Sono Pansy Parkinson, e sono qui per raccontarvi il clamoroso successo da me riscosso durante l’adolescenza per i miei innumerevoli pregi, fra i quali la mia folgorante bellezza.
Ok, lo ammetto. Ai tempi di Hogwarts non ero propriamente bella… Non lo sono mai stata veramente ad essere sinceri, sempre troppo minuta e la mia espressione arrabbiata corrugava perennemente la fronte in maniera poco elegante. Però le mie dignitose conquiste le ho fatte, i ragazzi mi cadevano ai piedi abbagliati da non so quale fascino. Forse perché ero una di quelle stronze, la cosiddetta Regina delle Serpi, o perché mi piaceva praticare certi giochini… Fatto sta che non ho mai avuto paura di rimanere sola, non ne avevo ragione. Un altro tipo di terrore però mi angosciava, di gran lunga peggiore:  avevo il costante timore – che si tramutava in un presentimento fin troppo realistico – che non avrei mai conosciuto l’amore. Quello vero dico, quello di cui narrano nei libri e rappresentano a teatro, quello che scatena il movimento comunemente conosciuto come “sfarfallio nello stomaco”, quello che ti fa girare la testa, perdere il senno e sentire speciale.. quello no? Ce l’avete presente? Beh, a quei tempi tutto quello che sapevo dell’amore era solo una sbiadita descrizione letta di nascosto su qualche vecchia pergamena ingiallita.
E allora mi sono buttata a capofitto, senza distrazioni (che prendevano il nome di Jason, Seamus, Christopher, Oliver..), in quella relazione senza speranza chiamata Draco Malfoy. Credetemi quando vi dico che è stato un colpo per me quanto per lui scoprire che la mia dolce metà era irreversibilmente gay e, soprattutto, irrimediabilmente innamorato di Harry James Potter!
Così, quando il Bambino-che-è-sopravvissuto-per-dare-piacere-al-principe-delle-serpi ha deciso di muovere il suo culo nella direzione del mio ormai migliore amico, l’intera casa di Serpeverde, accompagnata dal plotone rosso-oro al completo, è rimasta a guardare con gli occhi sbarrati l’improbabile quanto felice coppietta che andava a vivere insieme. Non ne ho sofferto neanche un po’, giuro. Sarà che io e Draco siamo sempre stati più come fratelli (o sorelle..?) che amanti.
Il vero colpo che ho dovuto ricevere è stato il ritrovarmi, senza sapere né come né quando, ma, soprattutto, PERCHE’, a fare comunella con il “Fantastico Trio”. Perché il mio dolcissimo platinato non poteva sopportare tutti quei cattivi Grifondoro senza l’aiuto della sua eroina Pansy eh? A quanto pare no. E così, mattina e sera a casa di quei due sciagurati, a litigare con Weasley e farmi venire i nervi a fior di pelle con i capricci di quel maledetto biondino a cui voglio un bene dell’anima. Però dopotutto, non tutti i mali vengono per nuocere, così ho scoperto che la Granger è un vero genio nel preparare pozioni cosmetiche e in fondo non è neanche tanto antipatica. Tanto io a quella cazzata della Mezzosangue non ci avevo mai creduto molto.
Se mi sento a posto così chiedete? Assolutamente sì. Va bene sto mentendo, non vi ho affatto raccontato tutto.
Beh sì, avete centrato in pieno la questione: è la mia spasmodica ricerca dell’amore? Conclusa. Arresa, dite? Tzè, ci vuole ben altro per far arrendere Pansy Parkinson. Sono sempre la Regina delle Serpi, eccheccazzo. Come potete ben immaginare, da questa battaglia contro la mia perenne morsa allo stomaco, sono uscita gloriosamente vincitrice. Il designato.. beh, qualcuno che non avreste mai potuto immaginare…
Bleah! Weasel?? Ma che vi salta in mente, volete farmi vomitare?!
Anche se in realtà ci siete andati vicino… e smettetela di elencare i nomi dei componenti maschili di quella innumerevole famiglia. State guardando dal lato sbagliato.
Ci siete arrivati? No??
Uff siete proprio tardi, e io che volevo farvici arrivare con i vostri rachitici cervellini. Sto con la Weasley, la piccola, quella con tante deliziose lentiggini sul nasino all’insù e dei fluenti capelli rosso fuoco.
Spero vivamente che abbiate compreso, perché più chiaro così proprio non ve lo posso dire. So che siete shockati, ma sicuramente mai quanto il suo carissimo fratellino, che dopo essersi strozzato con la saliva ha detto che se poteva vedere il suo migliore amico con “quell’insopportabile furetto”, avrebbe potuto darci la sua benedizione, e che “comunque è sempre meglio di Dean Thomas”. Per quanto riguarda gli altri.. beh, Hermione ha semplicemente sorriso con l’espressione di una che la sa lunga – perché sicuramente lei aveva capito tutto anche prima di me -, Draco mi ha dato un bacio sulla guancia e Potter mi ha riso in faccia per almeno dieci minuti. Probabilmente non dimenticherò mai quanto sia stato capace di diventare paonazzo per non aver ripreso fiato tutto quel tempo, e non capirò mai bene il motivo per cui l’abbia fatto, ma almeno era felice.
Ecco, ora che abbiamo stabilito l’identità della mia compagna e la conseguente reazione di coloro che ci circondano, credo sia opportuno correggere la mia affermazione di poco prima.
Io non sto con la Weasley. Molto di più. Io le appartengo. Ogni fibra del mio corpo è finalizzato a starle vicino: guardarla, toccarla, sentire il suo profumo sono bisogni fisiologici a cui non posso assolutamente rinunciare.
Con lei ogni giorno il mio stomaco sobbalza quando la osservo risvegliarsi lentamente baciata dai primi raggi del sole, il mio volto si illumina quando lei è nella stessa stanza, e mi sento come se fossi fuori di me, e perdo il senno.

Sono Pansy Parkinson, e ora non ho più bisogno di una pergamena ingiallita per sapere cosa sia l’amore.