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Autore: Hidden Demon    10/03/2014    5 recensioni
[Dalla One-shot]:
"Quel sorriso ridiede vita a Gabriel, il peso che gli aveva oppresso il petto fino a poco prima, si era dissolto, era evaporato, niente gli era più riappacificante quanto un dolce sorriso della donna amata.
«Però all’ospedale mi hanno detto una cosa…» aggiunse, posando lo sguardo a terra"
Enjoy!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claudia Munari, Gabriel Antinori
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Incinta.

Gabriel rimase incredulo a fissare il Direttorio, non poteva credere a quello che Alonso aveva detto: loro, preti, avevano votato all’unanimità come loro guida, lui, un laico, un ex prete, un traditore, come alcuni l’avrebbero definito.
Guardava Alonso ancora spaesato, quando la suoneria del suo cellulare gli raggiunse l’orecchio:
«Claudia?»
«Gabriel, puoi venire su quella terrazza
che da su Piazza del Popolo?
Ho bisogno di parlarti,
devo dirti una cosa..»


Gabriel non se lo fece ripetere due volte, si allontanò di corsa da quel luogo, senza aver dato una risposta, senza aver neanche salutato, come del resto era solito fare.
Il tono che Claudia aveva al telefono lo aveva spaventato: era spenta, triste, quasi terrorizzata.
Che qualcosa fosse andato male in ospedale?
Che, anche con il suo dono, non fosse riuscito a guarirla completamente?
E perché proprio in quel luogo? Perché il posto in cui lui, un anno prima, le aveva detto che non c’era posto per lei nella sua vita?
Non aveva idea che quella terrazza che gli aveva portato alla memoria tanto dolore, sarebbe stato luogo di cotanta gioia.
Per tutto il tragitto, Gabriel non riuscì a darsi pace: tutte le domande e la paura delle risposte risuonavano nella sua testa con una forza incontenibile e inarrestabile.
Quegli interrogativi non ebbero pace, almeno finché un sorriso si distese sul viso di Claudia, quando vide la sua testa rossa venirle incontro:
«Claudia, tutto bene? Ti hanno detto qualcosa all’ospedale?»
«Sì, tutto bene, Gabriel» disse piano, sorridendo leggermente.
Quel sorriso ridiede vita a Gabriel, il peso che gli aveva oppresso il petto fino a poco prima, si era dissolto, era evaporato, niente gli era più riappacificante quanto un dolce sorriso della donna amata.
«Però all’ospedale mi hanno detto una cosa…» aggiunse, posando lo sguardo a terra
«Cosa?» chiese lui, apprensivo
Claudia si mordeva le labbra «Vedi Gabriel…» e continuava a torturarsi le mani «Quando mi sei venuto a prendere, dall’altra parte…», sembrava che il suo sguardo non avesse neanche l’intenzione di staccarsi da quel suolo, che improvvisamente era diventato così interessante «Non hai riportato indietro solo me»
«Ma che stai dicendo, Claudia?» domandò perplesso
Claudia chiuse gli occhi, prese un bel respiro, cinse la mano grande di Gabriel con le sue due e l’appoggiò delicatamente sul suo ventre. Riaprendo le iridi marroni guardò dritto nello sguardo dell’amato.
«Sono incinta Gabriel».

«Lo ero anche quando sono stata male, non ho voluto dirtelo, non volevo farti soffrire anche la perdita di tuo figlio» disse di getto, subito dopo, con le lacrime agli occhi.
Ma Gabriel non aveva parlato, reagito e forse neanche respirato nel mentre: era rimasto immobile, quasi pietrificato.
Poi all’improvviso, ricadde sulle sue stesse ginocchia e si mise a baciare, ad accarezzare la pancia di Claudia coperta solo dal cappotto lasciato aperto e dalla leggera camicia beige, incurante di tutti i passanti che lo guardavano esterrefatti.
Claudia esplose in un pianto di gioia e alleggerita del peso assordante che sentiva sul cuore, immerse le mani nei capelli rossi di Gabriel.
Tra qualche bacio e alcune carezze Gabriel ripeteva in continuazione, come una preghiera: «Qui dentro c’è mio figlio. Qui dentro c’è mio figlio. Qui dentro c’è mio figlio».
Gabriel appoggiò un attimo la fronte sul quella che sarebbe stata la casa di quello che sarebbe stato suo figlio, per i successivi nove mesi; prima di rialzare gli occhi verso l’amata, piangente di gioia, e decretare:
«Lei avrà il tuo sorriso». 



NB: Ehilà! Bé che dirvi, il finale di questa stagione ha lasciato aperto un bello spiraglio dal quale ispirarci e non avrei mai potuto fare a meno di scrivere qualcosa per dare un senso a questo finale agrodolce. Ringrazio tutti quelli che sono arrivati fino qui, perché avete avuto la pazienza di leggere queta mia piccola shot, senza pretese e spero vivamente che vi sia piaciuta!
Come sempre, sono qui per imparare e tutte le critiche sono bene accette! 
Alla prossima! 
   
 
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