UNA BUGIA A FIN DI BENE
La pioggia cadeva fitta sulla
scuola. Erano giorni che non smetteva di piovere:era l’ottobre più terribile
che Hermione avesse mai visto. Non che a
lei importasse particolarmente:passava le giornate chiusa in biblioteca a
studiare, non aveva tempo da perdere lei! Al contrario di Ron. Già Ron…quel Ron. Il solo idiota Ron! Probabilmente in quel
momento era sulla sua scopa nel campo da Quidditch con Harry a pavoneggiarsi
con le stupide ragazzine sugli spalti! “Si prenderà un malanno quel…ah! Sono fatti suoi!” pensava la ragazza con la matita
appoggiata sul labbro inferiore.
A Hermione Granger
non importava di lui. No! Aveva deciso che Ronald Weasley doveva uscire dai
suoi pensieri. Ma allora perché anche osservando la pioggia che cadeva pensava
a lui? Possibile che tutto gli ricordasse quel ragazzino presuntuoso?
-Avanti Hermione…-
si disse da sola e ripiombò nei suoi libri. O almeno così avrebbe voluto. Ma
non ci riuscì perché un ragazzo si sedette davanti a lei. Non era un ragazzo
qualunque:era Draco Malfoy attorniato dai suoi
amichetti Serpeverde.
-Sola oggi Mezzosangue? Mi sa
che i tuoi amici finalmente hanno capito…- disse con
il suo solito tono sprezzante. Era tipico di Malfoy.
Attaccare quando la gente non poteva difendersi. E in quel momento Hermione, depressa
per colpa di Ron, non era certo in grado né aveva la forza morale per
difendersi.
Continuava a leggere il suo
libro non prestando attenzione a quello che il biondino diceva.
-Visto? Alla fine sei rimasta da
sola perché anche San Potter e Lenticchia si sono accorti che stare con gli
sporchi Mezzosangue non ha senso…è come insudiciarsi!
Hermione avrebbe voluto
schiantarlo e correre fuori dalla biblioteca:come osava dire quelle cose su di
lei, sui suoi amici? Lui che era solo un vigliacco!
Era strano…Hermione
non aveva mai badato molto alle parole di Malfoy in
tanti anni…perché in quel momento la ferivano così
tanto? Forse perché per la prima volta temeva che in tutto questo ci fosse un
fondo di verità. Ron era sempre impegnato con gli allenamenti e Harry…beh Harry era impegnato ad essere geloso di Ginny! Si
sentiva sola…Draco aveva ragione.
-Allora Mezzosangue? Non
rispondi? Pensavo che almeno foste in grado di capire delle semplici domande…mi sbagliavo…siete ancora
più inferiori di quanto credessi!
Lui e i suoi amici
sghignazzavano. Ma qualcuno arrivò a fermarli. Hermione sentì distintamente un
pugno che si parcheggiava non proprio delicatamente sul volto di Malfoy, che iniziò ad imprecare. La ragazza alzò lo
sguardo:doveva vedere chi l’aveva salvata da quell’arrogante di Malfoy!
E allora lo vide:Ron Weasley che
ancora ansimava per lo sforzo e la rabbia, con ancora il braccio disteso verso
Draco, con gli occhi azzurri che ancora fiammeggiavano! Hermione sorrise. Il
suo Ron era venuto a salvarla.
-Come hai osato? Tu…tu sei un traditore del tuo sangue!- ringhiò Malfoy.
-Sarò anche un traditore del mio
sangue, ma è sempre meglio che essere un Mangiamorte senza spina dorsale!- da
dove gli veniva tutto quel coraggio? Si domandava Hermione. Forse era dovuto al
fatto che la vittima delle cattiverie di Draco era proprio lei…la
sua Hermione. Ma no! Cosa stava pensando? L’aveva fatto solo per…per farsi bello davanti a tutti! Gli studenti della
biblioteca si erano radunati vicino a quello spettacolo e sicuramente Ron ne
aveva approfittato per mostrare tutti i suoi muscoli alle ragazze presenti.
Erano quasi due mesi che il rosso non faceva che mettersi in mostra…sembrava farlo apposta!
Di colpo il sorriso che era
apparso sul volto di Hermione si trasformò in una espressione inferocita. Ron
si voltò e la vide furiosa.
-Che c’è Mione?
-Primo….non chiamarmi Mione!
Lo odio…sembro un gatto!
