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Autore: Mezza mela    11/03/2014    0 recensioni
Due ragazze, un solo destino. Quando un sentimento nuoto contro corrente.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Noi non dovremmo essere qui a parlare. Lo sai. Anche se…

- Anche se..?

- Nulla. Lascia stare.

- Accidenti a te e alle frasi incomplete. Perché non possiamo? Io ho bisogno di te.

- Perché io non ti voglio. Io non provo nulla per te. Sono una persona cattiva. Ti odio. Odiami anche tu. Ti prego. Sono un essere spregevole, mi diverte far soffrire la gente. Ti prego, dimenticami.

- Ora, guardami negli occhi e ripetimi tutto. Senza lacrime.

- Ti prego. Ti prego!

- Ripetimelo ho detto!

- Addio!

Le afferrai un braccio. Non ero ancora pronta. Non ero pronta a lasciarla andare.

- Ahia! Lasciami andare. Ti prego!



Mi stava implorando, con le lacrime agli occhi, di lasciarla andare. Ma non potevo, insomma, era un po’ come gettare la spugna, come mostrare di aver smesso di lottare, mentre io per lei non lo avrei mai fatto. Non avrei mai smesso di lottare. La guardai per un ultima volta. Poi la lascia andare. E lei scappò. Man mano che si allontanava da me, sentivo la forza abbandonare il mio corpo. Più lei si allontanava più io divenivo debole. Svoltò l’angolo, ed io persi i sensi.



-Dove sono? Son morta? - Chiesi a un tizio accanto a me.

-No, no signorina - Disse, scoppiando a ridermi in faccia.

-Dove mi trovo?

-In ospedale, è stata portata qui ieri sera, credo che l’abbiano trovata stesa in mezzo la strada, incosciente.

Giusto. Ora ricordo. La prossima volta dovrò sbattere la testa un po’ più forte. A quest’ora, l’avrei dimenticata.

-Ah si! Credo di aver avuto un calo di pressione. Ora sto bene. Posso andare.

Mi si avvicina un tizio.

- Signorina, dove crede di andare! Non abbiamo ancora concluso tutti gli esami! Stia sdraiata. Appena potrà andare via, verrà avvisata.

- Ma io….

- Non si discute!



Sbuffai e mi voltai dall'altra parte. Accanto a me c’era un comodino con sopra dei fiori, un pupazzetto blu e un bigliettino. ‘Riprenditi presto Ragazza Blu’. Chi poteva essere?”

  
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