Una
one-shot piuttosto delirante, niente di speciale! I protagonisti sono i gemelli
Weasley, che secondo me sono dei grandi, ma a cui la Rowling non ha mai dato
molto spazio...se ne avete voglia lasciate un commentino, anche negativo! Grazie
^^
Fred
e George Weasley. Nati nello stesso anno, nello
stesso mese, nello stesso giorno, a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro. Fred
e George Weasley. Identici capelli
fiammeggianti, identiche lentiggini, identici occhi castani, in poche parole
quasi indistinguibili. Fred e George Weasley. I due gemelli
idoli di gran parte di Hogwarts.
Entrambi con un'indiscutibile attitudine a mettersi nei guai, e un'altrettanto
indiscutibile capacità di sfuggire alle punizioni che Gazza minacciava di
infliggere loro. Entrambi nati per trovarsi sempre al centro dell'attenzione,
nell'occhio del ciclone, tra la folla. Dove c'era una festa più o meno
clandestina, loro erano presenti. Ed erano sempre loro a scendere nelle cucine
per procurarsi torte e vivande varie, o a recarsi a Hogsmeade di nascosto, per
poi tornare carichi di bottiglie di Burrobirra. Conoscevano quasi più passaggi
segreti di Gazza, e grazie a loro la Mappa del Malandrino era stata liberata
dalla lunga prigionia nel cassetto dell'irascibile custode. Sembrava che non
avessero paura di nulla: nessun professore, nemmeno Piton, riusciva a
intimorirli, nonostante la varia gamma di ricatti di cui ognuno disponeva. Solo
per Silente nutrivano una forma sincera di rispetto. Erano convinti che quel
simpatico vecchietto dagli occhi vispi un tempo fosse stato molto simile a loro.
E forse poteva anche essere vero, dato che sul viso del preside, quando parlava
di loro, si dipingeva sempre un sorriso che era un misto di rassegnazione e
affetto quasi paterno.
Erano sempre stati loro a far preoccupare e infuriare maggiormente la signora
Weasley, e a far divertire di più il signor Weasley, che in fondo li preferiva
agli altri suoi quattro figli, che comunque amava molto.
Ed erano loro gli idoli degli altri ragazzi della famiglia, da Bill fino a Ginny.
La ragazza in particolare li adorava letteralmente, perché erano i soli capaci
di farla ridere anche quando il suo umore era dei più neri. Persino Percy
l'impassibile rideva alle loro battute e ai loro scherzi, quando non lo
coinvolgevano direttamente.
Ma c'era una cosa che nessuno sembrava aver capito, a parte i loro genitori.
Loro erano due persone distinte, non una sola. Loro erano come due gocce d'acqua
solo nell'aspetto fisico. Con il passare del tempo, le loro personalità erano
maturate in modi diversi, pur mantenendo alcuni punti comuni. Fred e George
Weasley avevano interessi differenti, attitudini differenti, gusti differenti,
come molte altre coppie di gemelli.
Ma tutti si ostinavano a fermarsi alle apparenze. Tutti li consideravano come
una persona unica che semplicemente aveva due corpi. Tutti si aspettavano che
facessero le stesse scelte, che vivessero in simbiosi, che dividessero ogni
cosa. Chiunque lo dava per scontato.
E loro non avevano più resistito. Quasi per una sorta di ribellione, il loro
rapporto si era andato incrinando, la loro nota armonia si era spezzata. I due
gemelli avevano iniziato a compiere scelte radicalmente opposte, ad interessarsi
ad argomenti quanto mai dissimili, a frequentare luoghi lontani l'uno
dall'altro, a comportarsi anche in modi diversi.
Se Fred era in biblioteca, George era in sala comune. Se George ormai si era
calmato e non era più il "teppista" di una volta, Fred continuava a
scatenarsi come non mai, e a quel punto era diventato l'unico padrone della
scuola.
Entrambi avevano cominciato a studiare e, anche se non trascorrevano ore e ore
sui libri, i loro voti erano notevolmente migliorati. Ma se George era diventato
bravo soprattutto in trasfigurazione, Fred lo era in pozioni, nonostante Piton
facesse qualunque cosa per non ammettere che uno degli allievi che detestava
maggiormente era anche uno dei migliori nella sua materia. I due facevano a gara
per ottenere le votazioni più alte studiando il meno possibile.
Anche nello sport i due gemelli erano entrati in competizione: quando giocavano
a Quidditch, ognuno cercava di colpire più bolidi dell'altro, e spesso quasi
finivano per disarcionarsi dalla scopa a vicenda, rischiando anche di far
perdere la squadra di Grifondoro, che in quei momenti non poteva disporre
dell'importante aiuto dei suoi battitori.
Poi, un giorno, uno degli ultimi giorni prima degli esami finali del settimo
anno, era successo quello che nessuno avrebbe potuto immaginare. Tra Fred e
George era scoppiata una lite tremenda, per una ragazza. Nessuno studente si
ricordava chi fosse, ma tutti ricordavano perfettamente la discussione. I due
ragazzi avevano iniziato ad urlare uno contro l'altro, con tutto il fiato che
avevano, e non si erano presi a pugni solamente perché qualche altro Grifondoro
li aveva separati a forza.
Da quel momento Fred e George non si erano più parlati, non si erano più
salutati, non si erano più guardati in viso. Tutta la scuola si era dovuta
forzatamente rendere conto che i gemelli Weasley erano due persone distinte,
separate.
