Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: Ila_Chwan22    08/03/2014    1 recensioni
Tutti sanno che in natura esistono quattro elementi, quali l’acqua, il fuoco, la terra e l’aria, pero c’è anche chi afferma che esista anche un quinto ,ossia il misterioso e leggendario QUINTO ELEMENTO. Secondo alcuni studi e ricerche condotti da storici, archeologi e letterati questo fantomatico Quinto Elemento esisterebbe però molti hanno dato diverse interpretazioni sulla sua natura,quindi non si sa di preciso che tipo di elemento sia. Nonostante queste diverse opinioni sulla natura di tale elemento, una sola cosa metteva tutti d’accordo: la sua esistenza e le sue abilità superiori rispetto a quelle degli altri noti elementi. Però dopo secoli e secoli di ricerche e studi sembra che alla fine il Quinto Elemento sia stato individuato: i poteri e il suddetto elemento sono incanalati in un antico manufatto che si trova in un vecchio tempio vicino al mare delle Isole Antille,però il luogo era difficilmente accessibile e raggiungibile. Infatti tale impresa risultò molto pericolosa ed insensata agli occhi di molti che ci provarono,così la ricerca venne abbandonata e la leggenda cadde nell'oblio ...
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Max è matto!Max è matto!È completamente matto!!”dissero dei bambini prendendo in giro un bimbo un po’ grassottello e dai capelli castano chiaro.
“Non è vero,smettetela di chiamarmi ‘matto’!”rispose quest’ultimo.
“Lo sanno tutti che gli Elementi della Natura non esistono e sono solo roba inventata nelle favole che ci raccontano prima di andare a dormire!”disse brusco il capo della combriccola.
“Non è vero!!!Io ho letto che esistono, solo che nessuno si è mai impegnato a trovarli davvero!!”disse di rimando il piccolo Max agitando le braccia.
“Ma smettila,Max matto!”rispose il gruppo intero allontanandosi.
“Insultatemi pure quanto vi pare,ma vi giuro che un giorno troverò gli Elementi e vi ricrederete!”esclamò il piccolo Max con gli occhi grondanti di lacrime mentre stringeva il suo zainetto tra le braccia.

«Maaax,tesoro!Svegliati!~»disse una gentile voce femminile verso un moretto ancora addormentato con un libro in mano.
«Altri cinque minuti,mamma!Non voglio andare a scuola!»piagnucolò nel sonno Max girandosi dal lato opposto del letto e coprendosi la testa col cuscino.
«Schiocchino,ma io non sono la tua mamma!Sono io,la tua dolce fidanzata Michelle!~»disse allegramente una pel di carota riccioluta indicando il suo visino sorridente.
«Ah!Sì,è vero … è da un bel po’ che non vivo più coi miei,yaaaaaawn!»sbadigliò rumorosamente Max alzandosi in piedi e grattandosi sotto il mento: aveva i capelli arruffati ed indossava un pigiama azzurro chiaro con delle spirali blu scuro sopra,ai piedi aveva delle buffe pantofole peluche che Michelle gli aveva regalato 2 anni fa per il loro anniversario di fidanzamento. Qualsiasi altra donna vedendolo conciato a quel modo avrebbe avuto un ulteriore motivo per non avvicinarsi a lui,ma nel caso di Michelle non era così visto che adorava Max a prescindere da cosa indossasse o facesse. Il loro fidanzamento era avvenuto nel modo più strano di tutti, ossia durante il ballo scolastico di 7 anni fa: Michelle era rimasta senza cavaliere perché quest’ultimo l’aveva piantata in asso per un’altra dama usando una scusa banale che la poverina si bevve e non si arrabbiò con lui. Quel giorno anche Max era andato al ballo ma da solo con la speranza di poter vedere il suo amico Lionel con cui scambiar quattro chiacchiere. Arrivato al momento del lento,Max vide tante coppie ballare mentre Michelle era seduta in un angolino della sala tutta sola ed intristita così si avvicinò a lei e si misero a parlare … da quel giorno Michelle si appiccicò a lui come la gomma da masticare e lo riempiva di carinerie,convinta di aver trovato un fidanzato dolce e carino. Peccato che lei fosse una svampita di quelle all’ennesima potenza e non avesse capito che Max quelle qualità non le possedeva,così il cieco amore le faceva vedere pregi al posto di difetti.
«Che ore sono,Michelle?»disse ancora insonnolito Max dirigendosi in bagno per lavarsi la faccia e pettinarsi.
«Sono le 10,tesoro mio!»disse allegra lei mentre sistemava il letto del ragazzo che nel giro di due secondi cominciò a vestirsi frettolosamente.
«Oh,accidenti!Perché non me l’hai detto subito!Ora farò tardi in biblioteca ed il proprietario mi farà una tiritera più lunga delle altre volte!»sbraitò Max infilandosi le scarpe e contemporaneamente pettinandosi.
«Maxi caro,guarda che ti ho chiamato già 4 volte,però tu non davi segni di vita …»disse con la goccia Michelle innocentemente.
