Il cielo è rosso su Belgrado
Ignorarsi nella maniera più totale,
Lasciarsi traspirare dal tempo
E intraprendere ancora la solita prassi.
Siamo stelle di neutroni sparse,
In una limpida notte d'estate,
Agli occhi, l'uno dell'altra,
Volti a scrutare l'infinità del cosmo,
Distrattamente splendida.
Quando ci divertivamo ad esaminare
Le venature del destino,
Come al mattino presto
Rugiada su foglie di gelso,
Questa vita fugace
Appariva spianata:
Un orizzonte omogeneo
Di pianure variopinte delicatamente.
Quella lacrima ardente,
Nel dileguarsi lungo
Il sempiterno alveo
Delle sorti e mire
D'ogni creatura terrestre,
Bloccata nel suo percorso, s'impresse,
Come un marchio a fuoco,
Come un bacio sul collo.
Sono le tre, e il cielo è rosso su Belgrado.
- Paul Nash, We are making a new world, 1918.