Durante i loro ultimi giorni a Hogwarts non furono più visti insieme. E a nulla
erano serviti i tentativi dei loro fratelli e genitori, dei loro amici e
compagni di squadra di farli riappacificare. Lo squarcio che si era aperto non
poteva più essere ricucito.
Dopo gli esami, Fred aveva deciso di andare all'estero, mentre George era
rimasto in Gran Bretagna, anche se si era trasferito in Scozia. Si erano rifatti
una vita, dimenticandosi uno dell'altro. Andavano spesso a far visita ai loro
genitori, ma non si erano mai incontrati. Non si erano mai voluti incontrare. A
17 anni, si erano trovati soli, come non lo erano mai stati prima.
La signora Weasley si guardò allo specchio, distrattamente. Era la mattina di
Natale. *Dieci anni. Sono già passati dieci anni….*
Quel pensiero balenò nella sua mente prima che potesse fermarlo. Aveva sofferto
tantissimo quando i suoi figli si erano separati, forse più degli altri membri
della famiglia, e aveva cercato di pensare il meno possibile a quello che era
successo. Ma non poteva combattere il suo istinto materno, quell'istinto che le
diceva che in fondo Fred e George volevano riappacificarsi, quell'istinto che le
diceva che erano solamente troppo orgogliosi per fare il primo passo,
quell'istinto che le diceva che a ognuno dei due mancava l'altro…. *Sono
gemelli, sono sempre stati insieme, fin da quando si trovavano ancora nel mio
ventre…..Non possono essere separati. Saranno sempre legati fra loro….*
Ed era stato quello stesso istinto a spingerla a farlo, a spingerla a utilizzare
quel piccolo stratagemma. Fred e George sarebbero arrivati da lì a poco, per il
pranzo di Natale con il resto della famiglia, e ognuno dei due era convinto che
l'altro non ci sarebbe stato….
Il suono allegro del campanello distolse Molly dai suoi pensieri. Quando aprì
la porta si trovò davanti un viso lentigginoso che ben conosceva, il viso di
suo figlio Fred, che non aveva perso l'aria vispa e malandrina, nonostante ormai
non fosse più un adolescente.
Qualche secondo dopo, un rumore proveniente dal vecchio camino fece voltare
madre e figlio, ancora intenti a salutarsi.
*Ci siamo* Molly sapeva già chi era appena arrivato, dopo un viaggio con la
polvere volante, e in cuor suo si mise a pregare che tutto andasse per il
meglio. Con una scusa si allontanò, chiedendo a Fred di andare a vedere chi era
arrivato in casa, aggiungendo che probabilmente era Ron insieme ad Harry.
Fred si avviò verso il camino, pronto a salutare il fratello più piccolo, ma
il grosso sorriso sul suo viso si congelò quando lo vide. Era come se il
focolare si fosse improvvisamente trasformato in uno specchio, che rifletteva la
sua immagine. In realtà aveva di fronte il suo gemello. Il suo gemello, che
dopo dieci anni gli sembrava ancora più somigliante a se stesso. Il suo
gemello, che ormai aveva 27 anni come lui, il suo gemello, che aveva il suo
stesso taglio di capelli, il suo gemello, che aveva gli stessi occhi color
castagna, il suo gemello, che incredibilmente portava abiti identici ai suoi.
Fred aveva letto, non si ricordava nemmeno più dove, che i gemelli che crescono
separati spesso danno gli stessi nomi ai loro figli, hanno la stessa
occupazione, gli stessi interessi…. Chissà se anche George aveva aperto un
negozio che vendeva scherzi magici, chissà se lui mancava a George come George
era mancato a lui, chissà se anche lui si era accorto dell'errore che avevano
compiuto.
George mise un piede fuori dal camino, pronto a salutare i suoi genitori e
fratelli, ma il grosso sorriso sul suo viso si congelò quando lo vide. Era come
se il focolare si fosse improvvisamente trasformato in uno specchio, che
rifletteva la sua immagine. In realtà aveva di fronte il suo gemello. Il suo
gemello, che dopo dieci anni gli sembrava ancora più somigliante a se stesso.
Il suo gemello, che ormai aveva 27 anni come lui, il suo gemello, che aveva il
suo stesso taglio di capelli, il suo gemello, che aveva gli stessi occhi color
castagna, il suo gemello, che incredibilmente portava abiti identici ai suoi.
George aveva letto, non si ricordava nemmeno più dove, che i gemelli che
crescono separati spesso danno gli stessi nomi ai loro figli, hanno la stessa
occupazione, gli stessi interessi…. Chissà se anche Fred aveva aperto un
negozio che vendeva scherzi magici, chissà se lui mancava a Fred come Fred era
mancato a lui, chissà se anche lui si era accorto dell'errore che avevano
compiuto.
Fred e George si guardarono per un lungo, lunghissimo istante. Nessuno dei due
osava parlare per primo. Finchè un grosso, identico ghigno si dipinse sui loro
volti, che sembravano non essere invecchiati nemmeno di un giorno. Avevano
smesso di invecchiare quando si erano separati, le loro vite si erano fermate,
come sospese nel vuoto.
Le parole uscirono dalle loro bocche contemporaneamente. "Mi sei mancato
fratello…"
Adesso non erano più soli. Adesso avrebbero potuto invecchiare insieme.