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Autore: Princess Kurenai    09/03/2014    1 recensioni
A volte Killian tendeva a dimenticarsi che per quanto Baelfire riuscisse ad apparire maturo e serio, era e restava un quindicenne in una terra incantata, lontano dal padre che lo aveva abbandonato e senza una madre. Per quel motivo quando si rese conto di essere diventato una sorta di ‘figura paterna’ per il ragazzo non si lamentò più di tanto. E sempre per quello stesso motivo non era mai in grado di trovare il coraggio di scacciarlo via dalla sua cabina durante le notti più fredde dell’Isola che non c’è, quando perfino in mare aperto giungevano i lamenti dei bambini che, dopo il calar del sole, sentivano la mancanza dei propri genitori.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baelfire, Killian Jones/Capitan Uncino, Neal Cassidy/Baelfire
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Anything to make you stay
Fandom: Once Upon a Time
Personaggi: Killian “Captain Hook” Jones, Baelfire
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: Oneshot, Pre-Slash, Underage, Missing Moments
Conteggio Parole: 610
Note: 1. Istinti pedo portatemi via XD
2. Questa coppia mi piace sempre di più** e… btw è la prima fic che scrivo su questo fandom *lancia coriandoli*
3. Come sempre la dedico al mio amore<3
4. Se ve lo chiedete... no: non è betata XD

A volte Killian tendeva a dimenticarsi che per quanto Baelfire riuscisse ad apparire maturo e serio, era e restava un quindicenne in una terra incantata, lontano dal padre che lo aveva abbandonato e senza una madre. Per quel motivo quando si rese conto di essere diventato una sorta di ‘figura paterna’ per il ragazzo non si lamentò più di tanto. E sempre per quello stesso motivo non era mai in grado di trovare il coraggio di scacciarlo via dalla sua cabina durante le notti più fredde dell’Isola che non c’è, quando perfino in mare aperto giungevano i lamenti dei bambini che, dopo il calar del sole, sentivano la mancanza dei propri genitori.
« Inizio a pensare che tu ti stia approfittando un po’ troppo della mia ospitalità, ragazzino», mormorò, facendo però spazio al giovane che si era avvicinato lentamente al suo giaciglio.
« Ti mancherei, pirata», commentò in risposta Bae con una piccola risata nervosa, prendendo posto sul letto. Si coprì con un piccolo brivido, e muovendosi sotto le coperte si spinse contro il corpo dell’uomo alla ricerca di un po’ di calore.
« Generalmente preferisco altre compagnie nel mio letto», ribatté Killian.
« Non vedo altre compagnie possibili su questa nave, Capitano», bofonchiò il ragazzo alzando lo sguardo sul pirata e piegando le labbra in un lieve sorriso più tranquillo.
Quella sua espressione, tinta di quell’innocente malizia tipica degli adolescenti, riportò alla memoria di Killian il volto di Milah, costringendolo quasi a mordersi l’interno della guancia per riscuotersi da quella visione così inopportuna ed altrettanto dolorosa.
Baelfire non era Milah, si disse. Era appena un quindicenne - nonché figlio della sua defunta compagna. Ma nonostante tutto, non poté fare a meno di rendersi conto che lentamente quel ragazzo stava prendendo il posto della donna, perché con la sua sola presenza era stato in grado di riempire di nuovo le sue giornate - che prima del suo arrivo erano state occupate solamente dalla vendetta.
In quel momento, pur detestando con tutto se stesso il Coccodrillo per aver ucciso la sua Milah, Killian non sentiva più quella sete di sangue che lo aveva nutrito in quegli ultimi tempi. Si sentiva semplicemente più interessato al benessere e alla protezione di Bae.
Scosse un poco il capo, costringendosi poi ad allontanare quei pensieri fino ad emettere un rumoroso sospiro.
« Se solo tu fossi una graziosa fanciulla», commentò fintamente dispiaciuto, allungando la mano sui capelli di Baelfire per scompigliarli.
Il ragazzino ridacchiò quieto prima di scostare la mano del pirata e sollevarsi quel tanto che bastava per posare le brevemente labbra su quelle di Killian, il quale, stupito per l'intraprendenza del giovane, non ebbe né il tempo di allontanarsi né di rispondere a quella lieve carezza.
Infatti Bae si allontanò quasi subito, riprendendo posto accanto all’uomo come se non fosse accaduto niente... riuscendo incredibilmente a lasciare il pirata senza parole - cosa praticamente impossibile.
« Grazie», sussurrò il ragazzo dopo qualche momento di silenzio, strappando a Killian un nuovo sospiro e l’assurda certezza che avrebbe fatto di tutto pur di impedire a Baelfire di andare via.
« Cosa devo fare con te, Bae?», commentò abbassando la voce ed allungando la mano sulla candela posata sul comodino. La spense con l’indice ed il pollice, facendo calare nella cabina l’oscurità - resa meno profonda dalla luce della luna.
« Quello che stai facendo... va benissimo, Capitano», rispose Bae piano, lasciandosi lentamente abbracciare dalla stanchezza e dalla mancanza di sonno.
Killian sorrise nel buio, ed immergendo ancora le dita nei morbidi capelli del ragazzo - come se l'oscurità potesse nascondere quella piccola dolcezza che in un'altra situazione non si sarebbe mai concesso -, tentò a sua volta di addormentarsi e di rimandare al giorno dopo dubbi, certezze e sensi di colpa.

 

   
 
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