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Autore: sesshy94    29/06/2008    3 recensioni
Salve gente! Sono nuova ma se mi lasciate un commentino mi farà piacere. Dalla storia "...mi appoggi una mano sulla guancia. Mi sfiori solamente. Ma mi basta..." Recensite vi pregooooooo!!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come sempre

Come sempre. Ti osservo. E mi ritrovo a pensare a quanto sei bello. Manù. Sei simpatico, spiritoso. Certo hai anche i tuoi difetti. Ma mi piaci così come sei. Per quello che sei.

È sabato mattina e come sempre siamo venute, io e mia sorella per fare una passeggiata a cavallo.

Sto sellando Shadow, il bellissimo argentino che monto ormai da quasi un mese.

Ovviamente sono super impacciata nei movimenti. È vero so andare abbastanza bene a cavallo, ma in quanto a sellarli. È vero lo so fare, ma a volte mi sento un’idiota colossale. Soprattutto quando guardo te. Tu che sei bravo. Quando monti sei bellissimo. Elegante, nonostante monti all’americana. Ti diverti come un matto, e rispecchi perfettamente la natura di questo tipo di sella.

Finalmente usciamo in passeggiata. Tu come sempre davanti e io in fondo. Nascosta, in modo che tu non mi veda. Non voglio. Per quanto tu mi piaccia, e per quanto vorrei farmi notare, non ce la faccio a stare davanti.

Invece mia sorella ti sta accanto. È di parecchio più grande di te. Eppure scherzate e ridete. Oh quanto vorrei esserci io al suo posto. La invidio profondamente.

Fantastico. Ora vi mettete anche a giocare. Lo so siete amici ed è naturale per degli amici giocare. Ma quanto vorrei esserci io. Eppure, non ho il coraggio di parlarti, come mi guardi o arrossisco o volto lo sguardo da un’altra parte. È più forte di me. Non ci riesco. Che devo fare?

Eppure di notte molto spesso mi capita di addormentarmi pensando a te. A te e a me. A noi. A volte arrivo anche a sognarti. Sono così cotta? La risposta è si. Sono tremendamente cotta di te.

La passeggiata prosegue bene. Anche se abbiamo due imbranati che hanno paura a andare al galoppo. Mi viene da ridere. Ad un certo punto della passeggiata c’è un burrone. Io rimango indietro con i due imbranati. Che non riescono a far passare le cavalle.

E ovviamente chi è che smonta e viene ad aiutarli? Certo. Proprio tu.

Mi guardi con aria sconsolata, della serie“ aiutami tu. Questi due non li sopporto da quanto sono imbranati”, e mi dici: “Vai passa, Sarè.”

Lo faccio. Il cavallo si blocca, ma con un colpo deciso delle gambe riesco a passare. Poi tocca ad uno dei due. Tu porti la cavalla. E mi guardi. Questa volta, giuro non so come, riesco a sorriderti. Qualcosa del genere: e che ci vuoi fare? Imbranati sono e imbranati rimangono.

Tu ricambi.

Finalmente la passeggiata finisce. Torniamo al maneggio. Smontiamo tutti.

Io cerco di dissellare, ma il sottopancia si è stretto troppo. Litigo un po’, poi però ti sento che mi arrivi alle spalle. Trasalisco. E arrossisco. Ma porca la miseria! Sembra che tu lo faccia a posta. Mi scanso per farti posto. Riesci a slacciare il sottopancia. E te ne vai. Sospiro. Sempre così. Porto Shadow nel paddock e lo lasciò lì. Mi appoggio allo steccato. Lo osservo per un po’. È bellissimo. Come qualcun’altro di mia conoscenza. Aridaje! Lo penso proprio così. Alla romana. Che più appropriato non si può. Mi hai raggiunto. E ti sei appoggiato alla staccionata. Vicinissimo a me.

“È un bel cavallo.” Mi dici.

“Eh già.” Sussurro. “Come te.” Questo ovviamente non lo dico.

“Come te.” Sgrano gli occhi. No…non puoi averlo detto. Meraviglioso sto sognando!

Mi sventoli una mano davanti agli occhi. Poi ti fai serio e cambi la direzione della tua mano e la indirizzi verso la mia faccia. Trattengo il respiro.

Mi passi la mano sulla guancia. Mi sfiori solamente. Ma mi basta. A te no. Mi prendi il viso tra le mani. E mi guardi. Sorridi.

Sorrido anche io.

Mi appoggi alla staccionata e avvicino il tuo viso al mio. Tanto. Ma sai quanto ho desiderato q2uesto momento?

Mi baci. Delicatamente come se avessi paura. Ma io non ho paura. Approfondisci di più il bacio. Restiamo così. Ci stacchiamo quando non abbiamo più fiato. Ci guardiamo. È stato bellissimo. E, fortunatamente, è stato solo per noi. Siamo soli. Ti passo una mano dietro la testa e ti accarezzo i capelli. Tu mi stai accarezzando la schiena. E un brivido me la percorre da capo a capo.

“Lo sai che…ti amo?” mi sussurri in un orecchio.

“Anche io.”

 

 

Angolo autrice

Salve gente!!!! Ahaha che melassa eh? Se pensate che questa ficcy senza pretese è dedicata al ragazzo che mi piace. Lui ovviamente non lo sa! Quanto spero che accada questo tra noi! Bè baqci a tutti e grazie in anticipo a chi commenterà! Baci baci.      

 

  
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