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Autore: Directioner_2001    09/03/2014    3 recensioni
Pezzi di vita della storia di Peeta.
*TRATTO DAL TESTO*
-Sei diverso, Peeta..i tuoi occhi celesti sono neri...- dice lei.
Si, neri.
Neri come il buio.
Quello che adesso mi imprigiona.
Il buio.
La mia più grande paura.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sorrise.
La ragazza dalle trecce perfette e il vestito a quadri rosso e bianco sorrise.
Non con me.
Io la vedevo da lontano.
Era bellissima.
Ma non era mia.
Si sentiva uno sguardo addosso.
Si rivolse verso la mia direzione, ma io scomparii nell'angolo.
"Cavolo Peeta, fatti coraggio!" mi ripetevo sempre.
Il solo problema era che io non ce l'avevo il coraggio.
"Buono a nulla, buono a nulla" pensai dandomi schiaffi sulla fronte.
Mi alzai, pulendomi i jeans, e mi avviai verso il prato, dove lei parlava con il suo migliore amico.
Ma non c'era più.
Erano mano per mano.
E io mi sentii cadere il mondo addosso.
Mi aveva distrutto.
E io la amavo lo stesso.
**********
Ho vinto gli Hunger Games con lei.
Lei , perfetta com è, cammina lungo il binario a causa di una sosta.
Insieme a me.
Mano nella mano.
Hawthorne non c'è.
Solo io e lei.
Mi abbasso solo per prenderle un mazzo di fiori e glieli porgo.
Sono bellissimi.
Come lei.
Ma non sembra contenta.
-Cosa c'è che non va?- le domando.
-Niente.- risponde.
Camminiamo per un po'.
Non so il perchè.
Sobbalza appena, e io mi spavento a morte, quando noto il nostro mentore dietro di noi.
-Gran lavoro, voi due. Tenetelo in piedi anche nel distretto, finchè non se ne vanno le telecamere. Dovremmo essere a posto.- sussurra Haymitch al suo orecchio.
-Cosa vuol dire?- le chiedo, e sembra piuttosto indifesa alla mia domanda.
-E' per quelli di Capitol City. Non gli è piaciuta la nostra trovata delle bacche.- inizia a parlare, con lo sguardo nel vuoto.
-Cosa?! Di cosa stai parlando?!- domando ancora, perchè non ne sapevo nulla di tutto questo?
-E' sembrata troppo ribelle. Perciò negli ultimi giorni Haymitch mi ha dato istruzioni. In modo che non peggiorassi le cose..- risponde ancora.
-Ha dato istruzioni a te?Non a me però!- protesto.
-Sapeva che eri abbastanza sveglio da capire.
-Non sapevo che ci fosse qualcosa da capire...- ribatto.- Stai dicendo che in questi ultimi giorni....e immagino.... anche nell'arena, allora.... quella era solo una strategia che avete architettato voi due?
-No. Voglio dire, sai bene che non potevo parlare con lui nell'arena.
-Ma tu sapevi cosa voleva da te, giusto?- le domando ancora, ma non ricevo risposta. -Katniss...?- le lascio la mano e mi allontano da lei. -E' stato tutto per le telecamere, il tuo modo di comportarti.
-Non tutto.- ribatte.
-Allora quanto? No, lascia perdere. Immagino che la vera domanda sia: cosa resterà quando torneremo a casa, vero?
-Non lo so. Più ci avviciniamo al Distretto 12, più sono confusa.- risponde.
-Be', fammi sapere quando l'avrai capito.
E scappo.
Sento il dolore riempirmi dentro.
Sono un illuso.
Un perdente.
Lei ama Gale.
Non me.
Ama tanto Gale, sono uguali.
Io sono solo il ragazzo del pane, uno degli innamorati sfortunati del Distretto 12.
Mi asciugo le lacrime e ritorno sul treno, quando la vedo di nuovo.
-Ancora una volta? Per il pubblico?- le chiedo.
Non risponde.
Le telecamere sul marciapiede ci riprendono.
Falsi.
Maligni.
Noi illudiamo.
Anzi, lei illude.
Quando siamo abbastanza lontani, stacco la mia mano dalla sua e scappo ancora una volta.
C'è la sofferenza nei suoi occhi.
Non importa.
Io sono l'idiota, qui.
********
Un anno è passato.
FALSA FALSA FALSA.
Ritorno a dipingere il suo volto.
Eppure, se mi fa del male, la amo ancora di più.