-Ma ti è sempre piaciuto come
soprannome!
-Beh….ho cambiato idea!- disse lei. Era vero:le
piaceva quando Ron la chiamava così, solo lui lo faceva…ma
ora era furiosa con il rosso!
-E poi quante volte ti ho detto
che i problemi non si risolvono con la violenza?
Ron sbuffò.
-La pianti? Di fare la maestrina
intendo! Non sei mia madre! E se non l’avessi capito l’ho fatto soltanto per proteggerti…
-IO NON HO BISOGNO DI ESSERE PROTETTA! TANTO MENO DA UNO COME TE!- perchè aveva urlato? Sì, forse Ron aveva sbagliato ad usare
le mani…ma era stato così tenero a correre in suo
aiuto!
-Uno come me? E come sarei
sentiamo?
Hermione era sconvolta per la
rabbia e per le parole cattive che lei stessa aveva detto. Non le pensava suò serio, ma la sua bocca si era mossa di sua spontanea
volontà,senza controllo.
-Lascia perdere…non
voglio saperlo- disse Ron all’improvviso. -Però una cosa te la voglio dire io…non ne vale la pena di essere gentile con te lo sai? Se
sbaglio tu sei subito pronta ad aggredirmi. Se faccio la cosa giusta trovi
comunque il modo per rimproverarmi! Ma c’è una novità…mi
sono rotto! Mi sono rotto di starti dietro…di farti
capire che mi piaci…mi sono rotto. D’ora in poi non
ti starò più tra i piedi, promesso!- il tono di Ron era strano. Sì, era triste,
ma allo stesso tempo tranquillo, come se quella fosse l’unica decisione
possibile da prendere. Amava Hermione, ma lei lo allontanava ogni volta.
Evidentemente lei non lo voleva.
-Beh…meglio così!- disse la riccia. Ma avrebbe voluto
piangere e urlare. Perché aveva reagito così? Perché non poteva semplicemente
riconoscere che Ron aveva fatto un gesto bellissimo..solo per lei? Stupida,
stupida, stupida! E ora probabilmente lo aveva perso per sempre!
-Hermione, vedrai che scherzava!
Non lo farà mai! Lui non ti può dimenticarti così…lui
ti ama Hermione- disse Ginny. Le due ragazze si erano
rifugiate nel dormitorio per parlare di loro problemi. Sia Harry che Ron
sembravano non capire mai quello che le due grifoncine
provavano per loro.
-No Ginny! Tu non l’hai visto
come mi ha guardata! Era serio e ….rassegnato. E’
come se avesse rinunciato a combattere per me!
-Però Hermione lo devi ammettere…questa volta hai esagerato!
La riccia guardò la sua amica e
aprì la bocca per rispondere. Ma non lo fece. Non lo fece perché era inutile,
perché era vero! Aveva esagerato. Non c’erano scuse o giustificazioni per
quello che aveva detto.
-Vuoi sapere come la penso?
Secondo me devi scendere in Sala Comune e parlargli. Digli quello che hai detto
a me…dovete chiarirvi. Almeno saprai una volta per
tutte quello che prova per te!
-Ma Ginny…
-No! Niente ma! Adesso tu scendi
e gli parli è chiaro?
La riccia sorrise al tono
perentorio di Ginny.
-Somigli tantissimo a tua madre
quando fai così, lo sai?
-E’ un complimento? No, perché
non mi sembra…- rispose la rossa ridendo a sua volta.
La Sala Comune era piena di
ragazzi. Era la sera dopo la prima partita di Quidditch della stagione:Hermione
aveva pensato che dopo la vittoria Ron sarebbe stato di buon umore e sarebbe
stato più facile parlargli. Che errore!
Ron era sì il ragazzo più felice
della terra…peccato che dopo la sua strabiliante
partita tutte le ragazze Grifondoro lo avevano accerchiato, come le api con il
miele. Hermione sentì la rabbia impossessarsi di lei:però questa volta non ce
l’aveva con lui…ma con tutte quelle oche starnazzanti
che gli stavano intorno!
Pensò seriamente di utilizzare
una Maledizione Senza Perdono, ma i suoi pensieri vennero fortunatamente
interrotti da Ginny.
-Ce l’hai fatta?
-E come scusa? Non vedi cosa sta
succedendo qui?
