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Autore: ShinyShilla    11/03/2014    1 recensioni
Questa storia riprende alcuni personaggi delle stagioni precedenti e soprattutto quelli della nuova stagione. No, non all stars, ma Pahkitew Island. Percui, è possibile che ci sarà dell'ooc, ma per i personaggi che si conoscono fin'ora cercherò di essere più IC possibile...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler! | Contesto: Contesto generale
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Capitolo uno – Amico poco amico-

Sopravvissuto miracolosamente al volo in quella stupida bolla, era finalmente tornato a casa, e si stava finalmente gustando un po' di sana aria di campagna mentre si riposava ai piedi di un melo. Con una giornata come quella, cielo senza nuvole con la sola compagnia del signor Sole, stare alla fresca ombra a guardare i suoi fratelli che badavano ad alcuni maiali al posto di Al era il massimo per lui. Data la partecipazione dello show, ora poteva permettersi di non lavorare per qualche tempo, per riprendersi dalla tortura di quel pazzo di un McLean, ma sapeva che la pacchia non sarebbe durata in eterno. Vedendo gli sguardi un po' irritati dei suoi fratelli, Scott decise di cambiare zona, e iniziò a dirigersi verso il campo di verdure che era dalla parte opposta. Il loro terreno non era tanto grande, era una di quelle terribili fattorie da quattro soldi, e per arrivare al “confine” ci metteva anche solo una decina di minuti. A passo lento, molto lento. Passando per la parte più larga. Però era pur sempre abbastanza terra da gestire, e tutti dovevano fare la loro parte, anche se lui preferiva dare la caccia ai topi che cercavano di mangiarsi le scorte di cibo nel magazzino. Arrivato alla staccionata, decise di dare una sbirciatina ai loro vicini, anche se sapeva già cosa avrebbe visto. Le assi di legno erano abbastanza alte, e doveva sempre cercare di arrampicarsi un poco, ma ormai era così abituato che non faceva alcuno sforzo.
Appena riuscì a vedere aldilà della staccionata, Scott fece un sorrisetto disprezzante. Come aveva previsto, c'era un ragazzo che stava riparando un capannone. Aveva i capelli spettinati un po' a caso, il viso da bambino e le guance rotondette con alcune lentiggini,e un sorriso che dal Canada arrivava in Giappone... passando per l'Europa.
Il ragazzo, seppur intento a lavorare come non ci fosse un domani, si sentì osservato e alzò lo sguardo verso il sociopatico, dapprima un po' sorpreso, per poi ritornare sorridente come prima, alzandosi e agitando le braccia -Ciao Scott!! Come è andata sull'isola??- “Ma fatti gli affari tuoi” pensò lui, che di tutta risposta fece il dito medio all'altro e scese dalle assi di legno. Ah, se solo fossero rimasti come erano da piccoli! Lo avrebbe picchiato come suo solito, ma oramai anche se lo prendeva a pugni era già tanto se gli faceva il solletico.
Rodney era infatti basso e in sovrappeso... questo quando avevano all'incirca sette anni. Il paffutello andava sempre a trovarlo, perché provava una strana simpatia per lui anche se lo respingeva sempre con pungi e calci. Ogni tanto capitava che gli scendevano delle lacrime dal dolore, ma forse era troppo stupido per capire che doveva stargli alla larga. Tutto questo prima che Rodney iniziasse ad aiutare i suoi con la fattoria. Da quando aveva iniziato a lavorare, il bombolone alla crema di prima era diventato un armadio russo. L'intelligenza però era rimasta sempre quella, o almeno così sembrava, dato che credeva ancora che i bambini nascessero sotto i cavoli. Scott ridiede un'ultima occhiata verso il vicinato, forse per arrabbiarsi di più, o forse per irritarsi. Il ragazzo era ancora felice come una pasqua, intento ora a trasportare una decina di assi di legno “Cosa darei per fargli togliere quel sorrisetto dalla sua stupida faccia”
E gli venne un'idea

Si era messo al lavoro già di prima mattina, a coltivare e ad arare i campi, anche se quella era veramente una giornata molto calda. Aveva anche preso una pausa, dopo aver sfamato i polli, e si era sistemato vicino al pollaio, accarezzando la sua adorata Sue, una gallinella che lo seguiva sempre. Poi si alzò e andò con gli attrezzi verso il capannone, ed iniziò a riparare i danni che della sera prima -un vento incredibile.
Ad un tratto si sentì osservato, e vide il suo vicino Scott. Da quando era ritornato dall'isola? Agitando le braccia, lo salutò, ma questi di tutta risposta fece dito medio “che strano modo di salutare” pensò, prima di tornare a lavorare.
-Ehi, Rodney, volevi sapere come me l'ero passata sull'isola, vero?-
La voce lo fece sobbalzare per un momento, non poteva credere alle sue orecchie. Girandosi verso l'amico, i suoi occhi si illuminarono come se avesse visto un miracolo. Scott sembrava voler fare conversazione... con lui! Da quanto tempo aspettava quel momento! Il giovane lasciò a terra tutto ciò che aveva per le mani, rischiando di seppellire la sua gallinella preferita, e si diresse in fretta verso la staccionata -Sì! Insomma, come è andata? Hai vinto, arrivato primo? Secondo, terzo? Sei stato il primo eliminato?? Ti sei fatto degli amici, dei nemici? Cosa avete..- -Calma, calma mitraglietta, una domanda alla volta! Che fretta c'è!- In effetti, si disse Rodney, stava chiedendo troppe cose velocemente. Forse era meglio parlare più lentamente, senza mostrare troppo entusiasmo, o avrebbe potuto perdere l'occasione di parlare come amico con Scott. Però come poteva trattenersi? Uno show visto in tutto il mondo, persone che non si conoscono gareggiano gli uni contro gli altri per vincere tantissimi soldi -ora non si ricordava il numero esatto- e uno degli ultimi era proprio davanti a lui! Se avesse avuto il tempo di guardare la tv dai vicini, forse avrebbe evitato di scomodarlo a raccontargli tutto per voce, ma tempo non ne aveva, dato che il lavoro lo impegnava sempre. Contenendo tutto il suo entusiasmo, dunque, cercò di catturare ogni parola che usciva dalla bocca dell'amico, cercandosi di immaginare tutto quello che era accaduto: Le disavventure coi compagni di squadra, la fobia degli squali, la cotta per una certa ragazza con conseguente delusione d'amore, il sapore della vittoria e della vendetta, la delusione per essere stato eliminato al terzo posto. Poi, dopo una breve pausa passata a rielaborare i dati che aveva ottenuto, Scott gli fece una proposta
-Mi è venuta un'idea, perché non partecipi tu alla prossima edizione?-

  
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