Irene cade di sotto nel primo film come Pepper in Ironman III. XD Non ne ha mai presa una al volo Robert hihi.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Prompt: Febbre
Il delirio di Holmes
Watson si sedette accanto a Holmes, lo guardò ansimare.
Sherlock teneva gli occhi
chiusi, ansimava, il
petto si alzava e abbassava irregolare, sulla pelle ingrigita
scendevano le
gocce di sudore. Le ossa premevano contro la pelle, le braccia erano
esili e scosse da spasmi.
“Sono il suo dottore, il
suo
amico, ma non riesco a guarirlo” pensò. Strinse le
labbra, chinò il capo e
strinse il bastone.
“Mi chiedo cosa abbia
fatto.
Tutte le pareti, soprattutto il pavimento, sono ricoperte di simboli
satanici”
disse Irene. Osservò Watson detergere la fronte di Holmes
con un fazzolettino e
si mise una ciocca ondulata dietro l’orecchio.
“Lei si riposi, penso io a
lui”
disse. Si avvicinò a Watson e gli mise una mano sulla spalla.
Watson si passò
l’indice sopra i baffi e
chinò il capo, chiudendo gli occhi.
“E’
un soldato
decorato, forte, coraggioso, nato per essere un uomo
d’azione. Ordinato, ma dedito
al gioco d’azzardo” disse Holmes.
Watson si morse
l’interno guancia, sentì l’altro
mugolare
nel senno e strinse i pugni sul bastone.
“Il
suo bastone è in
raro legno serpente africano. Questo mi dice molto di lei”
spiegò Holmes.
“Mi chiedo come
faccia a dedurre sempre tutto, tranne quanto
il suo corpo può reggere” borbottò
Watson.
“Dottore, lo sa,
è questo il problema” rispose Adler.