Ron vide la riccia spuntare
dalle scale dei dormitorio:il suo sorriso radioso si spense appena i suoi occhi
azzurri incontrarono quelli dorati di lei. Ricordò il litigio di pochi giorni
prima e un dolore insopportabile gli scoppiò nel cuore. Distolse lo sguardo
dalla ragazza che amava e la prima persona che vide fu lei:Lavanda Brown. “Perché no?” pensò il ragazzo. “E’ una vita che mi
viene dietro…è carina…e poi
com’è che si dice? Chiodo scaccia chiodo!” Sorrise a quella ragazza e le
sussurrò qualcosa all’orecchio. Il volto di Lavanda si aprì in un sorriso
incredulo ma felice. Hermione vide tutto e il suo cervello si limitò a
registrare solo una informazione:Ron che prendeva per mano Lavanda e la
trascinava fuori dalla Sala Comune.
Poi non vide più nulla perché i
suoi occhi si appannarono e cadde a terra priva di sensi.
Aveva aperto gli occhi
intontita:dove diamine si trovava? Che le era successo? Le ci volle qualche
istante per ricordare, ma quando lo fece di nuovo calde lacrime cominciarono a
sgorgare dai suoi occhi. Lo aveva perso! Aveva perso il suo Ron! E la cosa
peggiore era che era stata lei a volerlo…lei con
quella sua assurda sfuriata immotivata e senza senso fatta in biblioteca. Non
riusciva a frenare quelle lacrime che le
solcavano il viso bruciandolo.
Si mise a sedere sul letto
dell’infermeria e trovò un biglietto di Ginny. Si scusava per non essere
rimasta ma si era rimediata una punizione con la McGranitt! La solita…pensò Hermione. Ma almeno tutto quello era servito a
strapparle un sorriso.
Stava per alzarsi quando sentì
dei passi e una voce…la sua voce. L’avrebbe
riconosciuta tra mille, anzi tra un milione! Senza pensarci si sdraiò di nuovo
e fece finta di dormire. Ron si era avvicinato al letto, ma accadde qualcosa
che Hermione non aveva previsto. Ron si era chinato su di lei e le aveva
accarezzato i morbidi capelli. Il suo cuore aveva decisamente aumentato il
ritmo, sperava che Ron non se ne fosse accorto.
Il ragazzo non accennava ad
allontanarsi, anzi avvicinò il suo viso e poggiò delicatamente le sue labbra
sulla guancia di Hermione. Ora poteva morire felice…quel
piccolo gesto così tenero e innocente l’aveva scossa nel profondo. Lei amava
Ronald Weasley. E non avrebbe permesso a nessuno di portarglielo via, nemmeno a
quella oca di Lavanda Brown. In fondo era facile…doveva solo aprire gli occhi e dire due semplici paroline…Ron io ti amo…ok, erano
quattro, ma non erano difficili!
Lo avrebbe fatto…sì…era
pronta. Per la prima volta nella sua vita Hermione Jean Granger
era certa di volersi buttare nell’ignoto, in qualcosa che non conosceva fino in
fondo…nell’amore. Quello con la A maiuscola che ti fa
fare ogni cosa, anche la più incredibile!
Ma venne interrotta nuovamente.
-Ehi Ron! Ci aspettano!
Andiamo?- Harry era arrivato a chiamare il rosso. Probabilmente qualche
allenamento. Ron fece per andarsene ma dopo pochi passi tornò verso Hermione e
di nuovo le diede un bacio…questa volta era
preparata, ma le fece comunque un certo effetto. Ciò che la stupì invece fu
quello che sentì dopo…o meglio quello che credette di sentire.
-Ti amo Hermione…anche
se tu non mi vuoi, io ti amerò per sempre!
La ragazza rimase impietrita,
mentre il ragazzo dei suoi sogni usciva dall’infermeria. Perché non l’hai
fermato? Continuava a ripetersi. Ma oramai era troppo tardi. Aveva perso
l’attimo!
Non ce la faceva più…doveva parlare con lui, dirgli che anche lei lo amava.
Basta! Doveva farlo. Subito! Cercò Ron per tutta la scuola ma non riuscì a trovarlo…solo un luogo mancava all’appello:la Sala Grande.
Era quasi l’ora di cena, magari era proprio lì. Ma c’erano tutti…tutti
gli studenti della scuola! Non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo lì
davanti a tutti. Un momento! Lei era una Grifondoro! Il coraggio le scorreva
nelle vene insieme al sangue!
