Corragioso. E molto, molto
orgoglioso.
Non c'era altro modo per definire Inghilterra, quel piccolo adorabile
teppistello, troppo orgoglioso per ammettere, a se stesso e agli
altri, di aver bisogno d'aiuto.
Era stato coraggioso perchè da solo, con un Russia troppo
impegnato a terrorizzare i Paesi Baltici e un'America intento ad un
autocelebrarsi, era riuscito a proteggere il suo popolo dall'attacco
aereo tedesco e a preparare un controattacco.
Molto, molto orgoglioso perchè, nonostante stesse soffrendo
atrocemente per Londra, continuava a rifiutare categoricamente l'aiuto
che il francese cercava di dargli.
Ma sapeva benissimo che Inghilterra non ce l'avrebbe fatta a resistere
ancora a lungo, non con settimane di sonno arretrato e cicatrici che
stentavano a rimarginarsi.
Per questo non si sorprese di trovarlo addormentato sul lettino del
bunker, stremato.
'' Mon amour, prometto che mentre dormirai ti
terrò la mano
'' sussurrò Francia all'orecchio dell'inglese,
mentre quest'ultimo era ormai
sprofondato tra le braccia di Morfeo, in un sonno che sembrava tutto,
fuorchè
naturale.
E durante quella lunga notte, Francis mantenne la sua promessa e non
lasciò
mai, nemmeno per un attimo, la mano di Arthur.
( 183 parole)
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