Fallen in Love.
 
Capitolo uno
 
Conoscenze, attacchi di panico, sentimenti.
 

 
 
Stiles Genim Stilinski era ormai all’ultimo anno di liceo insieme al suo unico migliore amico Scott, Lydia Martin amica che ormai amava come una sorella, Isaac e infine Allison la ragazza di Scott.
Erano pronti per incominciare il loro primo e ultimo giorno di scuola, con pochi ma buoni propositi.
 
Stiles era insieme a Lydia, uno dei ragazzi più intelligenti, ma lui era anche il più logorroico rispetto agli altri, quello che si annoiava più di tutti durante la lezione, ma nonostante ciò riusciva a rispondere senza alcuna fatica alle domande sui vari argomenti.
 
Purtroppo Stiles quell’estate aveva subito una grande perdita...
Suo padre, il suo unico genitore in vita, era stato ferito gravemente durante una rapina.
 
Da quel giorno lo sceriffo non chè suo padre, si trovava in ospedale in uno stato di coma con gravi ferite.
Lasciando così il figlio da solo insieme all'inseparabile amico Scott come membro acquisito della sua piccola famiglia di cui facevano parte anche i suoi amici.
 
Stiles non aveva preso molto bene l’accaduto, ma grazie ai suoi amici era riuscito ad andare avanti.
Continuando ad andare a trovare il padre in ospedale come faceva con la madre anni prima.
Per Stiles il dolore ha un prezzo da pagare...
Attacchi di panico che ritornavano incombenti e peggiori del solito.
 
 
 
POV Stiles
 
 
Primo giorno di scuola.
Dovevo stare tranquillo era l’ultimo anno.
Dovevo essere felice...
Si, mio padre sarebbe stato fiero di me, era quello che speravo mentre aspettavo con impazienza che si risvegliasse.
 
Alle prime ore avrei avuto un nuovo professore, poiché l’altra professoressa di letteratura inglese si era rivelata una serial killer le cui vittime erano spesso giovani studenti.
Era stata arrestata grazie a mio padre, con la collaborazione mia, di Scott e dei nostri amici.
 
Speriamo che quest’anno con il nuovo prpfessore vada tutto bene e sia tranquillo.
Letteratura inglese era la mia materia preferita.
 
Lydia quest’estate, oltre che per mio padre, mi aveva anche aiutato ad affrontare il tradimento da parte di Danny, mio ormai ex ragazzo.
Stavamo insieme da due anni, ma poi da un minuto all'altro mi aveva lasciato, sbattendomi in faccia la sua nuova relazione con uno dei gemelli Ethan, nonché il fratello del ragazzo di Lydia.
 
Era stata dura, ma grazie a lei ed ai miei amici che mi erano rimasti affianco c’è l’avevo fatta.
Il rovescio della medaglia consisteva nella paura di un altro tradimento, per questo non stavo con nessuno...
Il mio cuore era già a pezzi.
 
Appena entrai in classe, mi aggiudicai l’ultimo posto affianco alla finestra, dove si poteva vedere il bosco di Beacon Hills in cui passavo la maggior parte del mio tempo.
Specie d’estate quando non avevo niente da fare e volevo rimanere solo per pensare tranquillamente.
 
Dopo un minuto spaccato in aula entrò il nuovo professore, si capiva subito che era un po’ più grande di noi.
Era molto bello come ragazzo...
Ed in quel momento la mia coscienza mi riscosse da pensieri che da casti stavano cominciando ad arrivare alle porcate più esplicite che la mia mente perversa potesse creare.
Cosi cominciai a pensare ad altro, tipo al Bosco di Beacon.
 
Derek io-sono-un-prof Hale – " Buon giorno ragazzi.
Mi presento, sono Derek Hale il nuovo professore di letteratura inglese.
Questo è il vostro ultimo anno quindi dateci dentro.
Detto questo direi di cominciare con l’appello, allora... Argent, Lahey, Martin, Mcall, Michelani?, Reyers, Stilinski,... Stilinski?... Stilinski?...STINSKIIIII! "–
 
Derek – " Genim Stilinski, ci sei? " –
A quel nome mi riscossi subito dai miei pensieri...
Perché diamine c’era ancora quel nome?
 
Stiles – " No professore, è Stiles Stilinski, niente Genim, comunque PRESENTE! "–
 
Derek – "Ok, ma la prossima volta Stilinski stia più attento " –
 
Feci un cenno positivo.
La lezione incominciò con la spiegazione di Shakespeare.
Dalla sua vita a tutte le sue opere più importanti, ad esempio Romeo e Giulietta.
 
Derek – " Stilinski venga quì e cominci a leggere la vita di Shakespeare.
Non mi faccia perdere tempo " –
 
Oh no, avevo scordato di portare gli occhiali da lettura, in sostanza ero una specie di talpa.
Cosa potevo fare adesso?
 
Stiles – " Professor Hale, senta...
Non è che potrebbe far leggere qualcun altro, per cortesia? "–
 
Derek – " NO. Su, si sbrighi "–
 
Mi alzai dalla sedia in malo modo ed anche abbastanza scocciato, mi avvicinai alla cattedra e tentai di leggere, ma l’unica cosa che vedevo era...
 
 
TU HAI UCCISO I TUOI GENITORI.
SE UN ASSASSIONO...
SEI INUTILE...
DOVEVI MORIRE TU, NON TUA MADRE.
TUO PADRE E’ IN COMA PER COLPA TUA.
NON TI HANNO MAI SOPPORTATO.
SECONDO TE PERCHE’ DANNY TI HA LASCIATO?
PENSACI.
NESSUNO TI VUOLE, PERCHE’ NON MUORI?
 
 
L’attacco di panico stava arrivando...
Vedevo tutto sfuocato e non respiravo bene.
Con la poca vista andai alla ricerca del mio amico Scott che si stava avvicinando a me chiedendomi se stavo bene.
No, non stavo per niente bene, sta vo avendo l'attacco di panico in piena regola.
 
Uscì subito dall’aula cercando di prendere aria.
Non riuscivo a respirare regolarmente...
I miei polmoni non ricevevano ossigeno, mi sentivo male.
Come se i polmoni stessero bruciando.
 
Arrivai con fatica nel corridoio, ma certo punto del corridoi le forze mi abbandonarono...
Mi aspettavo una caduta dolorosa, ma non arrivò.
Delle braccia forti e muscolose mi presero al volo, era qualcuno che profumava di muschio e bosco...
Questo odore cosi terreno mi fece un po’ tranquillizzare.