Entrò in Sala Grande e come previsto lo vide:seduto al tavolo che
si abbuffava. Percorse la tavolata a grandi passi, seria e impassibile. A guardarla
non si sarebbe detto che andava a dichiararsi al ragazzo che amava…anzi! Ron infatti non appena la vide si spaventò.
-Ron!- disse la ragazza, ma si accorse che il
suo tono era troppo duro. Cercò di ammorbidirlo.
-Ron…io…io volevo dirti…
Il rosso era preoccupato:si
aspettava una sfuriata o che Hermione svenisse di nuovo.
-Che c’è Hermione? Non ti senti
bene?
-Io…io mi sento benissimo…grazie!
-Ok…meglio così…
-Ron ascoltami…io…devo
dirti una cosa…è importante!
-Dimmi!
Hermione vide Lavanda che stava
entrando nella Sala Grande:doveva dirlo subito perché altrimenti Lavanda lo
avrebbe allontanato da lei impedendogli di parlare con Ron definitivamente.
-Ron io ti amo!
Pausa di silenzio. In modo che
tutti ma soprattutto Ron potessero capire quello che aveva detto. E che Lavanda
potesse quasi svenire per la rabbia.
-Io ti amo!- ripeté questa volta
più calma. Adesso che l’aveva finalmente detto sembrava così facile! Osservava
il volto di Ron per intuire cosa stesse pensando…l’avrebbe
insultata o baciata? Non dovette aspettare molto per la risposta.
Ron si alzò da tavola e le prese
la vita.
-Ed è per questo che ce l’hai
sempre con me?
-Io non ce l’ho con te! È che io….io…sono così! Lo so che a volte non è facile starmi
vicino, però…però io ti amo.
Ron sorrise. Il più dolce
sorriso che Hermione avesse mai visto. Ed era tutto per lei.
-Anche io ti amo Hermione! E non
ti permetterò mai più di sfuggirmi!
Hermione non fece in tempo a
rispondere che si ritrovò le labbra di Ron sulle sue. Questa volta poteva
rispondere a quel bacio che sognava da tempo. Da anni. E allacciò le sue
braccia al collo del ragazzo.
All’improvviso si ricordò che
dietro di loro c’era Lavanda. Hermione si voltò e le sorrise.
-Mi dispiace cara, ma Ron è solo
mio. Hai capito? Ti conviene ricordartelo se non vuoi fare una brutta fine…e sai che ne sono capace!
Lavanda Brown
non sapeva che dire:si voltò e uscì dalla Sala Grande piangendo. Tutta la
tavolata appaludì….evidentemente non aveva molti
amici la ragazza!
-Lo sai Hermione…ogni
tanto mi fai paura…- disse il rosso.
-Hermione?- disse la ragazza.
-Ops, scusami, Mione!-
rispose Ron. E la baciò nuovamente con i Grifondoro che gridavano per
festeggiarli.
-E così io e papà abbiamo capito di amarci…e da allora non ci siamo più separati!- disse Hermione. Raccontava a Rose e Hugo quella storia almeno una volta alla settimana. Un po’ perché a lei piaceva ripeterla,un po’ perché a suoi figli piaceva sentirla. A dire la verità Hugo era ancora troppo piccolo per capirla, a lui bastava sentire la voce della mamma che come una cantilena gli ripeteva quelle cose. E infatti si addormentava sempre prima della fine della storia con il dito in bocca, cosa che Hermione non sopportava.
-Ma lascialo fare!- ripeteva Ron in continuazione.
-Ma lo sai che il dito in bocca è la principale causa dei denti storti? Non voglio che mio figlio cresca con i denti storti!
-I denti si possono raddrizzare…
-Certo! Mio padre è un dentista Ron…ricordi? Ma non voglio che gli altri bambini lo prendano in giro!
-Ok…fai tu mammina.
Era sempre così a casa Weasley…vinceva sempre lei! Ma a dire la verità a Ron piaceva lasciarla vincere:lei poi lo ringraziava sempre con un meraviglioso sorriso.
Tranne una volta….per una volta Ron spiazzò completamente Hermione lasciandola senza parole.
