Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |      
Autore: BadInTheWorld    09/03/2014    0 recensioni
Un viaggio di un uomo. in una strana landa desolata, come unico edificio una torre di cristallo, un viaggio cercando di scoprire come tornare a casa e cercare di scoprire se stesso.
Genere: Horror, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avevo camminato a lungo e d’improvviso mi trovai d’innanzi a una strana costruzione in cristallo senza porte ne finestre.
O almeno, questa sembrava la mia prima impressione su quella strana costruzione, non riuscivo a ricordare come fossi arrivato li,
quell'enorme edificio si ergeva imponente al centro di una radura fredda e desolata, il paesaggio mi ricordava un che di desertico e di nostalgico.
Decisi comunque di dare un occhiata all'edificio incuriosito dalla sua strana conformazione,
i cristalli producevano un piacevole effetto ottico che faceva risaltare la mia pelle candida con il blu più intenso che io avessi mai visto,
blu come il cielo sopra di me, blu come il cobalto.
Decisi di toccare la struttura, non so dirvi perché, quel blu intenso mi aveva come stregato, probabilmente frutto di questa area surreale che mi avvolgeva.
Appena appoggiai la mia mano sulla superficie, la parete si alzò come la porta del mio garage, senza proferire alcun rumore,
un po’ intimidito e ancora confuso decisi comunque di entrare per cercare di scoprire dove fossi capitato.
L’interno della costruzione aveva un aria ancora più surreale di quella che potevo respirarne fuori,
un atrio immenso si mostrò ai miei occhi, cristalli di quel blu intenso si ergevano da ogni parte nella struttura a limitare i miei spostamenti,
solo un piccolo corridoio sulla mia destra sembrava fosse la strada più adatta senza cercare di passare attraverso quelle “felci”.
Notai di fronte a me delle scale, scale ignote, sorrette sempre da cristalli, accanto ad esse si poteva leggere un incisione
con scritto semplicemente “Truth”.
Con il cuore in gola ormai decisamente turbato da quello strano luogo decisi di salire.
Le scale mi condussero in un corridoio lunghissimo, con inciso su una parete le parole:”Who is the M.?"
non so dirvi per quanto avevo salito quelle maledette scale; erano minuti o forse ore.. ero ormai arrivato in quello strano posto da poche ore
o forse erano minuti e perché no, giorni?
No, non dovevo perdere la testa, decisi che per il momento non era importante pensare al quando e al come fossi arrivato li
ma a come tornarmene a casa e lasciare quel maledetto inferno.
Percorrendo il corridoio, a intervalli quasi regolari potevo notare dei quadri fissi alla parete. Sembravano dei tratti della vita di un uomo,
iniziando dalla sua nascita, al primo giorno di scuola e persino a qualche bacio con delle ragazzine,
l’ultimo di essi doveva riguardare un avvenimento triste,
in quanto quell’uomo era rannicchiato in una stanza con di fronte uno specchio.
Il tizio ritratto su quei quadri aveva una faccia davvero anonima, una di quelle persone che nel mondo vengono confusi nella massa,
delle ruote degli ingranaggi della nostra società. .
Mi bloccai davanti ad una porta, su di essa vi era inciso un piccolo testo.

“L’uomo, un essere magnifico attratto per indole al male, esso ne è fabbricatore tanto quanto le api lo sono del miele. La via della rettitudine può essere quindi corrosa e distorta dalle fantasie e dai desideri più torbidi dell’essere umano, essi fanno marcire l’animo e sono lo sfogo dell’inadeguatezza dell’uomo a questo mondo.”

Quel testo poteva essere forse collegato all’uomo dei ritratti? Cosa poteva aver fatto di male? < MA SOPRATTUTTO PERCHE’ DIAVOLO DOVREBBE IMPORTANE A ME?! IO VOGLIO SOLO ANDARMENE, NON MI INTERESSA SE QUELL’UOMO HA DEI PROBLEMI MENTALI O CHISSA’ COS’ ALTRO, CHE VADA AL DIAVOLO. Dissi urlando >
Cercai di calmarmi, e dovetti davvero trattenermi pur di non piangere, appena ripresi il fiato cercai di ricordare qualcosa; chi ero? Da dove ero arrivato? E.. no, non aveva importanza, sentivo che non ne aveva, dovevo solo andare avanti.
Una volta aperta la porta mi trovai davanti ad un altro corridoio identico ma infinitamente più piccolo, a pochi metri da me c’era un'altra porta, deglutì la poca saliva che mi era rimasta in bocca e avanzai lentamente. I quadri questa volta erano completamente diversi, mostravano immagini di violenza, probabilmente verso persone care a quella persona, scene di torture e di sevizie su alcune donne, ma soprattutto il mio sangue si raggelò vedendo l’ultimo quadro, un immagine che ritraeva quell'uomo seduto a tavola, intento a divorare delle interiora di una delle donne, il corpo giaceva accanto a lui terribilmente mutilato e seviziato. Le lacrime iniziarono a rigare il mio volto per quelle immagini così forti, diedi di stomaco un paio di volte e mi misi a urlare, dopo caddi a terra e persi i sensi. Quando rinvenni, il mio primo pensiero fu a collegare tutto quello che stava accadendo ad un sogno,
anche se incredibilmente nitido e reale, aprì gli occhi ma nulla era cambiato, mi trovato sempre in quella maledetta prigione di cristallo, circondato dai quadri di quell’uomo. Notai un'altra piccola incisione sulla porta:”Who is the Monster?”
Ormai decisi che dovevo andare avanti, aprì la porta armandomi di tutto il coraggio che mi era rimasto. Di fronte a me a pochi passi c’era l’ennesima porta, questa volta erano presenti solamente due quadri suell pareti, il primo mostrava una scena d’amore con una ragazza che avevo notato nel primo corridoio, mentre l’altro mostrava sempre la stessa scena solo con quell’uomo atto a strangolare la povera ragazza, mostrando sul volto uno sguardo carico di sadismo e di compiacimento. L’incisione sulla porta di fronte a me questa volta recitava:”Who is the Murder?”
Mi feci coraggio e aprì la porta lentamente; questa volta niente corridoi o porte, solamente una stanza vuota, senza finestre,
con al centro un enorme cristallo, mi avvicinai lentamente e notai che quel cristallo era invece uno specchio,
sopra di esso erano incise le parole:“Who are you?”
I miei occhi si sgranarono e lentamente mi accasciai per terra; quell’uomo, il mostro, l’assassino, ero IO.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: BadInTheWorld