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Autore: vanessa_    11/03/2014    2 recensioni
Svariati episodi riguardo la storia d'amore fra il giovane spavaldo e amato dalle donne Harry, e il ragazzo sorridente, laureato e palesemente gay Louis.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Primo Episodio.

Harry Styles non era solito uscire di casa il sabato pomeriggio, però quel tredici aprile sentì la necessità di abbandonare quella specie di topaia che lui chiama casa, per andare a farsi fare due passi. Aveva un forte male alla testa e prendere un po' di aria fresca dopo aver ingoiato una pastiglia dissolta nell'acqua fredda gli sembrava il rimedio migliore.
Non usciva mai di casa, se non per andare a fare la spesa, lavorare oppure incontrare Liam e Zayn al solito bar in centro. Si sentiva spaesato e non aveva la minima idea di dove andare per potersi rilassare per un po'. Camminare per lunghi ed eterni minuti lungo una strada sconosciuta non gli sembrava il migliore dei modi, per questo decise di mettere piede in uno strano locale mai visto prima di quel momento con l'enorme insegna luminosa che segnava la scritta W.A.S.
Solo dopo essere entrato potè chiaramente comprendere dalla scritta presente sui tovaglioli, i grembiuli delle cameriere e sulla parete di destra che era una sigla delle parole 'We Are Strange'. La trovò un'iniziativa alquanto carina e prima che potesse apprendere qualche altra cosa riguardo a quel bizzarro luogo, una ragazza gli si avvicinò facendo ondulare la sua bionda coda di cavallo da destra a sinistra costantemente.
-Tenga!-affermò sorridente allungando al riccio una strana spilla viola con sopra scritta la sigla del locale. Harry scosse la testa confuso e dopo aver osservato meglio quell'oggetto rivolse di nuovo lo sguardo verso la giovane che ancora sosteneva quel sorriso radioso ed abitudinario.
-Devo metterla addosso?-domandò inarcando un sopracciglio. La bionda fece spallucce.
-Se volete sì e se avete intenzione di sedervi ad un tavolo dovete lasciarmi il vostro nome-un ennesimo e classico sorriso si dipinse sul suo volto.
-Oh..Harry Styles!-affermò osservando la mano piccola della ragazza muoversi velocemente mentre trascriveva il suo nome su un blocco di carta che si è poi portata dietro al bancone.
-La ringrazio-gli disse prima di andarsene.
Il riccio rimase un po' spiazzato dalla situazione, ma tentò di non farci caso e di addocchiare un tavolo alla quale sedersi per ordinare un caffé e ritornarsene a casa. Notò, dopo aver preso l'ordinazione, che in quel locale si trovavano solo uomini di qualsiasi età. Non vide nemmeno una donna, se non contiamo le cameriere.
Bombardò la sua testa di domande, ma alla fine fu distratto dall'arrivo della sua tazzina di caffé bollente. Era macchiato, come era solito prendere, e con due bustine di zucchero. Ad Harry piacciono le cose dolci.
Proprio nel momento in cui cominciò a credere che il suo dolore alle tempie se ne fosse andato, una forte musica interruppe la sua quite. Si voltò e potè chiaramente notare dietro di sé due uomini, o meglio, due ragazzi evidentemente ubriachi e a dir poco effeminati fare avanti e indietro sul palco provocando risate ed entusiasmo fra il pubblico maschile.
Omosessuali, sbuffò il riccio sbrigandosi a terminare il suo caffé e pagare il più alla svelta possibile per uscire da quel posto. Non aveva nulla contro gli uomini gay, ma lui non lo era e trattenersi in quel luogo non gli sembrava proprio il caso. Non appena si alzò si scontrò con una persona, che gli rovesciò sulla sua felpa blu una tazza enorme di cioccolata calda.
-Mi scusi!-esclamò l'acuta ed estranea voce immediatamente.
-Tanto era già una giornata di merda-affermò Harry continuando a strofinare la manica sulla chiazza. Non appena decise che fosse il momento di uscire di scena, alzò lo sguardo, ma lo perse in due pozzi celesti.
-Mi dispiace così tanto, quanto ti devo?-si affrettò a domandare il ragazzo dal ciuffo castano e l'aria di essere totalmente gay.
-Non preoccuparti, ti è già costato due sterline!-esclamò il riccio cambiando tono e riferendosi al prezzo della tazza ormai caduta a terra.
-Tu devi essere Harry Styles-cambiò l'argomento il liscio, sorridendo illuminando l'intera stanza in pochi secondi, pensò Harry. Il minore rimase sorpreso e diede una veloce occhiata al volto del nuovo arrivato nel tentativo di capire se fosse una faccia familiare, ma guardandolo non gli veniva in mente nulla, solamente quanto fossero graziosi i tratti del suo volto.