Ma ho bisogno di prendere aria.
Non ce la faccio.
Sono troppo vulnerabile.
Tra poco inizierà l'Edizione Della Memoria, e non so cosa faranno di così tanto speciale.
Cammino verso il salotto, e se non erro, tra poco inizierà l'annuncio di Snow.
-Nel settantacinquesimo anniversario, affinchè i ribelli ricordino che anche il più frote tra loro non può prevalere sulla potenza di Capitol City, i tributi machio e femmina saranno scelti tra i vincitori ancora in vita.- solo questa parte ricordo, dopo tutto il suo lungo discorso.
Notizia peggiore non poteva darmela.
Impazzisco, butto tutto a terra quando capisco che è tutto vero.
Inizio a piangere, sono un bambino.
Crollo sul divano, con la bocca aperta per la confusione.
-Katniss....Katniss!!- inizio ad urlare.
Esco di casa, e non la raggiungo.
Perchè scappa.
Scappa via da tutti.
Nei boschi.
Non ho il tempo di seguirla.
Devo solamente riprendermi da tutto questo.
**********
Frustato a morte, costretto a svelare cose che non so, ammanettato, punto da aghi inseguitori.
E' questo che merito.
E' questo che sto subendo.
Il 12 è distrutto, i miei neanche un'ombra, e credo che sia l'unico superstite della mia cara famiglia.
Katniss...è tutto ciò che mi è rimasto.
Voglio ritornare da lei.
Snow vuole farmi credere che sia un ibrido.
Una parte di me dice di no.
Sono totalmente confuso. 
Ho lividi dappertutto.
Ho bisogno di rivederla.
Emetto un gemito di dolore, e i Pacificatori se ne vanno, con le loro fruste insanguinate.
Del mio sangue.
Schizza sulle mattonelle e io urlo ancora dal dolore subito.
Sono debole.
Non ho la forza per alzarmi.
Mi accascio a terra, e piango.
Gridando il suo nome, quando Johanna mi chiama.
E' lei? Sì!
E' lei!
-Johanna!!- grido dall'entusiasmo.
-Peeta!- urla anche lei.
-Aiutami, ti prego.
-Non posso!- dice lei in lacrime.
Anche se è scorbutica, fredda...è sensibile.
Le manette non mi risparmiano granchè, quindi posso solo stringere i pali della cella tra le mani e aspettare che qualcuno mi salvi.
Inizio ad infuriarmi.
E svengo.
Katniss, la sogno.
Che bella che è.
Ma poi, 
si trasforma in un ibrido, e io non ho coraggio di non urlarle contro.
E' stato un incubo, spero.
E' tutto così strano.
La stanza mi gira attorno, i miei occhi...i miei occhi!
Chiudo le palpebre.
Il veleno funziona.
-Peeta, stai bene?- chiede.- Peeta?
-STA' ZITTAA!- urlo in preda ad una metamorfosi.
Il mio cuore diventa nero.
E' tutto nero.
-Sei diverso, Peeta..i tuoi occhi celesti sono neri...- dice lei.
Si, neri.
Neri come il buio.
Quello che adesso mi imprigiona.
Il buio.
La mia più grande paura.
**********
Mi hanno rapito.
Mi hanno preso.
Sono fuggito da Capitol City grazie a delle truppe del Distretto 13.
La mia nuova casa, credo.
Mi ritrovo ammanettato sul letto dell'ospedale del distretto, e la porta si apre.
Ne esce una figura, Katniss.
Inizio ad agitarmi, non riesco a vederla in un'altra cosa oltre che ibrido.
Mi alzo, mi avvicino a lei.
Chiude gli occhi, accarezzo la sua guancia.
Beata, gode di tutto questo.
Ma apre gli occhi di scatto quando le mie mani stringono il suo collo in una grande stretta forte.
Forze armate mi spingono nel letto, e mi fanno riaddormentare mentre lei urla dal dolore, presa da qualcuno che non riesco a vedere.
Dovrà pagarmela.
Il più presto possibile.
**********
Fucile in mano, tuta grigia, camminando lungo il Distretto 1.
Katniss, Gale, e tutto ciò che rimane della squadra apparte me.
Ci stiamo dirigendo verso Capitol City, pronti a prendere a pugni tutti.
Ci siamo appena.
Siamo quasi arrivati.
Siamo dentro.
Cressida ci trova un posto in cui potremmo nasconderci.
