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Autore: Zuzza_    10/03/2014    0 recensioni
La storia è ambientata in Inghilterra, più precisamente a Holmes Chapel, e racconta la vita di una ragazza, Astrid, che con un incontro/scontro, conosce un ragazzo,Harry, che le cambierà la vita per sempre. I due si ritroveranno ad affrontare insieme l'ultimo anno di liceo, e pian piano anche se con varie difficoltà tra loro nascerà un forte amore. Ma in tutto ciò Astrid,è accompagnata dalla sua migliore amica Debby, sorella di Harry, che aiuterà a far si che i due si mettano insieme, ma nel frattempo anche lei conosce e s'innamora di un ragazzo, Ed, che la rapisce con le sue splendide canzoni. Ci saranno anche liti, momenti romantici e hot. Mi auguro che l'introduzione vi invogli a leggere questa storia... Quindi,buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Erano ormai passati tre mesi  dall’ultimo giorno di scuola e come non facevo da tanto scesi di fretta per comprare quel panino che poi mi avrebbe fatto da pranzo. Entrai frettolosamente nella panetteria accanto  casa, ma appena aprii la porta inciampai ne miei stessi piedi e caddi stesa a terra, prima che potessi fare un minimo movimento vidi difronte a me un ragazzo che mi tendeva la mano per aiutarmi a rialzarmi era bello, alto, slanciato, magro con gli occhi verdi che gli brillavano ed aveva i capelli ricci che gli cadevano morbidamente sul viso con un leggero sorriso divertito incorniciato da due bellissime fossette. Mi tirai su e notai   da come era vestito, che era lui a lavorare nella panetteria, era vestito tutto in bianco con un grembiule sporco di farina e i pantaloni  cadevano perfettamente sui suoi fianchi lasciando intravedere la molla dei suoi boxer firmati Topman mentre la maglietta aderente e leggermente bagnata dal sudore faceva intravedere il suo torace ben scolpito. Dopo aver preso ciò che mi occorreva lui uscì dal dietro del bancone e prima che potessi parlare  mi ripose la sua morbida e grande mano e si presentò:

«piacere Harry!»

Aveva una voce dolce e vellutata ma allo stesso tempo molto profonda e dura, ed io con un filo di voce leggermente intimidita dalla sua imponente figura gli risposi :

«piacere Astrid! E grazie per l’aiuto di prima»

Ed Harry mi sorrise dicendomi: 

«No, figurati, non devi ringraziarmi!»

poi aggiunse:

«aspettami un  minuto…»

Scomparve nel retrobottega con fare frettoloso. Ero un po’ preoccupata, che cosa voleva questo ragazzo da me? Infondo non ci eravamo mai visti prima d’ora… ma in men che non si dica riapparì con la sua imponente altezza  con indosso un giubbotto in pelle e una camicia azzurra con dei jeans aderenti e delle converse bianche, e prima che potessi dire qualcosa lui mi cinse con un braccio intorno alla schiena ma lo respinsi, insomma non lo conoscevo da neanche dieci minuti e già si prendeva tutta questa confidenza?! Era stato gentile, sì, ma chi si credeva di essere?! Lui sembrò un po' infastidito da questo mio gesto ma subito rimediò con un sorriso, incorniciato dalle sue amabili fossette e mi disse :

«Dove stai andando?»

Gli risposi  intimidita:

«A scuola alla “Hill Billy High School”, la conosci?»

Harry sorridendomi sempre di più mi disse:

«Si la conosco, è la mia stessa scuola…»

Ma poi cessò il suo gioioso sorriso tramutandosi in uno malizioso e infatti il suo sguardo si posò sulla scollatura della  camicetta sbottonata all’estremità superiore, ed io per interrompere la situazione e il silenzio imbarazzante che si stava creando, gli chiesi:

«Che classe frequenti?»

Lui alzò subito lo sguardo e mi guardò negli occhi, cavolo! com’erano belli mi perdevo nel verde intenso e la cosa non mi piaceva non volevo avere niente a che fare con questo ragazzo anche se era davvero bello e qualcosa di lui mi attraeva.

Poi mi rispose sempre con un tono deciso ma dolce:

«Frequento la 5D.»

Io gli risposi:

«Anche io»

Non ero del tutto felice di pronunciare queste parole, saremmo anche dovuti essere nella stessa classe?! spero solo che poi una volta lì troverà qualche altra da infastidire, non ebbi neanche il tempo di finire di formulare il mio pensiero che lui mi interruppe con un accenno di sorriso pervertito stampato in faccia  dicendomi, con voce roca e profonda:

«Sei sempre così sexy?!»

Allora, dopo aver seguito il suo sguardo, notai che mi stava squadrando da capo a piedi  maliziosamenete. Non oso immaginare a cosa stava pensando. Sorrisi imbarazzata e feci per andarmene  da quel posto  opprimente e disagiante, ma appena mi girai sentii afferrarmi, il braccio era lui. Era Harry che mi tratteneva. Cercai di liberarmi dalla sua forte presa, ma fu inutile, poi con forza ma allo stesso tempo delicatezza, mi strattonò e così io mi ritrovai con tutte due le braccia immobilizzate ed il mio petto contro il suo. Potevo sentire i suoi muscoli contro di me ,il suo  torace muoversi ed il suo respiro che era sempre calmo e tranquillo. Io invece divenni nervosa, il respiro si fermò quasi del tutto ed il mio cuore cominciò a battere a mille, "cosa aveva intenzione di fare?"

  
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