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Autore: Nanako    28/06/2008    2 recensioni
Spedizione per la campagna d'Etiopia. Un soldato italiano e una ragazza abissina s'innamorano, ma la morte s'avvicina col Duce.
Scritta per un concorso a scuola. Spero vi piaccia.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Don't Love You

Mio Amor Soldato

 

Alla mia terra il mio affetto,

non alla tua,

ma resterà con te

codesto focoso amore,

che vuol riscaldarti

nella fredda guerra

che corteggia gli uomini

mostrandosi virtuosa e affascinante,

giusta e irresistibile.

Ma ella si dà per niente.

Fa ch’io resti la tua donna,

che per te del mio nome calpestato

mi priverei,

O soldato.

 

Tu mi hai salvata

da una vita di ombre

sul mio corpo di cioccolato.

Tu hai dato un futuro

ai miei figli,

ch’ebbi quand’ero bambina.

Tu sei italiano

ed io abissina.

Ridi con me,

te ne prego,

O mio tormentato amor soldato.

 

La morte …

A braccetto col Duce

ella s’avvicina.

È gracilina,

a guardarla bene,

eppure divide amori

e causa dolori.

Adesso vuole il nostro,

la mia sofferta vita

ed i miei figli.

La vidi la prima volta

al tuo braccio

che chiedeva al tuo fucile

di mio marito la vita

e le volli bene,

Mio soldato.

 

Non ti crucciare,

poiché la speranza

l’ho intravista.

Il tempo fugge via, terrorizzato,

ma non temere,

poiché in un’altra vita

noi due ci ritroveremo,

Soldato del mio cuor.

 

 

Note: questa è una poesia che ho scritto un paio di mesi fa per un concorso, che fra l’altro la mia classe ha pure vinto aggiudicandosi il terzo posto senza che il primo e il secondo venissero assegnati, cosa di cui non ho ancora capito il senso. In pratica soltanto la mia classe ha portato opere valutabili, ovvero scritti, mentre altre classi hanno portato disegni. Secondo questa logica avrebbero dovuto  o darci tutti i primi oppure soltanto il primo, ma va beh, sono contenta anche così.

Questa poesia è di ambientazione storica, in quanto tratta della storia d’amore fra un’abissina (etiope) e un soldato italiano mandato in Etiopia da Mussolini. Beh, questo è quanto. Spero vi sia piaciuta e volevo scusarmi per il grosso ritardo che sto avendo per “I Don’t Love You”, ma adesso spero di riprendere, un capitolo è in “work in progress”, ma è veramente in alto mare, perciò bisogna pazientare un bel po’. Però dopo che mi sarò iscritta al liceo, avrò tutta l’estate libera, così potrete accusarmi di lazzaronismo acuto e cronico! xD Sono imperdonabile, lo so! Vogliate scusarmi, ma il caldo e lo stress non sono cari amici dell’ispirazione e della voglia di scrivere. Ora vi saluto!

Un bacione,

Alessia

 

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