"Siamo al sicuro" penso.
Tigris, una commerciante di intimi di pelliccia, ci ospita.
In cantina fa piuttosto freddo.
Katniss mi lava i polsi pieni di sangue.
Cerco un modo per andarmene, non servo a niente.
Me li disinfetta e mi cura, per poi ammanettarmi di nuovo.
Tutti dormono.
Io e Gale parliamo.
Non abbiamo molte cose in comune però mi è simpatico.
E credo di esserlo anche per  lui.
Gli ho rubato la ragazza per due volte, d'altronde.
Ma ora l'avrà tutta per sè.
L'unica cosa in comune che abbiamo é: Amiamo Katniss alla follia.
Tutti dormono, Tigris è uscita per avere notizie su ciò che sta succedendo fuori da tutto questo.
Spero che torni.
Ne ho abbastanza.
Vorrei tornare a casa.
**********
La guerra è finita.
Tutto è tornato normale.
La Coin:KO.
Lo stesso per Snow.
La Paylor è il nuovo presidente e farà di tutto per dare pace a Panem.
Katniss, ranicchiata su una vecchia poltrona guarda il fuoco.
Gale non c'è.
Il distretto 2 è la sua nuova casa.
La madre? Distretto 4, ha aperto un'ospedale, e sa che ha fatto bene.
Prim? Anche lei KO.
Paracadute sono atterrati uccidendola, facendola quasi diventare una torcia umana.
Quando si è spenta, Katniss è totalmente distratta, mentre guarda il camino acceso.
Arrivo a casa sua, poso il pane sul tavolo e Sae la Zozza, dopo averci preparato un bel pranzo se ne va assieme alla nipotina.
Distretto 12.
Di nuovo a casa.
Nel villaggio dei Vincitori.
Le fiamme non hanno neanche sfiorato le nostre nuove case, il resto è in cenere.
Mi siedo accanto a lei e le scosto una ciocca di capelli.
Sorrido.
Sono tornato di nuovo per lei.
Ancora una volta.
Anche lei sorride, con le lacrime agli occhi.
Ho gli occhi azzurri, di nuovo.
Non le farò del male.
La costringo ad alzarsi, e lei lo fa.
Affonda tra le mie braccia sofferente, mentre io la stringo a me il più possibile per farla sentire a casa.
-Shhh...basta piangere.- le sussurro.
Mi fissa per un po' e poi mi bacia.
-Mi ami. Vero o Falso?- le chiedo.
-Vero.- risponde.
Mi sfiora di nuovo le labbra.
Soffici e calde.
Non chiedo altro.
Solo di starle accanto.
Voglio essere felice con lei.
E voglio che lo sia anche lei.
********
La bambina dai capelli scuri e occhi azzurri gioca con il piccolo, capelli biondi e occhi grigi.
Gli insegna a camminare, che belli.
Rye ha fatto i suoi primi passi, mentre io e Katniss ridiamo per il comportamento buffo della ragazzina.
Ha la stessa vivacità mia, e il coraggio di Katniss.
Si rifugia ancora tra le mie braccia, la ragazza di fuoco.
Le bacio la fronte e la fisso contento.
Ho sempre desiderato bambini tutti miei.
Primrose corre felice nel Prato, e Rye è intento a seguirla.
I piccoli cadono nell'erba fresca e ridono.
Metto un braccio sulla spalla di Kat e lei mi guarda incantata.
-Cosa guardi?
-Te.- risponde solamente, baciandomi ancora una volta.
Ho bisogno di sentirla più vicina.
Ho bisogno che lei resti con me finchè la morte non ci separi.
Primrose crolla tra le mie braccia, Rye è esausto.
Appena torniamo a casa, cadiamo sul divano stanchi.
-Ti amo Katniss.
-Ti amo anch'io Peeta.
Le nostre mani si uniscono ancora.
Le bacio il dorso e poi le labbra.
-Resta con me.- sussurra.
-Sempre.- le rispondo.




#MYSPACE.
Hi Guys!
Ecco un'altra storia.
Spero vi piaccia, ci ho messo un bel po'.
Comunque scusate se ho copiato i dialoghi delle pagine di Hunger Games.
Era solo per esempio della scena di cui parlo.
Non ne sono convinta.
Ma grazie tante ai lettori che recensiscono sempre, e a quelli silenziosi ;)) <3
Baci <3
I love you.

Directioner_2001

 
  
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