UNA NUOVA VITA
“Sei nuova, vero?” mi giro e vedo un ragazzo biondo e riccio, con un grande sorriso “Lo noto da come ti muovi qui tra noi.” Anche lui ha dei vestiti verdi, una tuta presumo.
“Scusa ma non capisco.”
“Ok. Mi tocca fare il solito discorso. Sai cosa ti è successo?”
“Sì. Io sono morta, mi hanno sparato. Come posso essere in un edificio e parlare?”
“Be’, diciamo che questo posto è per i migliori.”
“Vuol dire che siamo in una specie di Paradiso?”
“Esattamente. Molto perspicace.. ehm, come ti chiami?”
“Lynn, mi chiamo Lynn. Tu invece.. tu sei.. Will?”
“Sì. Come fai a saperlo?” mi chiede in modo confuso.
“Christina mi ha parlato molto di te, e anche Tris.”
“Oh, Tris..” i suoi occhi si fanno scuri e malinconici “l’ho perdonata, sai? Vorrei solo dirglielo, spero non presto.”
“Lo spero anch’io.”
“Forza, vieni, ti faccio conoscere qualcuno.”
Per i corridoi vedo tante persone felici, uomini, donne.. e anche bambini. Penso che potrei essere felice anche io, un giorno.
Will e io ci sediamo a un tavolo. Da lontano vedo arrivare una ragazza e mi si crea un groppo in gola. Marlene. Quando mi vede mi corre incontro. Sta piangendo.
“Lynn, mio Dio, anche tu, come.. come è successo?” mi chiede singhiozzando.
“Ehi Mar, tranquilla. Mi hanno.. mi hanno sparato. I Candidi. Ma ora sono qui, siamo qui, insieme. Siamo i migliori, no?”
Mi sorride “Sì, hai ragione.”
Guardandomi intorno noto tante persone che conosco, molti Intrepidi anziani che si riconciliano con figli, genitori e parenti. Sento una fitta al cuore. Mi mancano i miei fratelli e i miei genitori, sono sola qui. Anche se ho gli amici non è la stessa cosa. Poi penso ai miei nonni, devono essere qui, per forza.
“Scusate io devo andare a cercare delle persone.”
“Va bene Lynn, ti aspettiamo nella sala giovani.” Dice Will.
“C’è addirittura la sala giovani qui? Wow.” Rido, come non mi succedeva da tempo.
Vado in giro per i vari piani e le varie stanze, finchè non ne trovo una molto grande, piena di anziani che giocano a carte o fumano un sigaro, non è niente male nemmeno qui. E poi li vedo. Su un divanetto ci sono due signori anziani, sulla settantina. Accanto a loro ci sono due donne. Corro verso di loro.
“Nonna, nonno.” Si girano tutti e quattro. La mia nonna materna si gira “Lynn, piccola mia, è da così tanto tempo che non ti vedo. Avrei preferito non vederti ancora per un po’ però.”
“Lo so nonna, lo so. Ma lì fuori c’è una guerra, o c’è stata, non lo so, non so più niente ormai.”
“Tesoro, stai tranquilla, ti ci abituerai. Vieni qui, su.” Dice mio nonno paterno. Ci abbracciamo, tutti quanti. In fondo, non è poi così male qui. Anche se mi mancano i miei amici, ne ho ritrovati altri. Sono pronta a un’altra vita, più bella, in questo posto, in questo mondo.
Salve a tutti i lettori, questo è il mio primo one shot, e ho deciso di dedicarlo a un libro che ho letto di recente, Divergent, con il suo seguito Insurgent. Che dire, spero vi sia piaciuta e vorrei commenti sul mio modo di scrivere, per migliorarlo, magari. Detto questo, vi saluto e alla prossima :)