"Would you know my name
If I saw you in heaven?
Would it be the same
If I saw you in heaven?
I must be strong and carry on
'Cause I know I don't belong here in heaven"
 

Quanto tempo è passato dall'ultima volta che mi sono riposato, che ho chiuso gli occhi e ho chiuso fuori tutti i miei problemi? Troppo tempo è passato dall'ultima volta. Vorrei poter chiudere una porta tra me e il mondo e non pensare più a nulla. Non pensare agli affanni, ai problemi… chiudere gli occhi e riposare. 
Forse finalmente potrò farlo. Chissà cosa troverò ad attendermi, cosa ci sarà dall'altra parte per me? Ci sarai tu ad aspettarmi? Ti ricorderai ancora il mio nome?
Chiudo gli occhi il più lentamente possibile; ho paura che dall'altra parte non ci sia nulla per me…che tu non sia li ad aspettarmi. Cosa farò se per me ci sarà solo il buio? Se non ci fosse nulla per me?
“Loki?”
Riapro gli occhi lentamente come gli ho chiusi. Lascio che la forte luce del sole mi accechi. Non pensavo di poter vedere ancora un sole così splendente.
“Loki.” Volto lo sguardo ancora annebbiato. Una figura snella mi osserva, pochi passi lontano da me, sul crinale verde di una collina. 
“Non mi disturbare. Voglio riposare.” Mi poggio un braccio sopra gli occhi e inspiro il profumo dell’erba. Sento la calma fiorirmi nel petto come una fiore di primavera; sento le sue radici espandersi ad ogni muscolo e avvolgermi dolcemente. “Voglio dormire ora che posso.”
“Mi pareva di ricordare che fosse tuo fratello quello difficile da far svegliare, non tu Loki.”
Mi sollevo di scatto a sedere riconoscendo la voce più dolce che le mie orecchie abbiamo mai sentito. “Alzati da lì. Hai tutta l’eternità per dormire figlio mio.”
“Madre…” 
“Alla fine mi consideri ancora tua madre.” Ti sistemi con una mano la gonne dell’abito che indossi “Ne sono felice.”
Salto in piedi così velocemente che per poco non perdo l’equilibrio e ti corro incontro. Non mi importa di nulla. Sei qui, di fronte a me. Ti ricordi di me. Ti ricordi il mio nome, mi chiami ancora figlio. 
Ti corro in contro e ti abbraccio con slancio prima di nascondere il volto tra i tuoi capelli. Inspiro con forse il tuo profumo e mi sorprendo nello scoprire che non è cambiato. Prima che io possa rendermene conto inizio a singhiozzare incontrollatamente.
“Madre…madre…”
“Sssh, bambino mio, sssh” mi passi una mano tra i capelli e con l’altra mi massaggi la schiena in lenti movimenti circolari “Non piangere, va tutto bene.”
“Voi siete qui.”
“Certo che sono qui e ci sei pure tu.” Mi scosti leggermente da te per potermi accarezzare il volto. I tuoi occhi sono dolci e sereni come l’ultima volta che li ho visti.
“Perché sono qui? Ho fatto tante cose sbagliate, madre. Ma io…io…” le lacrime mi rotolano giù per le guance e ti bagnano la mano facendola risplendere ai raggi del sole. “Cose terribili…”
“Perché ti cruci sul motivo, sei qui Loki, non è questo sufficiente per te? Per me lo è.”
“Ma madre io...” 
“Non ti preoccupare.”
“Ho così tante cose da dirvi, così tante cose per le quali chiedervi perdono.” Scuoto lentamente la testa e abbasso lo sguardo, improvvisamente ritroso a fronteggiarti.
“Hai tutto il tempo che desideri Loki. Non ti cruciare.”
Mi prendi per mano come facevi spesso quando ero piccolo e passeggiavamo insieme per i giardini. Ricordo quei tempi con così tanto affetto; quei momenti in cui il mio unico pensiero era renderti fiera di me sono il mio piccolo tesoro.
“Dove andiamo?”
“Oh c’è molto altro nel Valhalla da vedere oltre alle famose 540 porte. A meno che mio figlio non preferisca passare il suo tempo a bere e ingozzarsi di cibo.”
“Lascio volentieri il privilegio a Thor.” Mi asciugo gli occhi con una mano e mi concedo di sorridere. 
“Bene perché io sono stanca di tutti questi guerrieri che non fanno altro che rimpinzarsi dal mattino alla sera.”
“Madre.”
“Dimmi figlio mio.”  
“Temevo…” prendo un profondo sospiro “Temevo non vi ricordaste più il mio nome e il mio volto.”
“Non potrei mai dimenticarti Loki. Ti vorrò sempre bene. Bene.” Mi conduci giù per la collina “Coraggio muoviamoci prima che tuo fratello ci raggiunga. Vorrei avere almeno un attimo di pace prima di vedervi litigare nuovamente.”