Sollevo la falce.
È pesante,
ma non troppo. Le sue lame
aderiscono perfettamente al mio corpo martoriato.
Io vivo con il
dolore. Io traggo vantaggio
dal dolore. Perché il confine tra la morte e il dolore, si
sa, è il piacere.
Prego il Dio Joshin
di darmi la forza
necessaria a compiere questa cerimonia.
Traccio il mio
disegno e osservo la
vittima fissarmi attonita.
C’è
uno sciocco ragazzino di nome
Shikamaru che crede di aver vinto, ma il suo sguardo trema appena
sfiora il
corpo del suo maestro: adesso è mio.
Impugnando il manico
della falce, mi
trafiggo un braccio. Gemo di dolore. Anche l’uomo geme e si
stringe forte il
braccio.
Un secondo colpo, sullo stomaco, e
il dolore torna.
Vedo il mio braccio tremare, una
scarica elettrica mi
attraversa il cervello. Vedo il ragazzino urlare, l’uomo
contorcersi dal dolore
e Kakuzu scuotere la testa da una parte all’altra.
Ma gli farò vedere io.
Il mio corpo si abbandona al
dolore, aspettando una
morte che non arriverà mai.
Mi trafiggo una gamba. Anche
l’uomo prova lo stesso
dolore.
E al massimo del dolore, ecco che
arriva il vero
godimento.
E io mi sento bene, mentre quello
sta morendo.
Gli occhi del ragazzino si
riempiono di lacrime. Loro
non capiscono niente.
I mortali si spaventano
all’idea della morte, non
sanno quanto li invidio. E ogni volta che la mia falce perfora il mio
corpo,
spero di spegnermi, di finirla lì.
Ma io non morirò mai.
Sono stato dannato.
- E adesso assaporerò il
dolore della tua morte.-
Dirigo la falce verso il petto.
Un istante, e per lui tutto si
spegne.
Ciao!!!!! Probabilmente vi ho rotto
le scatole con
questi tributi, ma pensavo che dovevo farne almeno per i miei
personaggi
preferiti, che non sono poi tanti.
Leggete e recensite.
Princess of Destiny