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Autore: picci 1989    29/06/2008    4 recensioni
"E' un peccato che le cose si siano risolte così, sbaglio?"(Cit.Eclipse, Jane) Alle volte non si può fare nulla per le persone che si amano, anche se una parte di noi solo le ama...
Genere: Malinconico, Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Requiem for jacob black

 

Fratelli in ginocchio”

Voce soave, fra l’incenso e il calore del fuoco che soffocante come una coperta di lana il 13 agosto, inglobava gli animi di chi componeva il cerchio.

“Pregate per Jacob Black, tristemente scomparso”

Il branco si strinse vicino, pelle contro pelle, arresi all’idea di non percepire più le idee del loro fratello.

“Abbandonate i raccolti e portate i bambini in casa,

Lasciate che la posta si accumuli e che le piante secchino sul loro stelo

Ma non lasciate che i vostri occhi si inumidiscano e i vostri cuori perdano un battito”

Dolcemente, tristemente, amaramente la voce si incrinò fino a morire in un sospiro doloroso poi la voce di Billy ricominciò:

“Sedete accanto alla pettegola e fatevi porgere i fazzoletti dall’ultima persona che vorreste al vostro fianco perché non c’è tempo e voglia per pensare a queste minuzie. Come non c’è tempo per le distinzioni e gli odi leggendari.

Ora è solo tempo di ricordare”

Ci fu ancora una pausa e riprendere per Billy fu davvero troppo e per un attimo anch’egli così orgoglioso e discreto nel mostrare i suoi sentimenti si lasciò sfuggire un singhiozzo che fece vibrare la sua gabbia toracica ma la voce che sembrava dimenticata ritornò quando la mano di Charlie Swan si appoggiò sulla sua spalla.

“Ricordare. Perché Jacob Black è morto”

Un ululato lontano, di dolore scosse la foresta.

Il branco divenne nervoso e un brivido sconvolse la perfezione del cerchio anche l’ispettore Swan tanto temerario in superficie non potè reprimere quel brivido che percorse la sua spina dorsale.

Billy, sentendo il cambiamento dell’amico, appoggiò una mano scheletrica e scura su quella di Charlie e ricominciò a parlare.

E se ancora i vostri occhi sono bagnati.

Non dimenticate che egli ora appartiene al Grande Spirito,

Ricordate quel piccolo uomo che con la sua forza conservò la tribù,

Non dimenticate quel ragazzo allegro e pieno di vita,

Ricordatelo com’era.

Un sorriso sulla faccia dove risplendeva il sole,

il corpo protratto verso la libertà

e il cuore fermamente incatenato ad un altro.

Non dimenticate Jacob Black

E nei nostri cuori vivrà per sempre!”

La preghiera si spese nell’immobilità dell’incenso…

Mentre fra l’oscurità della foresta, dove gli animali non entrano, il lupo ululò ancora il suo dispiacere.

Alla luce tenue della luna che filtrava indomita fra le chiome leonine degli alberi il manto marrone-rossiccio troppo lungo per non annodarsi tra i tranelli delle foglie ipnotizzò una temeraria lucertola che subito sfuggì nella sua tana al sopraggiungere di una seconda entità.

La tua puzza fa scappare anche gli animali della foresta un basso ringhio

Due occhi ambra illuminarono l’oscurità

“Siamo nervosetti stasera”

Cosa fai qui

“La tregua, per stasera, è ancora valida”

Maledetto succhiasangue!

“Dovevi scegliere un'altra notte per morire”

Taci

“Deve essere inquietante assistere al proprio funerale”

Un morto in decomposizione come te non dovrebbe parlare di funerali, perché il tuo come è stato?

Anche dove i due occhi illuminavano l’oscurità provenì un basso ringhio.

“A noi nessuno fa il funerale!”

Se vuoi te lo farò io, con connessa pira, che ne dici succhiasangue?

Un altro baso ringhio “Ti importa così poco della tua vita, Jacob?”

Ci fu un ringhio più forte e il pelo del lupo si alzò malgrado la lunghezza

A te importa così poco della tua miserabile vita, non devi chiamarmi così

“Come vuoi che ti chiamo, allora?”

Non voglio che tu mi chiami, succhiasangue, va nella tua cripta un altro ringhio

“Non sono certo venuto di mia iniziativa, me l’ha chiesto Bella - gli occhi gialli si fissarono sul lupo che era bloccato in quella strana posizione di attaccoritrata – voleva sapere come stava Jacob, il suo Jacob

Il lupo si voltò verso i sue occhi gialli

Dille…Dille la verità

“Qual è la verità?”

Che il suo Jacob è morto il ringhio fu basso e gutturale poi il rumore di foglie calpestate e poi ancora rami lontani spostati dalla massa di pelo che li penetrava a velocità elevate.

“Certo come vuoi” e i due occhi ambra si chiusero lasciando l’oscurità muta e vuota.

Solo tre parole lasciò di commiato a tutta la foresta.

“Addio Jacob Black

 

The end

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