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Autore: _Naira    07/03/2014    2 recensioni
Continuazione di "la ragazza dagl'occhi color cielo"
Due ragazzi che finalmente sono riusciti a dichiarare il loro amore, ma non esiste il felici e contenti nella realtà... :)
Un bacione a tutti isy_94.
P.s. spero di essere riuscita ad incuriosirvi ;)
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Pov Enrico
Sono le 6, sono sgattaiolato nelle stanze di Marco e Simon, gli ho svegliati e siamo entrati in quella di Marta, abbiamo messo il mio telefono sul comò che sta registrando, sarà una scena epica e voglio vederla all'infinito. Rido già immaginandola, penso che mi ucciderà, torno in camera a dormire ancora qualche ora, abbraccio Naira che si sveglia. 
"Dove sei andato?" Mi chiede aprendo un occhio con voce impastata.
"Fra un po vedrai." Le sorrido dandole un bacio sulla fronte. 
"Mhmh" mormora sistemandosi tra le mie braccia per poi addormentarsi. 
Mi addormento anch'io, dopo non so quanto delle urla mi svegliano all'improvviso, anche Naira scatta seduta con gli occhi preoccupati e assonnati, mi guarda e scoppio a ridere. 



Pov Marta
Un raggio di sole che entra dalla finestra mi disturba il sonno, così apro gli occhi, la prima cosa che noto è il profumo di Gabriele, ma considerando che impregna tutta casa quando se lo mette non mi preoccupo più di tanto, mi stiracchio ma qualcosa me lo impedisce, rimanendo con le braccia tese sopra la testa abbasso lo sguardo sulle mie costole e mi manca il fiato vedendo una mano che conosco troppo bene, giro la testa terrorizzata e quando vedo la sua sagoma sdraiata vicino a me urlo. Lui si sveglia di sopprassalto cadendo giù dal letto. 
"Chi è morto?" Urla pure lui spaventato.
"Che cazzo ci fai qui?!" Chiedo urlando. 
"Enrico mi ha detto di dirti che puoi considerarmi il suo regalo di benvenuto." Spiega sempre urlando. 
"Io lo ammazzo." Dico sottovoce, scatto giù dal letto ed esco in corridoio. 
"COGLIONEEEE! DOVE SEI?! IO TI AMMAZZO!!!" Urlo infuriata svegliando tutti che escono preoccupati.
Lo trovo in cucina che ride, mi avvento per picchiarlo ma scappa via, prima di andargli dietro trovo un mattarello, lo prendo e lo inseguo urlando:
"COGLIONEEEE, DALTONICO, STRONZO!!! FATTI VEDERE!" Lo vedo scappare in soggiorno lo raggiungo. 


Pov Naira
Mi alzo preoccupata dagli insulti urlati di Marta, quando mi appare davanti agli occhi la ragazza che cerca di pestare Enrico con un mattarello, ma il ragazzo si sta riparando dietro una sedia, mi sembra di vedere due uomini del medioevo con spada e scudo, sorrido, i pastori e i ragazzi si sono riuniti intorno alla scena e ridono.
"Che bello! Ora il coglione non sono più io ma lui." Dice Gabriele vicino a me. 
"Non cantare vittoria troppo presto coglione." Gli rispondo sorridendo. 
"Ufffa! Ma non sono coglione io!"
"Ohhh si che lo sei fratello." Simon lo corregge ridendo.
"Dobbiamo dividerli?!" Chiedo a Marco. 
"Se non vuoi diventare vedova direi di si!" Mi prende in giro. 
"Vai allora!" Lo incoraggio.
"Nono! Tuo ragazzo, tua migliore amica, tua responsabilità." Dice imitando un vucunprà. 
"Io sono momentaneamente disabile, quindi tuo migliore amico, tuo compito!" Controbatto.
"Che palleeeeee!" Conclude incamminandosi verso di loro.
"Scusate... io vorrei."
"Non ci provare! Lo ammazzo!" Lo interrompe Marta. 
"Devo dire che il mio regalo ti è piaciuto!" La stuzzica Enrico. 
"COGLIONEEEE!!!" Marta da un'altra mattarellata alla sedia.
Mi avvicino cauta, la chiamo dolcemente. 
"Marta, vita, ascoltami."
"Dimmi amore." Mi risponde fermandosi.
"Andiamo a fare una passeggiata a cavallo?!" Chiedo timida. 
"Ok, ma quando ritorno finisco di uccidere il tuo ragazzo!" Conclude minacciosa superandomi per uscire.



