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Autore: VeronicaDirectioner    09/03/2014    0 recensioni
Harry un ragazzo odioso, chiuso in se stesso.
Helen una ragazza aperta, ma allo stesso tempo acida e stronza.
Cosa succederà fra loro?
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intimo, maglie, leggins, jeans, caricatore, telefono. Perfetto c’è tutto.
“Mamma!” Gridai affacciandomi alla porta della mia stanza. “Io sono pronta!” Sentii il ticchettio dei suoi tacchi, poi la vidi di fronte a me.
“Io pure, sicura che il fratello di Gemma non sarà a casa?” Chiese passandosi la mano fra i capelli biondi.
“Certo, Gemma ha detto che sarà fuori con amici per circa una settimana.”
“Bene, preso tutto?” Annuii con la testa sospirando. Mia mamma è sempre stata iperprotettiva nei miei confronti, come anche Danny, mio fratello maggiore. A volte sono così fastidiosi.
Una volta che salutai tutta la famiglia e che Danny mi fece una lista delle raccomandazioni che devo seguire, salii in macchina di mia mamma per poi andare verso la casa della mia migliore amica.

“Ciao mamma ci vediamo fra qualche giorno” la salutai dandogli un bacio sulla guancia, poi bussai alla porta di Gemma.
“Bellezza!” Gridò aprendomi.
“Splendore!” dissi abbracciandola. “Posso?” dissi una volta dentro.
“Cosa lo chiedi a fare se sei già dentro?” 
“Si chiama educazione, mia cara” dissi mettendomi una mano sul fianco.
“Cosa che per te è opzionale” Rise.
“Mi offendi” Mi misi una mano sul cuore, come se fossi stata colpita.
“Ma lo sai che ti voglio bene” Disse abbracciandomi.
“Ohw, ma quanto amore” .
Salimmo su per le scale verso la camera di Gemma, poi ci sedemmo sul letto ed io tirai fuori dal mio borsone un pacco di patatine, poi lo aprii poggiandolo in mezzo a noi.
Io e Gemma ci conosciamo da quando eravamo all’asilo, tutto era iniziato un giorno.
Ero seduta su una panca a giocare con le bambole, quando Harry, il fratello maggiore di Gemma si è avvicinato a me e me ne ha presa una iniziando a fare dei versacci.
“Giochi con queste bambole? Non vedi come sono brutte?” disse ridendo.
“A me piacciono, poi tu sei solo un bambino viziato, ridammi le mie bambole.”
“Se le vuoi devi prenderle” disse per poi incominciare a correre per tutto il parco. Io saltai giù dalla sedia e iniziai a rincorrerlo.
Ad un certo punto lui si bloccò di colpo facendomi andare addosso a lui e entrambi cademmo a terra.
Lui prese le mie bambole e le ruppe.
“Harry! Le mie bambole!”
“Ti ho fatto un favore, potevi farci gli incubi” disse ridendo.
Io gli saltai addosso, letteralmente, e iniziai a tirargli i capelli.
“Ferma Helen” sentii una mano poggiarsi sopra la mia spalla, mi girai e vidi una bambina con i capelli lunghi e un vestitino. “Se vuoi puoi giocare con me” disse, mostrandomi le sue bambole. “E tu Harry lasciala stare” Strinse gli occhi come per minacciarlo.
“Non mi fai paura nanetta” disse alzandosi.
“Lasciaci stare o inizio a gridare” si mise le mani sui fianchi.
“Non avresti il coraggio” subito dopo vidi quella bambina prendere un grosso respiro e poi Harry le saltò addosso “tappandogli” la bocca. Quando Harry si allontanò lei fece un sorrisino fiero di se. 
Dopo che lui se ne andò lei mi guardò “Ehii io sono Gemma, sua sorella”
“Helen” Le dissi per poi andare a giocare insieme.

“Helen?” Vidi Gemma passarmi la mano davanti agli occhi svegliandomi dai miei pensieri.
“Si?” dissi di scatto.
“A cosa pensavi? Ti stavo dicendo che Austin ieri mi ha chiesto di uscire” sbuffò.
“Ti ha chiesto di uscire?” saltai sul letto. “Lui sa che prima deve ricevere la mia approvazione vero?”
Gemma iniziò a ridere poi iniziò a raccontarmi tutti i dettagli di come, quando, dove era successo il suo invito.
Poco dopo arrivò Anne, la mamma di Gemma. Anne è una donna molto, ma molto vivace, sempre allegra, non l’avevo mai vista triste o pensierosa. Il padre l’ho visto qualche giorno quando ero piccola, ma non lo ricordo molto bene, ricordo solo che un giorno alle elementari Gemma era venuta da me piangendo dicendomi che suo padre se n’era andato, io pensai che fosse morto, ma lei mi rispose dicendo che era andato via di casa, lasciando sua mamma, lei e Harry con un post-it sul frigo in cui diceva che se ne andava. Harry al contrario di Gemma, non sembrava rattristito dall’addio del padre, forse arrabbiato, non lo so, non ne ha mai voluto parlare, ne con me, ne con Gemma o sua madre. È sempre stato un ragazzo chiuso.
“Harry torna oggi a casa” Queste parole di Anne mi svegliarono dai miei pensieri. Gemma sputò l’acqua che stava bevendo nel bicchiere. E a me andò di traverso il pezzo di carne che stavo mangiando.
“Cosa?!” Gridai.
“Non doveva tornare fra una settimana circa?” disse Gemma.
“Vedo che siete molto felici dell’arrivo di Harry.” Sorrise.
“Mamma avevi detto che non tornava oggi, se lo scopre Danny che c’era un ragazzo nella casa con noi fa fuori prima me e poi Lily.”
“Ma è tuo fratello”disse Anne.
“Anne, non conosci mio fratello.” Dissi alzando le sopracciglia. “La prima cosa che mi dice prima di uscire è: stai attenta ai ragazzi”
“Ma Harry è educato” Gemma rise fino a quasi piangere.
“Mamma, stai scherzando, vero?” prese fiato. “Parliamo dello stesso Harry, Harry Edward Styles, mio fratello?”
“Okay, magari non è il massimo dell’educazione, però”
“Mamma ha appeso un cartello sulla porta di camera sua con scritto: non rompete il cazzo” la interruppe Gemma.
“Gemma! Il linguaggio” la rimproverò cercando di mantenere il sorriso che si stava facendo spazio sulle sue labbra.
All’improvviso bussarono alla porta ed io e Gemma ci alzammo per andare ad aprire la porta.
Una volta aperta ci trovammo di fronte chi non altro se non Harry.
“Si parla del diavolo e spuntano le corna” Sussurrai.
“Che ci fa lei qui?” Domandò Harry a Gemma.
“Se non lo sai lei è la mia migliore amica e cerca di far entrare nel tuo piccolo cervello da cefalo morto che oggi e domani dorme da noi.” Disse facendo un sorrisetto.
“Felice di vederti anche io Harry” Dissi ironicamente.
“Non rompere il cazzo Wilson.” Disse per poi entrare in casa e salire le scale verso la sua camera.
“Sempre educato tu mi raccomando” sbuffai.
  
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