto anniversario gli aveva presentato le pratiche di adozione.

Era sempre lui quello che gli aveva offerto la spalla quando i medici gli avevano detto che aveva più due mesi da vivere.

Con la vista appannata gli si avvicinò sempre più, posandogli un delicato bacio a fior di labbra, prima che una forza misteriosa lo trascinasse via con sè.

Prenditi cura di loro, io sarò comunque qui con voi. Ti amo e per sempre ti amerò. Addio.

-Perchè sorridi papà?-

-Perchè proprio ora un angelo ha messo le ali- rispose lui, volgendo lo sguardo verso l'azzurro.

Arrivederci amore mio.

 

*.*.*.*
Salve..Non chiedetemi come mi sia uscita, si è formata nella mia testa mentre stavo studiando la tesina e ascoltando 'Romeo and Juliet' dei Dire Straits. Non potevo non trasciverla. E' triste, lo so, ma non posso farci niente, è uscita così, è stata lei a muovere le mie dita sulla tastiera, ha preso possesso del mio corpo.
Dedicata a te, perchè non vi succeda mia una cosa del genere, ma la vostra vita sia sempre illuminata da un raggio di sole.
*.*.*.*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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