Pov Enrico
Siamo finalmente andati a lavorare, se ripenso alla scena inizio di nuovo a ridere. Io, Marco e Gabriele stiamo sistemando le balle di fieno, il biondo non ha più spiccicato parola da stamattina, Marco continua a guardarmi e ridere. Lavoriamo tranquillamente tutto il giorno, l'unica cosa che Gabriele mi ha detto è stata che stasera parlerà con Marta, menomale, pensavo non ci sarebbe mai riuscito, dovrei parlarle anch'io, ma so già che mi ucciderà prima di dirle ciao.
Abbiamo appena finito di lavorare, ho salutato Naira e ora sono sotto la doccia, mi ci voleva un po di acqua calda per rilassarmi,questi ultimi giorni sono stati davvero duri, vedo Naira triste per via del gesso, non lo vuole, si sente in gabbia, estranea al suo corpo e la capisco, ce la sto mettendo tutta per aiutarla, per strapparle un attimo di felicità, ma so che non succederà fino al giorno in cui le toglieranno tutta sta roba. Spengo l'acqua, prendo un asciugamano da legarmi in vita ed esco, vado in cucina a prendere un bicchiere di coca e sento la voce di Gabriele provenire dalla sala, mi avvicino un po per origliare qualcosa ma Simon e Marco arriviamo spaventandomi. 
"Lo sai che non si origlia?" Chiede Marco ridendo. 
"Non da solo!" Aggiunge Simon mentre si avvicinano anche loro e origliano con me.



Pov Naira
Sono sdraiata nel letto e mi annoio, mando un messaggio ad Enrico chiedendogli di venire qui, ho bisogno di lui, mi manca, si lo so! Viviamo insieme, ma lui lavora tutto il giorno e la sera è stanco, quindi si addormenta presto, non vedo l'ora di poter iniziare a lavorare con loro. Quando abbiamo deciso di aprire il locale ci siamo dati dei compiti: Lexy in sala a servire, la fidanzata di Silvio e la moglie di Aldo in cucina, i pastori da pecore e mucche e infine io e Marco dai cavalli, Angelo ci aiuta se abbiamo bisogno. I piani però sono cambiati quando è tornato Enrico, quando sono arrivati Marta e gli altri, adesso è solo un gran casino. Ma sono sicura che appena mi potrò muovere le cose si sistemeranno, mentre sono persa nei miei pensieri vedo Enrico entrare dalla porta con l'asciugamano in vita, rimango sorpresa dal suo fisico scolpito, con tutto quello che è successo non siamo più riusciti ad avere un attimo di intimità. Lo guardo imbambolata e lui sorride avvinandosi a me per poi saltare sul letto vicino a me e tendermi un braccio. Mi tira sul suo petto nudo e una scarica di brividi mi attraversa il corpo, penso che per quanto tempo passerà non smetterà mai di farmi questo effetto. 



Pov Marta
"Posso parlarti un attimo?" La voce di Gabriele mi arriva alle spalle, quella voce che amo, mi volto e incrocio il suo sguardo e per un attimo credo di crollare sotto il peso del sentimento che non ricambierà mai.
"Adesso mi parli?!" Mantengo freddezza e sarcasmo.
"Sì, Enrico mi ha aiutato a riflettere e vorrei parlarti."
"Dubito che qualcuno possa farti riflettere e tanto meno lui." Dico acida. 
"Ti prego, ascoltami." Continua. Gli faccio cenno di continuare.
"Bene, so cosa provi per me, anche se non sono sicuro sia ancora così dopo quello che è successo, ma se non è cambiato niente ti prego, fidati di me e dì di si a ciò che sto per chiederti." Fa una pausa e gli faccio cenno con la mano di andare avanti. 
"Marta,  vorresti provare a stare insieme a me?! Sono stato un coglione lo so ma."
"Cos'hai detto?!" Lo interrompo. 
"Ho detto se vuoi provare a stare insieme a me, sono stato un coglione lo so ma."
"No, non ho capito." Lo interrompo ancora, incapace di credere a quelle parole.
"Hai sentito benissimo Marta, so che sono stato un coglione, ma questo coglione ha bisogno di te, ti prego." Ho la bocca aperta, gli occhi sgranati pieni di lacrime, il mio cuore è impazzito, il respiro affannoso. Le parole sono incastrate tra le corde vocali. Non riesco a parlare. Gli mimo un si con la testa e lui sorride avvicinandosi a me per poi baciarmi, mi sembra di sognare,  eppure è tutto così reale, ho paura di aprire gli occhi e capire che sia tutto un sogno. 
"Ohhhhh, era quasi l'ora che ti dichiarassi!" La voce di Enrico mi spaventa e mi fa staccare da lui. Mi giro a guardare quell'essere che ha osato interromperci e ottengo uno sguardo vittorioso.
"Ora tolgo il disturbo." Dice ridendo e scomparendo in corridoio. 


