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Autore: Midnight the mad    11/03/2014    5 recensioni
"Insomnia" perché sì. Perché è roba scritta in notti insonni e momenti del cazzo.
Canzoni perché sì. Perché sono più reali della vita.
Parole perché sì. Perché è l'unico modo di gridare.
Cose diverse tra loro, che vengono un po' quando vogliono. Se volete leggere, leggete.
1. Redundant
2. Basket Case
3. She's a Rebel
4. Uptight
5. Die young
6. Pompeii
7. St. Jimmy
8. Gli anni
9. X-Kid
10. Show must go on
11. Cry to heaven
12. '74-'75
13. Knockin' on heaven's door
14. The forgotten
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa non sono io, non più. è una vecchia me stessa, la me stessa di anni fa, quella che non sputava in faccia alla gente. La me stessa buona, la me stessa calma.
La me stessa che è fottutamente morta.

 
REDUNDANT

We’re living in repetition,
content in the same old shit again...
 
Suono di sveglia.
Occhi stropicciati. Sbadiglio.
Coperte scostate. Piedi sul pavimento. Passi barcollanti.
Armadio. Vestiti presi a caso, tanto chi se ne frega.
Bagno. Acqua fredda.
Scale.
Cucina. Nessun odore di colazione. Non c’è, quando sei la prima a scendere e nessuno te la prepara.
Una manciata di cereali mangiata a casaccio da una scatola.
Di nuovo bagno. Denti lavati. Spazzola.
Scarpe. Giacca. “Arrivederci” gridato.
Porta.
Aria fredda sulla pelle, aria viva. Passi rapidi. Autobus che arriva. Corsa. Fiatone.
Sedile. Duro, sporco. Tanto chi se ne importa. Quando nessuno ti nota, puoi anche essere sporca.
Porte automatiche che si aprono. Strada. Passi veloci.
Campanella. Scuola.
Schifo.
 
...Now the routine’s turning to contention...
 
Brusio.
Professoressa. Voce più alta. Appello.
Di nuovo brusio, più basso.
Legno del banco. Quaderno. Penna che si muove su e giù senza logica, senza prendere appunti.
Orologio. Lancette che girano. Tempo, tempo, tempo.
Campanella. Passi. Rumore.
Di nuovo passi. Silenzio. Brusio.
- Ho riportato i compiti -. Silenzio.
Nomi. Passi verso la cattedra.
Foglio. Penna blu. Penna rossa.
“7 ½”.
Lamentele. Fischi. Sbuffi.
Sospiro. Niente soddisfazione. Perché, poi?
Silenzio. Parole. Brusio.
Campanella. Passi. Rumore.
Di nuovo passi. Silenzio. Brusio.
Spiegazione. Infinita. Tempo, tempo, tempo.
Campanella.
Solitudine.
 
...like a production line going over and over
and over roller coaster...
 
Ricreazione. Sospiro. Banco.
Merenda. Sapore di merendina. Conservante.
Fazzoletto.
Porta.
Corridoio. Passi che risuonano. Schiamazzi.
Bagno.
Silenzio. Porta chiusa. Sospiro.
Lacrima. Neanche senza un perché.
Fazzoletto passato sul viso. Porta aperta.
Corridoio. Passi che risuonano. Schiamazzi.
Porta. Aula.
Banco. Silenzio.
Parole.
Paura.
 
...Now I cannot speak, I lost my voice,
I’m speechless and redundant...
 
Occhi.
Sguardo.
Espressione che non vedi.
Bisbigli.
Cuore in gola.
Parole, parole, parole su di te ma mai tue.
Incomprensione.
Pugni stretti. Lacrime che premono per uscire.
Campanella.
Passi. Sedie spostate.
Morsa in gola.
Freddo.
 
...‘cause “I love you” is not enough...
 
 
Campanella.
Sedie spostate. Passi. Parole. Sorrisi.
Passi svelti, tuoi. Porta, scale. Giù, giù, giù. Portone.
Fuori.
Tragitto, già fatto mille volte.
Casa.
Casa.
Un momento. Un pensiero vago, perché c’è qualcosa di strano in quella parola.
Di sbagliato.
Battito di ciglia. Pensiero cancellato. Ingresso.
Tua madre pronta per uscire. Sguardo.
- Mi dispiace, tesoro, non ci sarò per pranzo. Devo andare a lavoro -.
Altro battito di ciglia. Solitudine, ancora, quindi.
Sorriso. Finto. – Ok -.
- Ti voglio bene, tesoro -.
Porta aperta. Porta richiusa.
Ti voglio bene, tesoro.
Bruciore in gola. Lacrima.
E se non fosse abbastanza?
 
...I’m lost for words...
 
 
Compiti.
Matematica. Equazioni.
Pausa. Cuffie. Musica.
MP3 sbattuto sulla scrivania.
Concentrati.
Italiano. Tema.
Foglio bianco.
Bianco.
Bianco.
Ho perso le parole.
 
...Choreographed and lack of passion,
prototypes of what we were...
 
 
Porta aperta.
Giù per le scale, giù, giù.
Fino all’inferno.
Pensiero cancellato. Respiro.
Braccia aperte. Abbraccio.
- Ciao -.
Coreografia. Gioco. Della madre e figlia che si vogliono bene.
Stupida coreografia.
Però la coreografia ha vinto. Non gliela dici, la verità.
Perché sei stupida. Perché sei codarda.
Pensiero cancellato.
è più facile.
Scale. Su, su, su, ma non fino al paradiso.
Fino al niente.
Pensiero cancellato.
Abitudine. Coreografia.
Segui i passi e andrà tutto bene.
Prima era diverso. Non ci pensare. Fa solo male.
Segui lo schema.
Non pensare.
 
...Went full circle ‘til I’m nauseous,
taken for granted now...
 
Cena.
Cibo. Discorsi. Sorrisi.
Pensieri, loro. Pensano che stai bene.
è scontato che stai bene.
Come tutti i giorni. Come tutte le sere.
Come tutti i domani uguali agli oggi e gli oggi uguali ai domani.
Nausea.
 
...Now I waste it, faked it, ate it...
 
Vita. Nascosta.
Vita nascosta.
Dove non lo sai.
Circolo vizioso.
Vita buttata. Vita sprecata.
Vita falsificata. Da te stessa. Sempre di più.
Vita ingoiata, masticata, uccisa. Ingoiata dal mostro che è il mondo.
Vita odiata. Da te. Adesso.
Basta.
 
...Now I hate it.
 
Vento. Tra i capelli, negli occhi.
Freddo. Fuori. Dentro.
Vento. Freddo. Vento. Freddo.
Alto. Alto. Alto.
Passo avanti. Vuoto.
E giù fino al paradiso
  
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