Sono sempre stata una ragazza solare, gentile e disponibile con tutti.        
Ma questa fottuta malattia mi ha cambiata. Ora sono scontrosa e acida.
La verità è che sono così per mia scelta. Penso che, se magari, faccio la
stronza con tutti nessuno poi ci starebbe male se me ne andassi.
Ma mi presento: sono Paola, ho 16 anni e ho un fottutissimo tumore al polmone destro.
Ormai lo so da qualche mese e domani prenderò quell’aereo che mi porterà in quell’
ospedale, da cui probabilmente non uscirò mai. Quando ho saputo del tumore e delle
possibilità di sopravvivere che avevo, abbandonai tutto. Mi chiusi in me stessa e mi
rifiutai qualsiasi tipo di contatto umano. Tanto sapevo che, anche ammesso che
qualcuno si fosse avvicinato a me, l’avrebbe fatto solo per pena. Per pietà. Come
se la loro compassione potesse fare qualcosa. No, cazzo, no! Molto probabilmente
morirò a soli 16 anni! Ho fatto solo un decimo delle esperienze che avrei dovuto fare!
Ho sempre il fiatone e quando tossisco esce sangue.


Ma ho deciso che, prima di andarmene voglio raccontarvi la mia storia.
 D’altronde non capita a molti di trovare, in ospedale, delle persone così speciali.