Pov Naira 
Marta entra in camera mia come un uragano, parlando, saltellando, ridendo, urlando. Ma che le è successo? 
"Amore, amore, amore, non puoi capire cos'è successo!!!" Mi urla felice saltellando sul letto. 
"Che è successo?! Il tuo ragazzo è un grande!" 
"Cosa?! Ma se fino a 2 minuti fa volevi ucciderlo!" Rispondo ridendo. 
"Si ma poi Gabriele mi ha detto awawawaw!!!" Ok, è impazzita.
"Che ti ha detto?" Le chiedo. 
Mi spiega tutto con un sorriso a 32 denti, con una nuova luce negl'occhi, sono davvero contenta che finalmente il suo dolore per quel ragazzo troppo schizofrenico l'abbia abbandonata, sono contenta che finalmente la sua vita sia migliore, perché ha il ragazzo che ama e si allontanata da quel paese che le stava stretto. 



Pov Enrico
Oggi finalmente le tolgono quel maledetto gesso, siamo in ospedale e un'infermiera sta prendendo un flessibile per tagliarlo, il bianco candido originale è stato riempito di scritte incise da tutti:
'Questo non ti fermerà! -Silvio. 
Ti amo vita! -Marta.
Sono geloso! Solo io posso amarti! -io.
Dai principessa fra un po spaccherai il culo a tutti. -Marco. 
La prossima volta ti fa furba! Aldo.
Romeo ti morsicherà per averlo trascurato! -Nevio. 
Ma mandali tutti a fanculo! -Giacumassu. Ecc ecc.'
Una volta liberata l'infermiera le ricorda che potrà camminare con i chiodi, ma dovrà fare attenzione a dislivelli e scale, dovrà camminare con le stampelle o col bastone. Poi una volta passati 2 mesi toglieranno anche quelli e dovrà iniziare la fisioterapia, le ha anche fatto una ramanzina perché è salita a cavallo. Torniamo a casa dove troviamo tutti ad accoglierci, sono tutti felici di vederla quasi come prima, erano tutti preoccupati per lei, ormai siamo una grande famiglia e lei, che esclusa Marta è la più piccola, era la "figlia" di tutti i pastori e la sorella degl'altri ragazzi, abbiamo sempre cercato di proteggerla dai pericoli, ma la sua cocciutaggine ha sempre reso difficile questo compito. Finalmente la vedo sorridere di più,  è più leggera e spensierata. 


Pov Naira
La nostra famiglia sta per allargarsi ancora, oggi pomeriggio mi ha chiamato Crauto dicendomi se avevo un letto in più per lui.

Flashback 3 ore prima. 

"Ciao tesoro, hai un letto in più per un vecchio amico?!" Parla la voce maschile dall'altro capo del telefono. 
"Che succede culetto d'oro?" Chiedo preoccupata.
"Ho litigato a  a morte con mio padre che mi ha sbattuto fuori da casa mia! Te ne rendi conto??!!" Lo sento innervosirsi. 
"Mi dispiace tesoro, ne parlo con gli altri e ti chiamo." 
"Ok, tranquilla, io intanto preparo le valigie, al limite chiamo qualcun altro." Conclude chiudendo la chiamata. Mi alzo e riunisco tutti in sala, gli spiego tutto nei minimi dettagli, poi aspetto una loro risposta che non tarda ad arrivare, è positiva, anzi direi che non vedono l'ora di avere un altro coinquilino. Lo richiamo e confermo, mi dice che arriverà verso le 8.

Presente.

È appena arrivato e tutti lo salutano calorosamente, Marta e Gabriele ormai dormono insieme, quindi c'è una stanza libera, ce lo accompagno e poi gli facciamo fare un tour di casa, quando torniamo nelle nostre rispettive camere ormai sono passate 2 ore, Enrico si sdraia sul letto ed accende la TV. Mi metto vicino a lui e cerco di dormire. 
"FUORI DI QUI!" Le urla infuriate di Marco non me lo permettono. Ci guardiamo preoccupati e ci alziamo per andare a vedere a chi sono riferite.
"Ti prego, ho bisogno di parlargli." Una voce femminile singhiozza e mi da l'impressione di conoscerla. 
"NO! FUORI!" Continua imperterrito il moro. Quando sbuchiamo dalla sala e vedo chi è davanti alla porta mi si gela il sangue, Arianna sta piangendo pregando Marco di farla entrare ma lui non ne vuole sapere. 
"Che succede?" Domanda Enrico. 
"Ti prego, ho bisogno di parlarti." Continua la ragazza tra le lacrime. 
"Sono qui." Risponde il biondo tramutando il viso in una maschera gelida, quasi non lo riconosco e mi fa paura. 
"Posso entrare?"
"No! Esco io." Conclude lanciandomi un'ultima occhiata  prima di superarla e uscire. 
È passata mezz'ora e di lui non c'è traccia, inizio a preoccuparmi e Marco notandolo mi si avvicina e mi abbraccia.