Era l’ennesimo racconto del loro primo bacio in Sala Grande. Erano passati un po’ di anni e Rose era cresciuta. Era diventata bella e intelligente come sua madre…Ron lo ripeteva in continuazione. Ma purtroppo anche molto timida con i ragazzi. E ce n’era uno in particolare che la faceva impazzire…lei lo amava, ne era sicura. Invece lui sembrava ignorarla. Chiese aiuto alla madre che in risposta le raccontò la sua storia con Ron…di nuovo! Come sempre Rose le aveva ripetuto quanto fosse stata coraggiosa ad affronatre suo padre così…
-Certo mamma che sei stata davvero coraggiosa! Come hai fatto? Voglio dire…papà poteva anche dirti di no, in fondo stava con Lavanda…tu invece hai trovato la forza di fare questo salto nel vuoto. Così…quando hai capito che lo amavi BAM! Sei andata e glielo hai detto!
In effetti nel racconto di Hermione mancava sempre un piccolo particolare…un piccolo, minuscolo, insignificante particolare…l’episodio in infermeria. In fondo se Hermione non avesse saputo con certezza che Ron l’amava non avrebbe mai fatto quello che poi fece in Sala Grande. Lei lo sapeva. Ma non lo raccontò mai a nessuno…era uno di quei segreti che si sarebbe portata nella tomba!
-Beh Rose…l’amore è così! Devi buttarti e sperare che ti vada bene! Devi sempre provarci…ne vale la pena! Ma chi è il ragazzo?
-OH….ehm…lo scoprirai…- disse la ragazza e corse via.
-Ma non eri tu che dicevi che le bugie sono male?- la interruppe il marito.
-Non ti capisco…
-Andiamo Mione…puoi anche dirlo dell’infermeria…- disse Ron sorridendo. L’aveva sempre saputo. Che Hermione in quel letto l’aveva sentito dire quelle parole.
-Tu..tu lo sapevi che ero sveglia e che ti ho sentito?
-Beh mia cara…sarebbe stato impossibile non sentire il battito del tuo cuore in quel momento…un tamburo avrebbe fatto meno rumore!
-Brutto…- e lanciò un cuscino in direzione del marito. -Comunque l’ho fatto per un buon motivo…mentire a Rose intendo…hai visto adesso come è decisa a dichiararsi al ragazzo che ama?
-Il fine giustifica i mezzi…- annuì Ron.
Ma prima di uscire dal salotto dove si trovava Hermione le disse un’ultima cosa.
-Lo sai chi è il ragazzo in questione? Quello a cui Rose si dichiarerà in Sala Grande quando ritornerà a scuola domani?
Hermione scosse la testa.
-Tu sì?
-Me l’ha detto Neville…ops…il professor Paciock! Ha detto che l’avrebbe capito anche un cieco!
-E chi è sentiamo?
-Sicura di volerlo sapere?
-Andiamo…chi mai può essere di così terr…..no! Non lui ti prego!
-Oh sì…Scorpius Malfoy! Hai appena suggerito a tua figlia di dichiararsi a Scorpius…ti immagini quando lo porterà a casa per farcelo conoscere? E dovremo anche cenare amorevolmente con i nostri consuoceri…Draco a cena da noi....interessante prospettiva! Amore ti senti bene?
La ragazza scosse il capo.
-Ti porto in infermeria?- disse il rosso scherzando. -Tranquilla…non lo dirò a nessuno!
Ciao a tutti i fantastici lettori di EFP!
Sono tornata con un’altra piccola (e spero anche divertente) one-shot. Questa volta mi sono cimentata nella coppia Ron/Hermione.
Dedicata ovviamente a TittiGranger…che me l’ha chiesta…spero ti sia piaciuta!
E anche a Bia85, la mia migliore amica, che mi ha fatto scoprire questo sito e che ama alla follia questa coppia…ok, no, lei ama solo Ron! Anzi se qualcuno ha il suo numero di telefono glielo passi così la facciamo felice!
E infine al mio caro Sirius1711 che con pazienza mi segue e mi incoraggia…..
E un ringraziamento a tutti voi che leggete questa storia e che magari avete letto o leggerete le altre che ho scritto…grazie, perché senza di voi non scriverei assolutamente!
Se qualcuno avesse qualche richiesta da farmi….cercherò di accontentarvi.
Vi ricordo che se volete potete leggere:
-Svegliarsi in un sogno (one-shot sulla coppia Harry/Ginny)
-La vita è la vera sfida (long fic su entrambe le coppie)
Come sempre sono gradite le recensioni….già da ora un grazie di cuore a tutti!