«Michelle,che tono di voce hai usato per chiamarmi?Lo stesso che si suppone fosse la quinta volta,forse?»chiese Max alzando un sopracciglio e dirigendosi in cucina.
«Beh … ecco,sì,Maxi caro.»sorrise allegra lei mentre lui avrebbe tanto voluto arrabbiarsi ma non poteva perdere altro tempo e si preparò velocemente dei toast con burro e marmellata.
Michelle poi scese le scale con calma e si mise ad osservare Max che andava di fretta nel fare le cose.
«Dovevo dirti una cosa però adesso non riesco a ricordare,Maxi caro …»disse lei poggiando il dito vicino alla testa.
«Me lo dirai quando torno,Michelle,ora devo scappare!Ciao!»disse Max correndo fuori dalla porta mentre lei lo salutò sorridendo rientrando in casa.
“Chissà cos’era quella cosa che dovevo dirgli … mmm …”pensò Michelle mentre faceva i piatti e sistemava ogni cosa nella credenza o nei cassetti della cucina.
Dopo qualche secondo Michelle scioccò le dita e disse allegra:«Ma certo!Prima che Max si svegliasse hanno telefonato dalla biblioteca per dirgli che oggi erano chiusi a causa di un lutto nella famiglia del proprietario!»
Si sentì bussare alla porta e quando la pel di carota aprì si trovò di fronte il fidanzato con la faccia seria e seccata.
«Michelle?C’è qualcosa che dovevi dirmi prima di uscire?~»disse con fare apparentemente gentile Max rientrando in casa.
«… scusami tanto,Maxi caro.»disse lei scusandosi e abbassando lievemente il capo verso Max arrabbiato.
«Fa’ nulla,Michelle … ma almeno potevi dirmelo che avevano chiamato dalla libreria!»disse Max sedendosi sul divano e poggiando la giacca sul bracciale.
«Beh … io ci ho provato,ma tu quando vai di fretta non dai mai il tempo di far dire altro al tuo interlocutore,tesoro …»disse lei sorridendo e sedendosi vicino vicino a lui.
«Ancora mi chiedo come fai a sopportarmi,Michelle?»disse Max poggiando il mento sulla mano e tirando un piccolo sospiro di stanchezza per la maratona di pochi minuti fa.
«Ma che domanda sciocca che mi fai,Maxi caro!L’amore che provo per te mi fa dimenticare tutti i tuoi difetti!»disse allegra Michelle abbracciandolo.
«Cosa c’entra l’amore con quello che ho detto poco fa?!»sbottò Max confuso.
La tasca di Max vibrò e lui prese il cellulare per rispondere:«Pronto? … Ehi,ciao,Lionel!Era ora che mi chiamassi!Oggi ho la giornata libera e possiamo lavorare al nostro progetto senza problemi!... Come?Stamattina non puoi?Allora oggi pomeriggio sei libero? … Grande!Allora ci risentiamo più tardi,amico!»poi chiuse la chiamata e si diresse in camera sua tutto euforico.
«Uffa!Ma perché invece di pensare solo a lavorare non mi porti a passeggiare mano nella mano come fanno gli altri fidanzati?!»sbuffò imbronciata Michelle agitando le braccia in aria.
Peccato che la poverina non verrà mai accontentata fino a quando Max non riuscirà a raggiungere il suo obiettivo …
Max aveva un grande nonché difficile traguardo da raggiungere: trovare il luogo dove dimoravano gli Elementi della Natura. Sin da piccolo tutti lo prendevano in giro perché credeva a certe “favole inventate e sciocche”e lui rispondeva che aveva le prove contro tutti quegli insulti,ma sfortunatamente non erano sufficienti per far ricredere le persone che lo schernivano. Così un giorno, per puro caso, in biblioteca Max s’imbatté in vari libri che parlavano degli Elementi della Natura,descritti come delle entità quasi divine che incarnavano acqua, terra, fuoco e aria. Ognuno di questi Elementi aveva il compito di mantenere l’equilibrio tra la natura ed il mondo degli uomini, però molti millenni fa tale equilibrio venne incrinato dalla diffidenza degli uomini verso queste entità che pur di non intraprendere guerre inutili diedero vita ad una nuova entità in grado di guidare sia gli uomini che le entità naturali stesse,detta QUINTO ELEMENTO. Per dar vita a questo Elemento le quattro entità naturali combinarono i loro poteri per creare un antico manufatto dal quale venne originato poi il Quinto Elemento. Malauguratamente su questo nuovo elemento non si sa nient’altro date le diverse interpretazioni riguardo la forma del manufatto e la tipologia di abilità del Quinto Elemento,però tutti gli studi e ricerche fatti al riguardo sono concordi nell’affermare che la posizione del manufatto è nel mare delle Antille,all’interno di un antichissimo tempio che si vocifera custodito dalle altre 4 entità naturali.
“Io riuscirò in questa ardua impresa!Riuscirò a trovare gli Elementi della Natura ed il tempio!”giurò a sé stesso Max mentre raccoglieva altre informazioni da internet e dai libri presi in prestito in biblioteca alcuni giorni fa.“Nessuno mi darà più del pazzo o dello svitato!”
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: Ila_Chwan22