One Direction, 'I mille volti dell'essere: indovina che maschera indosso!' di Jane

PROLOGO

La risata cristallina della piccola si espanse chiara e forte nell’aria. Era bello vedere come si divertisse semplicemente a rincorrere le farfalle che volavano per il prato pieno di fiori profumati: sembrava di guardare un oceano di colori. All’improvviso una di loro volò più in alto e la piccola testolina la osservò mentre superava l’altissimo muro e spariva alla sua vista: il suo visino si fece immediatamente pensieroso e andò a sedersi sulle radici del salice al bordo del laghetto immergendo i piedini rosei nella pozza fresca. Ben presto un nuovo sorriso si fece strada sulle piccole labbra: osservava i movimenti e il colore cangiante dell’acqua al soffiare del vento sui lunghi rami in essa immersi o al suo spostarsi.

L’uomo alla finestra si lasciò andare in un sospiro malinconico: non amava tenerla rinchiusa, ma la paura di perderla era troppo grande dopo tutto quello che aveva passato; aveva visto tutti coloro a cui teneva morire e gli era rimasta solo lei. La sua famiglia doveva esser stata colpita da una qualche strana maledizione, poiché tutti i figli maschi erano morti ancora neonati a causa di agguati e rapimenti; delle loro genitrici nessuna era sopravvissuta, chi per parto e chi per dolore. Il primo ad andarsene era stato William, il figlio di sua cognata: così bello con i suoi vispi occhietti azzurri, era sparito ad appena un anno; i genitori avevano provato a ricominciare, ma quando anche James, che era la copia perfetta del fratello, era stato rapito, il cognato era partito all’inseguimento senza nessun altro con sé ed era stato sopraffatto dal numero dei nemici; la moglie, a quella vista, aveva posto fine alle proprie sofferenze gettando su una spada accanto ai loro corpi inermi. In un clima di terrore, vennero prese precauzioni straordinarie per proteggere la famiglia reale, ma nonostante ciò, la scorta non poté proteggere il fratello del re, la moglie e i due piccolissimi Jawaad e Will: non furono mai ritrovati neanche i corpi, poiché la landa fu bruciata subito dopo il misfatto.
Appena due mesi dopo, ad inizio febbraio, sua moglie diede alla luce un bambino stupendo: gli occhi verdi come i suoi, il nasino all’insù e i morbidi capelli castani che finivano in piccoli riccioletti. Quando una sera tornando in stanza trovò la culla vuota e la moglie trucidata, gli si spezzò il cuore e pensò di lasciarsi morire, ma era il re e il suo popolo aveva bisogno di lui: dopo un anno si risposò e in aprile, la sua seconda moglie morì dando alla luce una splendida bambina, quella stessa bambina che ora giocava in riva al lago.

Scostò le tende di seta della porta e si diresse nella sua direzione. Gli dispiaceva davvero tenerla lì rinchiusa, senza amici o qualcuno con cui giocare, ma non poteva fidarsi di nessuno. Disse qualcosa a delle guardie e si fermò ad osservare da lontano i piccoli riccioletti dorati come le ricadessero sul viso formando una corona splendete. Aveva solo tre anni eppure era la bambina più bella che si fosse mai vista: già molti re gli avevano proposto degli accordi matrimoniali ma lui, forse per egoismo, forse per amore, aveva rifiutato dicendo che se ne sarebbe parlato poi. Gli occhi gli si velarono di lacrime quando per l’ennesima volta, il suo nasino piccolo e all’insù, il modo in cui sorrideva e la forma tonda tonda del visino, gliene ricordarono un altro: quello del suo piccolo Edward, il fratellino che lei non avrebbe mai conosciuto. Fu distratto dall’arrivo dei soldati che gli porsero una cavezza. Si diresse sorridendo verso la sua piccola ninfa: da quel momento in poi non sarebbe più stata totalmente sola, almeno un amico lo avrebbe avuto. La risata argentina si fece risentire quando gettò le braccia al collo del piccolo puledro nero che il padre le aveva regalato.
« Lo chiamerò Turbine. » Rispose orgogliosa quando lui glielo chiese. « Diventeremo grandi guerrieri Turbine! Salveremo la città! » esclamò prendendo a correre inseguita dal suo nuovo amico; né lei né il padre sapevano quanto quelle parole si sarebbero rivelate veritiere.

Spazio d'autrice.
Ciao a tutti!
Questa è la mia seconda FF l'altra http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2095649&i=1 è oramai quasi giunta a conclusione, quindi ho deciso di dedicarmi ad altro!
Spero che il prologo vi abbia incuriosito: questa sarà una storia piuttosto particolare, ambientata in antica Grecia (ho appena finito un esame di Drammaturgia: tragedie greche a iosa) e la protagonista è quella piccolina che abbiamo visto in riva al laghetto. Non sapevo che genere scegliere per questa FF ed alla fine ho optato per la commedia, a parte per il concetto di "un orrido cominciamento e un lieto", ma anche perché sarà divertente. Il punto forte del divertimento sarà proprio la protagonista che ha un carattere un po'... peperino ecco. Naturalmente non poteva mancare del sano sentimento perché è il sale della vita no? E sì, ci sarà un bel po' d'azione.
Spero d'avvero d'avervi incuriosito e che continuerete a leggere!
Alla prossima, un bacio, Jane.