Pov Enrico
"Che.cosa.vuoi?" Chiedo duro, il solo vederla mi da la nausea. 
"Devo parlarti."
"Grazie a sto cazzo, sai dire solo queste due parole?"
"Ti prego, cerca di calmarti."
"Calmarmi?! È già tanto che sia qui, quindi o parli o me ne vado."
"Ok, ma non sarà una bella notizia."
"PARLA." Ringhio furioso. 
"Sono incinta." Inizia a piangere stringendosi le mani in grembo.
"E perché dovrebbe interessarmi?!" Chiedo.
"Perché sei tu il padre." Spiega fredda.
"Ahahah! Bel tentativo, ci ho quasi creduto, se non fosse che non ti ho mai toccata." Cambio il tono di voce da ironico a tagliente. 
"Eri ubriaco, la sera del compleanno di Tomas." Continua. La guardo incredulo, in effetti non mi ricordo molto di quella sera, ma la mattina mi ricordo di essermi svegliato vestito.
"Non ti credo." Sputo acido.
"Ho fatto il test di paternità, non ci sono dubbi." Mi porge un foglio spiegazzato, lo prendo e lo apro con un terrore che non so se riesco a nascondere. Su di esso ci sono scritte un sacco di parole tecniche e poi una frase che mi fa mancare l'aria: 'in base al test del DNA, risulta che il padre biologico sia il Sig Enrico.' Rileggo quella frase per almeno due minuti di orologio, poi una rabbia cieca mi attraversa.
"E si può perché non me lo hai detto prima?!" Le urlo in faccia. 
"Perché non ne ero sicura, quando ho fatto il test pensavo fosse del mio attuale ragazzo, così ho deciso di fare il DNA ed è risultato che eri tu!" Mi punta un dito contro.
"Allora crescitelo con la tua dolce metà e rimani fuori dalla mia vita!"
"Mi ha lasciato quando ha saputo che non era lui il padre! Crede che l'abbia tradito!" Urla esasperata.
"Non me ne frega un cazzo! Crescitelo da sola, abbandonalo, fallo adottare, uccidilo, fai il cazzo che vuoi non mi interessa, ma sta fuori dalla mia vita! Se mai vorrò diventare padre, lo diventerò del bambino che porterà in grembo Naira, sono stato chiaro?!" Stringo i denti e la guardo infuriato.
"Se starà ancora insieme a te quando lo saprà!" Mi minaccia. 
"Non ti preoccupare, stasera glielo dirò." Mi volto per andarmene quando mi blocca. 
"Spero sarai felice con lei, pensavo fossi un uomo e invece sei solo un ragazzino viziato che non ha imparato niente crescendo con i genitori separati!" Ora la uccido!
"Sentimi bene brutta puttana, avrò anche sbagliato a non stare attento, ma tu quella sera eri sobria, quindi avresti potuto pensarci al posto mio. Punto primo. Punto secondo, dalla mia famiglia cos'ho imparato e cosa no sono cazzi miei e tu non sei un cazzo di nessuno per poter giudicare. Punto terzo, ti ripeto, stai lontano dalla mia vita o non ci penserò due volte a darti una lezione e questa non è una minaccia, è una promessa. In ultimo, fanne cosa vuoi del tuo fottuto bambino!" Mi volto e me ne vado. Quando entro è tutto immerso nel silenzio, sentendo la serratura scattare, i miei coinquilini si sono sporti dalle camere per vedere se fosse tutto apposto. Il mio sguardo si posa su Naira che mi sorride, ricambio anche se so che fra qualche minuto quel sorriso si trasformerà in lacrime e che forse sarà l'ultima volta che la vedrò. 



Spazio autrice 
Ta da da dannnn! Che colpo di scena! Non età previsto ma mentre scrivevo mi è balenata l'idea. :) spero vi piaccia :) vediamo che ci sono anche 2 Pov Marta, beh, li ho messi perché metteva male descrivere quelle scene sotto gli occhi degli altri. E poi questa splendida ragazza avrà un ruolo fondamentale nella vita di Naira ed Enrico e nella loro relazione.  Un abbraccio isy_94. 
  
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