Gli domandò per quale motivo fosse a conoscenza del suo nome e il ragazzo si limitò ad indicare il tabellone all'entrata. Non appena Harry gli rivolse lo sguardo potè notare il suo nome ben in vista insieme ad altri dieci.
-Comunque io sono Louis!-si strinsero le mani.
-Sapresti dirmi perché c'è il mio nome là sopra?-
-Perché sei nuovo e qui è tradizione che tutti si conoscano. Appena ho visto un nome nuovo ho pensato che fossi tu, dato che non è un luogo molto frequentato. Siamo piuttosto nascosti in questa via-Louis sorrise, sistemandosi il ciuffo passandoci sopra la mano velocemente. Fu un gesto di distrazione, che era solito compiere ogni giorno, ma il riccio lo vide più come una provocazione. Si sentiva per la prima volta attratto da un ragazzo. Ma dentro di sé sapeva che non era attrazione; era semplicemente impossibile che un uomo così conosciuto fra le donne fosse omosessuale, suvvia.
-Oh, ma non penso ci tornerò..-affermò Harry strofinandosi per l'ultima volta la maglia nell'invano tentativo di renderla presentabile.
-Non ti piace il posto?-nel tono di Louis c'era innocenza e questo ad Harry piaceva.
-No, ehm..non credevo fosse per-non ebbe il coraggio di finire la frase, si sentiva un soldato ariano impegnato a discutere con un ebreo del perché fosse nato il nazismo. Un forte ma azzeccato paragone.
-Per gay-si affrettò a dire il liscio per niente infuriato o infastidito. Accennò addirittura un sorrisino. Harry si sentì sprofondare dalla vergogna e si limitò ad annuire impacciato.
-Non ti giudico, ognuno ha le sue opinioni-si affrettò a dire Louis.
-No! Voglio dire, non sono contro gli omosessuali, ma non mi va nemmeno di frequentare posti dedicati completamente a loro-non appena si rese conto di quanto offensiva sembrasse quella frase si portò una mano in faccia scusandosi. Ma il ragazzo rise e scosse la testa totalmente divertito dalla situazione.
-Se le cose stanno così, allora non pensi male e non mi giudichi se ti do questo?-Louis allungò la mano verso Harry e gli diede un biglietto. Il riccio ci diede un'occhiata e potè chiaramente leggere un numero di telefono e di fianco al nome Louis Tomlinson la sigla 'dottore'. Quel ragazzo era laureato e passava i suoi pomeriggi in tuta in club gay, bizzarro, pensò Harry che nel frattempo pensò in mezzo a quanta merda si fosse cacciato. Lui non voleva ricevere le avance di un ragazzo gay proprio nel periodo in cui stava uscendo con Christine, la moretta che aveva rimorchiato solamente due giorni prima, con molta fatica dato il suo caratterino da ragazzina viziata. Accettò comunque il biglietto e, per pura cortesia-questa è la scusa che il riccio è solito imporsi-gli diede anche il suo e lo salutò allontanandosi verso l'uscita, proprio di fronte alla bionda e il cartellone che metteva in bella vista il suo nome. Per qualche strana ragione non disse niente, e lasciò credere a quella gente che sarebbe tornato, perché non era poi un'opzione da gettare all'aria quella di rimetterci il piede dentro.
Mentre era intento a camminare velocemente lungo il marciapiede e diretto verso casa, Louis, seduto a il suo solito tavolo, si avvicinò a Niall che lo salutò sorridente. Niall non era assolutamente gay, ma essendo il fratello di Rose, la giovane cameriera che servì Harry, passava tutto il suo tempo in quel posto. Era molto amico di Louis.
-Dimmi un po' Tomlinson..-prese voce in capitolo il biondino indicando con il cucchiaino sporco l'amico.-Hai fatto strage di cuori, oggi?-sorrise riferendosi al riccio appena uscito in strada.
-Ma cosa stai dicendo?-affermò alzando di qualche tacca la voce, rendendola più acuta del normale. Louis non voleva ammettere di trovare quel ragazzo carino, e non voleva di certo dire quanto in cuor suso sperasse di sentirlo ancora, nonostante sapesse che non era gay.
-E poi..è etero-sbuffò amaramente accennando un sorriso. Niall fece una smorfia arricciando il naso, per poi emettere un verso di disaccordo.
-Siamo tutti bisessuali. Quel tizio si potrebbe innamorare di te-
-Non parlare di amore, l'ho appena conosciuto-
-Sì, ma da come lo guardi sembra che non lo lascerai in pace ancora per molto..-sospirò meritandosi un colpo brusco sulla spalla da parte del castano che emise una risata divertita e consapevole del fatto che Niall avesse ragione.
  
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