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Autore: Subutai Khan    08/03/2014    4 recensioni
Quando trovi un'iniziativa su una comunità di Live Journal e ti senti spinto a scrivere su uno dei videogiochi a cui hai giocato più volentieri negli ultimi anni.
Si prevede pioggia di angst e interiora, intervallata da sprazzi di ghigna incontrollate.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Makoto... Naegi?.
Personaggi: "Makoto Naegi" e un po' di altri.
Generi: commedia, comico.
Traccia: Dangan Ronpa, Tutti, A Fine Giornata. Scritta per il Limitaprompt della Piscina di Prompt, con la limitazione una storia che racconti di come i personaggi – che, smesso il loro ruolo, sono solo attori dietro le quinte del fandom – commentino questa o quella scena saliente in cui hanno recitato.

“E stooooooooooop! Ottimo lavoro, ragazzi. Per oggi basta così”.
E anche questa è fatta. Giornata particolarmente stancante, oggi. Ridacchio ripensando a quando ero un po’ più piccolo e ingenuamente credevo che fare l’attore sarebbe stato un mestiere di tutto riposo. Cosa pretendete? Un ragazzino vede gente figa alla cerimonia degli Oscar e pensa che quello è il lavoro più bello, sbrilluccicoso e meglio retribuito del mondo. Poi ti accorgi che esistono le comparse e quelli che recitano solo nelle pubblicità.
Non sono messo proprio così male, visto che qui interpreto il protagonista, ma il livello non è poi troppo più alto.
“Makoto! Makoto! Aspettami” sento una voce familiare alle mie spalle. E non posso trattenermi dal sorridere.
Neanche faccio in tempo a voltarmi che qualcosa, o meglio qualcuno, mi afferra per il braccio.
Oh, ciao Kyouko.
Sì, per una strana casualità ognuno di noi ha il nome del personaggio che interpreta. Se questa fosse una storia, si potrebbe tranquillamente accusare il suo autore di essere pigro e di non avere la sbatta di inventarsi dei nomi.
“Mamma mia, oggi è stato un parto” dice allegra mentre si struscia un po’ addosso a me. Non essere troppo espansiva, te l’ho detto che il tuo costume di scena lo trovo sin troppo sexy e potrei perdere i freni inibitori. Specialmente la cravatta.
Stiamo assieme da poco dopo l’inizio delle riprese. Potete invidiarmi, lo capisco. E soprattutto credo che sarebbero felici di saperlo le orde di shipper assatanate che sicuramente cominceranno a costruirsi i castelli in testa quando vedranno i nostri due personaggi interagire. Il regista è un gran furbone e ha seminato qua e là hint non indifferenti, vecchio marpione che non è altro.
“Beh, oltre alla scena della mia esecuzione abbiamo dovuto girare quella della tua...”.
“Pure la stessa, tsk. Kodaka, sei proprio un tipo senza verve”.
“Senza verve lo scrittore del gioco da cui è tratto questo film? Ma ne sei sicura? Sicura sicura? No, perché sarò tardo io ma un’esecuzione come quella di Mondo me la sogno la notte...”.
E ride, ammettendo che in effetti non è proprio cosa comune. Trasformare un essere umano in una vaschetta di burro è sintomo di malattia mentale, secondo la mia modesta opinione.
“Basta parlare di morte e budella” mi interrompe sul nascere mentre sto per fare altri esempi “Piuttosto, perché io e te non ce ne andiamo da qualche parte? Ho un discreto languorino”.
“Volentieri. Ma senti, ti scoccia se non siamo soli? Avevo promesso a Sakura e a Taeko che si sarebbero potute aggregare...”.
Ed eccola, sento arrivare l’ennesima frigna made in Kyouko: “Ma uffaaaaaaa! Volevo una cosuccia intima e romantica!”.
“Con una pizza da Pizza-La? Hai pretese un po’ troppo alte, ragazza mia”.
Mette quel suo adorabile broncio, ben sapendo che sta cercando di farmi desistere. Ma non sarebbe giusto scaricarle così, non mi va.
“Dai, ti prometto che la prossima volta saremo soli soletti. E chissà, potremmo anche allungare un po’ la pausa e dedicarci a qualcosa di più piacevole...” alludo, sfoderando lo sguardo infido che lei soffre terribilmente. China il capo sconfitta, concedendo la disfatta solo a patto che la prossima volta non si debba sgarrare.
“Te lo giuro, nessun ficcanaso potrà frapporsi nella nostra cenetta a lume di tovagliolo”.
“Sei un cretino, Makoto!” sghignazza, con tanto di buffetto sulla spalla.
“Grazie del complimento. Aspettami qui, le recupero e poi ci avviamo”.
“Ma come, andiamo così?”.
“Non siamo attori di porno, non dobbiamo per forza toglierci gli abiti che usiamo sul set”.
Cercando cercando, mi capita di incrociare Aoi mentre entra nel suo camerino. Quella ragazza è l’esatto opposto del personaggio che interpreta: come una è solare e allegra, così l’altra è adombrata, cupa e di poche parole.
Chi ha fatto il casting, Doraemon?
Decido di buttar via un po’ di fiato provando ad invitarla. Tanto uno in più uno in meno non cambia, no?
“Ehi Aoi, ciao! Io, Kyouko, Taeko e Sakura stiamo...”.
“No”.
...
Va bene.
La supero senza sprecare ulteriore tempo, sarebbe davvero insensato insistere.
Per fortuna ci metto poco e in breve siamo tutti e quattro lanciati all’avventura.

