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Autore: darkness_55    09/03/2014    1 recensioni
Rimasi impietrita quando lessi:''aiuto''.
Sofia, una ragazza di 17 anni, scuola, amici, genitori angoscianti, compiti.
Inconsapevole del suo destino, inconsapevole della sua importanza, inconsapevole che...tutto ciò che conosce sta per cambiare.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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''sveglia Sofia! farai tardi a lezione!''
ancora una volta le soavi note  intonate da mia madre nel suo disperato tentativo di svegliarmi mi percossero il timpano  facendomi subito maledire questa nuova giornata.
Nuovo giorno, stesso risveglio, stessa scuola, stesse ore pomeridiane trascorse con i nonni a causa del lavoro di mia madre, stessa routine.
mi stiracchiai appena, misi per quel che potevo in ordine i capelli, feci scendere il mio gatto dal letto su cui ormai era abituato dormire e mi diressi in cucina, dove ad attendermi trovai mia madre con in mano una grossa porzione di pancakes, forse per farsi perdonare lo strillo acuto emesso per svegliarmi.
colazione: fatta.
cartella: fatta.
autobus: ......autobus...?
appena mi resi conto dell'orario mi vestii frettolosamente presi lo zaino e mi fiondai fuori.
in quel preciso istante vidi l'autobus partire, rimasi qualche istante immobile e, poi, mi diressi scoraggiata alla fermata.
ottimo. sarei arrivata in ritardo. ancora.
avrei dovuto fare i conti con l'ennesima ramanzina di quella vecchia bisbetica preside. NO.
Presi una decisione che avrebbe cambiato la mia vita per sempre.
Mi diressi verso il marciapiede opposto, presi l'autobus che sì era la linea giusta, ma mi portò al centro commerciale Remedy e non alla ormai decadente high school Fray.
Non appena arrivai al centro commerciale mi assalì un misto di emozioni, eccitazione...paura...entusiasmo e immensa gioia.
La prima volta che saltai scuola, la prima volta che non dovetti subire l'insostenibile pesantezza della routine, la prima volta che capii veramente chi ero.
Esplorai quel luogo in lungo e in largo come se non ci fossi mai stata, tutto si presentava in modo diverso tutto sembrava stupendo, si, anche quell' odioso negozio di articoli sportivi che ,non so per quale ragione, avevo sempre detestato.
Presi un caffè, mi diressi verso la libreria e iniziai a sfogliare un libro, poi un altro, poi un altro fino a quando tutte le storie mi sembrarono uguali, ogni personaggio riccamente descritto mi sembrò solo una copia del precedente, ogni paesaggio un semplice accostamento di elementi naturali.
Decisi di cambiare genere, estrassi da uno scaffale polveroso un libro, senza titolo, senza autore, sembrava non appartenere alla libreria, forse qualcuno lo aveva scritto e lasciato lì speranzoso di trovare, un giorno, un riccone annoiato che lo volesse mettere in produzione presso qualche casa editrice.
Questa ipotesi la misi da parte quando aprendolo e sfogliandolo non sembrò neanche appartenere a questo secolo, chissà da quanto tempo nessuno apriva quel libro.
Iniziai a leggere, pagina dopo pagina, e mi resi conto che non assomigliava minimamente a nessun altro libro, non c'era un filo logico che univa le parole scritte in quelle pagine ingiallite e che creavano una storia, c'era solo una misera rappresentazione del luogo e una dettagliata descrizione di un ragazzo; non capivo cosa fosse, leggevo, riga dopo riga: occhi blu oceano, occhiali posti sul un naso minuto e appuntito, corporatura esile, capelli ricci e mori.
Improvvisamente notai una piccola riga a piè di pagina di inchiostro che non vidi la prima volta che lessi la pagina, mi sembrò strano, la guardai meglio, si stava espandendo!
battei le palpebre più volte per accertarmi che tutto ciò fosse reale: si lo era.
la linea continuava a muoversi, dapprima non me ne accorsi ma ad una più approfondita analisi notai che non solo stava progredendo, stava formando lettere.
Rimasi impietrita quando lessi:''AIUTO''
  
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