"Smettiamola di fingere a noi stessi, non siamo fatti per stare inseme, penso che l'avrai capito, no?
Ti ho sempre dato tante attenzioni, ci soo sempre stata per te, ti ho dimostrato tutto l'amore che provavo. E tu non hai fatto altro che raccontare bugie su bugie, e dopo aver sbagliato per l'ennesima volta, adesso mi dici che hai bisogno di una pausa, che sei stanco di litigare. Io cosa dovrei fare? Dovrei dirti 'torna quando vuoi, ti aspetto a braccia aperte'? 
Non fai altro che ripetermi che ho ragione ma purtroppo a me questo non mi basta."
Lui continuava a restare in silenzio, ed io come al dolito non smettevo di parlare e di urlargli contro. Non ea vero quello che dicevo, almeno non tutto. Io non l'avevo mai riempito di attenzioni, avevo sempre dato per scontato il suo amore e me ne ero sempre approfittata. Andavo a momenti: a volte pensavo che era la cosa più bella che mi fosse mai capitata, a volte invece non riuscivo nemmeno a stargli accanto.

Io e Matteo ci siamo conosciuti circa cinque anni fa, non ricordo precisamente dove, ma tramite alcuni amici in comune. Avevo tredici anni, e lui quattordici, non mi interessava affatto, era il solito ragazzo ribelle, con una difficile situazione familiare, le amiciie sbagliate, ed io la solita ragazzina semplice, timida, un po' imbranata.
Era un'afosa giornata d'estate quando io e roberta, amica d'infanzia, decidemmo di andare al mare. 
"Miriam sbrigati, che perdiamo la cumana"
"Un attimo, compro le sigarette e arrivo."
Uscita tal tabaccaio, attraverso la strada e rivedo Matteo. Apparentemente sembrava lo stesso rgazzino di sempre, un po' cresciuto, e a mio avviso peggiorato. Mi ferma e mi saluta, mentre fuma uno canna, ed io ricambio il saluto.
Ho sempre odiato i ragazzi che fumano le canne defindendole "droghe leggere" e reputandosi "alternativi", Matteo era uno di quelli. 
Quell'incontro non aveva suscitato di certo una bella impressione su di me, e non avrei assolutamente immaginato tutto quello che poi sarebbe successo.
Roberta continuava a chiamarmi e , dopo aver scambiato due chiacchiere con Matteo, la raggiunsi.
Qualche mese dopo ricevo un messaggio sul mio cellulare, era Antonio.
Antonio era sempre stato il mio grande amore, il mio primo amore ( prima ancora che conoscessi il vero amore, ovviamente). L'ho conosciuto all'età di quindici anni, siamo stati per poco insieme, ma non l'ho mai dimenticato. In quel messaggio mi chiedeva di rivederci, dopo aver parlato un po'  con le mie amiche, decido di riprovarci con lui. Andava tutto a meraviglia, fin quando non mi resi conto che Antonio non aveva intenzioni serie con me e decisi così di farlgiela pagare. Un giorno mi arrivò un messaggio da parte di Matteo che mi chiedeva di andare a prendere un caffè e , seza esitare, accettai per far ingelosire Antonio.