“E così hai di nuovo perso tutto al pachinko?”.
“Non dirmelo, guarda. Mi chiedo a chi è venuta la brillante idea di farmi interpretare la Super Gambler, negata come sono con i giochi d’azzardo”.
“Tralasciando il fatto che a volte ho i tuoi stessi dubbi... evidentemente hanno sufficiente fiducia nelle tue doti d’attrice e nella capacità di rendere il personaggio realistico. E, lasciatelo dire, in quello fai un lavoro più che buono”.
“Beh, grazie Makoto”.
“Scusa se mi permetto, ma se sai di essere scarsa perché continui a buttarci i tuoi soldi?”.
“...Kyouko, sempre con la dolcezza di un bulldozer tu”.
“Oh senti, è una curiosità legittima. Trovo poco furbo pisciare il proprio stipendio in qualcosa che non ti darà in cambio nulla”.
“Perdonate se mi intrometto, ma questa volta devo proprio dare ragione a Kyouko. Mi sembra francamente stupido spendere in questa maniera dissennata i soldi guadagnati con tanta fatica e dedizione sul luogo di lavoro. Non sarebbe più saggio metterli da parte, o cercare di farli fruttare in qualche modo?”.
E con queste parole ogni possibile domanda sul procedimento di selezione del cast va a farsi friggere, perché Sakura Oogami è qui davanti a noi in questo momento. È assolutamente identica, austera e seria come colei a cui dà vita sulla pellicola.
E in realtà anche Taeko è meno fuori luogo di quanto possa apparire ad una prima occhiata, perché lo sguardo assassino che le sta rivolgendo di sbieco ogni tanto emerge prepotente anche in Celestia Ludenberg.
“Su su, signore. Non serve litigare per così poco” tento di fare da paciere. Non le ho chiamate per vederle prendersi a male parole, o peggio. E anzi, ho rinunciato alla mia intimità per voi. Sarebbe carino da parte vostra non mandare tutto a carte e quarant’otto.
“Non ci posso fare nulla se ho il vizio del gioco. È praticamente una malattia, lo sapevate questo?”.
“Dalle malattie si può guarire, specie quando non sono mortali”.
“Ebbasta morte, su! Lavoriamo a stretto contatto con quella parola tutto il giorno, almeno nel tempo libero vorrei non doverci pensare”.
“Sono con la mia ragazza” sentenzio, cercando di suonare definitivo. E, al contrario del mio personaggio, riesco a metterci la giusta dose di forza. Ogni possibile motivo di maretta viene scongiurato e possiamo proseguire pacifici il nostro pasto.
Gnam gnam. Niente male questa pizza.
“Lorsignori permettono?”.
Alzo la testa dal piatto, avendo vagamente riconosciuto la voce ma...
Uh. Sono Mondo e Chihiro.
“Per me non c’è problema” rispondo, onesto “Ragazze?”.
Nessuna ha da ridire, quindi i due si aggiungono al nostro gruppetto.
“Avete già pranzato?”.
“A dire la verità no, ma è per colpa mia. Oggi ho... ecco, non è facile per me parlarne...”.
Ci accontentiamo del silenzio, sappiamo che la timida Chihiro non ha particolare piacere a parlare dei suoi problemi prettamente femminili. Eh già. Il maschio Chihiro Fujisaki, che inizialmente si spaccia per una donna, è impersonato da una donna.
“No, non è niente del genere. La colpa è mia, mi sono attardato nel cambiarmi finite le riprese” la protegge Mondo. Molto cavalleresco il suo comportamento, lo devo ammettere. Forse dovrei imparare da lui su come si trattano le fidanzate.
Ogni tanto faccio ancora fatica ad associare al rozzo, burbero e collerico Mondo Oowada il gentiluomo che in questo momento sembra fare le fusa nella direzione della sua dolce metà. Anche se un po’ la pettinatura a banana aiuta, perché nonostante le differenze pare che se la porti dietro fin dai tempi del liceo e ne sia visceralmente affezionato.
DRIIIIIN. DRIIIIIN.
Ueh, chi è che stressa adesso?
Sul display appare... Touko.
Non mi dire che...
“Pronto?”.
“Aiuto! Aiuto! Qualcuno mi salvi!”.
“Touko? Tutto... tutto bene?”.
“No che non va bene! Quel pazzo infoiato di Byakuya sta cercando di strapparmi i vestiti di dosso!”.
Santi kami, devo decidere se è peggio il film che stiamo girando o la vita che sto vivendo.
   
 
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